Manipolazione psicologica: come riconoscerla

La manipolazione psicologica è un tipo di influenza emotiva che ha l’intenzione di cambiare la percezione del soggetto manipolato grazie a delle metodologie illusorie; spesso può sfociare nell’abuso. L’obbiettivo del manipolatore è l’ottenimento e la gratificazione di quelli che sono i suoi desideri; una cosa molto comune se pensiamo ad una persona molto ambiziosa che punta sempre a dare il massimo. Quello che, però, in questo caso fa la differenza, è che la realizzazione dei propri obbiettivi avviene a spese di qualcun’altro.

C’è da specificare, comunque, che non è facilissimo né manipolare né tantomeno essere manipolati; la persona che tende a prendere il sopravvento è colui che ha il forte bisogno di mantenere un ego alto e raggiungere i suoi obbiettivi ad ogni costo, mentre la persona usata, spesso, ha una necessità costante di approvazione e riconoscimento del merito a seguito di un evento. Il manipolatore, che, ricordiamolo, può essere una persona qualunque come il nostro datore di lavoro, un amico, un parente o persino un membro della nostra famiglia, un genitore o un partner, fà sì che la vittima sia consenziente ma, allo stesso tempo, del tutto inconsapevole.

Come riconoscere la manipolazione psicologica

La persona che si identifica bene con questo tipo di condizione, spesso, esternamente, non dà modo di lasciar capire chi è realmente: si presenta come un soggetto rispettabile, carismatico, puntuale, preciso, premuroso e con grandi ambizioni lavorative. Anche a livello relazionale sembra essere, inizialmente la persona perfetta, attenta a tutti i bisogni altrui; sembrerà l’incredibile scoperta di una persona meravigliosa, fino a quando, lentamente, inizierà a trascinare la vittima nel buio attraverso la critica delle sue azioni, lo svalutamento della persona in sé e l’innescamento di numerosi sensi di colpa.

D’ora innanzi, la vittima inizierà a sentirsi sempre più insicura e bisognosa di un’approvazione che, nella maggior parte dei casi si desidera che provenga dal manipolatore stesso, ma sempre in un modo incosapevole. La persona abusata psicologicamente, infatti, difficilmente riesce a razionalizzare ciò che le sta accadendo in prima persona. Chi, invece, se ne accorge è il corpo, che potrebbe iniziare ben presto a presentare squilibri come forte ansia, stress, rabbia, disagio crescente senza riuscire, però, a trovare la causa di provenienza del problema. Nei casi più gravi, si più anche sfociare nella comparsa di disturbi psicosomatici, derivati da un lungo e costante periodo di malessere. (Se te lo sei perso, ecco il nostro articolo sulla medicina psicosomatica)

Alcuni comportamenti che possono aiutare a capire se si è manipolati sono l’egocentrismo, in quanto i problemi del manipolatore sono sempre più importanti di quelli della vittima; l’isolamento di quest’utlima che, pian piano verrà sempre più allontanata dalle persone più care, il ricatto emotivo, l’ambiguità, e delle caratteristiche passivo-aggressive come l’evitare di affrontare discussioni in maniera diretta, ma di girarci intorno.