La dicitura disturbo dell'orgasmo si riferisce alla difficoltà ad esperire l'orgasmo e/o ad una ridotta intensità delle sensazioni orgamische nelle donne.
Il disturbo dell'orgasmo ora denominato come disturbo dell'orgasmo femminile, fa riferimento ad una difficoltà o impossibilità per una donna di raggiungere l'orgasmo durante la stimolazione sessuale.
Questo disturbo deve causare notevole disagio o difficoltà interpersonale al fine di poter essere diagnosticato; la diagnosi per gli uomini riguarda invece altre disfunzioni che riguardano aspetti quali quello erettile, eiaculazione precoce o eiaculazione ritardata.
Per le donne affette da disturbo dell'orgasmo, questo è assente o significativamente ridotto nell'intensità in tutte o quasi tutte le occasioni in cui si pratica un'attività sessuale.
Questa condizione può essere infatti permanente o acquisita; nel secondo caso, il disturbo è cioè iniziato dopo un periodo in cui il funzionamento sessuale era relativamente normale.
La condizione può anche essere generalizzata, il che significa che non è limitata a certi tipi di stimolazioni, situazioni o partner, oppure può essere situazionale, nel senso che la difficoltà di raggiungere l'orgasmo si verifica solo con alcuni tipi di stimolazioni, situazioni o partner.
Le donne riportano un'ampia variabilità nel tipo o intensità della stimolazione che determina l'orgasmo, e gli orgasmi stessi sono estremamente variabili tra le donne e nelle diverse situazioni intime della stessa donna.
Per coloro che ricevono una diagnosi di disturbo dell'orgasmo femminile, il disagio significativo deve accompagnare i sintomi e deve essere presente per un minimo di sei mesi. E' anche importante considerare se la difficoltà a raggiungere l'orgasmo sia il risultato di una stimolazione sessuale inadeguata.
I tassi di prevalenza riportati per problematiche di questo tipo variano dal 10% al 42%, a seconda dell'età, cultura, durata e gravità dei sintomi. Solo una percentuale di donne che presenta un disturbo dell'orgasmo esperisce anche un'angoscia associata.
Più in generale, circa il 10% delle donne non sperimenta l'orgasmo durante la propria vita. Da un punto di vista sintomatologico, solitamente le donne riportano un ritardo significativo, una poca frequenza, o totale assenza dell'orgasmo in quasi tutte le attività sessuali.
Il disturbo deve avere una durata minima di circa sei mesi e determinare disagio clinicamente significativo nell'individuo. Inoltre, questo disturbo non è meglio giustificato da un'altra condizione psicologica, un grave disagio relazionale, effetti fisiologici diretti di una sostanza o di un'altra condizione medica generale.
La prima esperienza di una donna nel raggiungere un orgasmo può avvenire in qualsiasi momento del periodo prepuberale, o più tardi in età adulta. Molte donne imparano a sperimentare l'orgasmo attraverso stimolazioni differenti, apprendendo qualcosa in più del proprio corpo.
E' comune per una donna ottenere l'orgasmo durante la masturbazione rispetto all'attività sessuale con un partner. Una vasta gamma di fattori che possono influenzare tale capacità riguardano l'ansia, le preoccupazioni inerenti un'eventuale gravidanza, problemi relazionali, la salute fisica e la salute mentale.
I fattori socio-culturali, quali aspettative di ruolo di genere e le norme religiose, influenzano altresì l'esperienza dell'orgasmo. L'assunzione di sostanze quali droga e alcool possono inoltre ridurre la reattività orgasmica.
Meno comunemente, le condizioni mediche che influenzano l'innervazione al bacino, come lesioni al midollo spinale, la sclerosi multipla e la neuropatia diabetica, così come disturbi ormonali e malattie croniche sono tutti potenziali fattori che possono inficiare il ciclo di funzionamento sessuale.
Gli atteggiamenti negativi verso il sesso durante l'infanzia possono inoltre influenzare la risposta di una persona, così come esperienze di abuso sessuale o stupro.
Il problema può essere altresì correlato a difficoltà matrimoniali o alla presenza di un basso desiderio sessuale. La noia e la monotonia si pongono come fattori che contribuiscono ad esacerbare il disturbo orgasmico.
Altri fattori possono invece riguardare la timidezza o l'imbarazzo nel chiedere al partner quale stimolazione si preferisce, determinando così l'insorgenza di conflitti o distanze emotive all'interno della relazione.
E' necessario valutare la presenza di problemi medici o psicopatologici in modo da stabilire il miglior trattamento per la disfunzione orgasmica. Il ruolo dei farmaci come supplementi ormonali nella gestione di tale disfunzione è controversa e i rischi a lungo termine restano ancora poco chiari.
Se sono presenti altre disfunzioni sessuali, queste devono essere affrontate e integrate nel trattamento. In tal senso si rende necessaria una consulenza specialistica da parte di un sessuologo qualificato al fine di ottenere informazioni utili sulla situazione; le difficoltà coniugali giocano spesso un ruuolo importante, per cui nel trattamento a volte può essere necessario includere una formazione sulla comunicazione e sulla valorizzazione di essa.
Si possono pertanto prescrivere alcuni esercizi pratici inerenti la comunicazione, la stimolazione sessuale, senza trascurare l'aspetto giocoso insito al suo interno.
Lavorare con il partner per diminuire l'ansia da prestazione e massimizzare la comunicazione intima può favorire il raggiungimento dell'orgasmo nella donna.
E' inoltre importante accertarsi che la problematica riguardi esclusivamente la sfera dell'orgasmo e che non sia un problema coesistente con un basso desiderio sessuale.
A volte l'ipnosi e le terapie di gruppo possono aiutare le donne ad aumentare la concentrazione, esplorare e superare i conflitti inconsci, diminuendo così l'ansia da prestazione.
Le percentuali di sucesso di una terapia sessuale variano tra il 65-85%; nei casi di distunzione orgasmica primaria, il trattamento ha un successo del 75-90%.
Una prognosi positiva è di solito associata con l'essere più giovani, emotivamente sani e avere una relazione affettiva con un partner.
Quando il sesso non è piacevole può quasi prefigurarsi come una routine monotona piuttosto che un'esperienza reciprocamente soddisfacente, giocosa ed intima.
Quando il disturbo dell'orgasmo persiste, il desiderio sessuale di solito diminuisce e la frequenza dei rapporti sessuali cala, causando spesso risentimento e conflitti nel rapporto.
Da un punto di vista preventivo, atteggiamenti sani verso il sesso e un'educazione circa la stimolazione e la risposta sessuale tendono a minimizzare i problemi.
Il principio di assumersi la responsabilità per il proprio piacere sessuale è anche di vitale importanza. Le coppie che capiscono che devono guidare verbalmente e non verbalmente la loro esperienza fa sì che tali problemi siano meno frequenti.
E' anche importante rendersi conto che non si può forzare una risposta sessuale, e più una donna si concentra sul tentativo di avere un orgasmo, più diviene difficile raggiungerlo realmente.
Tratto da "Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali, 5° edizione"
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)