Pedofilia
È la più comune forma di parafilia, caratterizzata dall’interesse sessuale per i bambini, in genere di età inferiore ai 13-14 anni.
Il DSM V (2013) fornisce la seguente definizione di Disturbo Pedofilico:
“Per un periodo di almeno sei mesi, ricorrente e intensa eccitazione sessuale per bambini in età prepuberale o puberale precoce, come manifestato da fantasie, impulsi, comportamenti, o largo uso di materiale pornografico raffigurante bambini di questa età.
La persona che ha agito su questi impulsi sessuali, o desideri o fantasie sessuali determinando disagio marcato o menomazione nel funzionamento sociale, in aree professionali, o altre importanti aree del funzionamento.
La persona è di almeno 18 anni e ha almeno cinque anni in più rispetto ai soggetti di cui si fa riferimento nel Criterio A”.
Inoltre, il Manuale afferma che bisogna “Specificare il tipo:
tipo classico: attrazione sessuale per bambini impuberi (Generalmente Più giovane di 11)
tipo hebefiliaco: attrazione sessuale per adolescenti (Generalmente con un’età da 11 a 14 anni)
tipo Pedohebephilico: attrazione sessuale per entrambi”.
Infine, un individuo affetto da tale deviazione sessuale può essere: “Sessualmente attratto da: Maschi/ Femmine/ Entrambi”.
Le fantasie e gli impulsi sessuali possono essere limitati al semplice guardare, al masturbarsi in presenza del bambino oppure arrivano alla violenza e all’atto sessuale vero e proprio. Spesso è attuata all’interno della cerchia familiare e può essere associata ad altre forme di parafilie.
Riguarda, in genere, soggetti di sesso maschile ed ha esordio prima dei 18 anni. C’è una probabilità molto alta che i bambini, oggetto di attenzioni pedofiliache durante l’infanzia e/o l’adolescenza, possano mostrare, da adulti, un comportamento analogo.
Il disturbo presenta, generalmente, caratteristiche di cronicità, soprattutto quando l’attenzione è rivolta verso bambini dello stesso sesso; inoltre, è stata ipotizzata una trasmissione di tipo familiare. Alcuni studi elettroencefalografici, infine, hanno suggerito che questa deviazione sessuale sia da mettere in relazione ad un’alterata dominanza emisferica a livello frontale.
Bibliografia: (dott.essa Alice Fusella)