Abuso infantile ed effetti sul cervello
Secondo i ricercatori della McGill University la presenza di un grave abuso durante l'infanzia può innescare un'alterazione dell'architettura e della connettività funzionale della corteccia cingolata anteriore.
Le vittime di abusi durante l'infanzia sono statisticamente più vulnerabili alle condizioni psichiatriche legate allo stress nel corso della loro vita.
Questo aumento dei problemi di salute mentale tra i bambini che vengono abusati può essere collegato a cambiamenti molecolari e cellulari nel modo in cui il cervello è strutturato e cablato.
I ricercatori della McGill University in Canada hanno evidenziato come un grave abuso durante l'infanzia può innescare una reazione a catena che altera l'architettura e la connettività funzionale della corteccia cingolata anteriore.
La corteccia cingolata anteriore si trova nella parte anteriore della corteccia cingolata e si avvolge attorno alla testa del corpo calloso.
Questa presenta diverse connessioni con una varietà di altre regioni cerebrali, e quindi anche le funzioni ad essa associate sono diverse.
Vi sono, ad esempio, aree della corteccia cingolata anteriore che sono densamente interconnesse con strutture del sistema limbico come l'amigdala e l'ipotalamo.

Attraverso queste connessioni, si ritiene che la corteccia cingolata anteriore sia coinvolta in una serie di funzioni correlato all'emozione, compresa la regolazione dell'affetto generale, l'assegnazione di emozioni a stimoli interni ed esterni e la creazione di vocalizzazioni associate all'espressione di stati o desideri.
La corteccia cingolata anteriore sembra anche contribuire alla regolazione delle risposte autonome ed endocrine, alla percezione del dolore e alla selezione ed iniziazione dei movimenti motori.
Inoltre, vi sono altre aree che sono coinvolte in vari aspetti della cognizione che vanno dal prendere decisioni alla gestione del comportamento sociale.
Questa regione del cervello è quindi, più in generale, associata alla regolazione dell'umore e delle emozioni.
Nell'ultimo studio, i ricercatori Canadesi hanno utilizzato tecniche avanzate di microscopia per misurare lo spessore delle guaine mieliniche che circondano i neuroni della corteccia cingolata anteriore in varie coorti.
Confrontando il cervello di persone depresse che si sono suicidate - con o senza una storia di gravi abusi su minori - rispetto a quello di persone sane, i ricercatori hanno portato alla luce notevoli differenze di mielinizzazione nella corteccia cingolata anteriore.
In particolare, il cervello sano di soggetti che non erano stati abusati da bambini, conteneva uno strato molto più spesso di mielina nella corteccia cingolata anteriore.
Le guaine mieliniche più spesse ottimizzano la capacità dei tratti della sostanza bianca di comunicare efficientemente all'interno e tra le regioni del cervello.
Questa ricerca all'avanguardia sull'abuso di bambini e la mielina nella corteccia cingolata anteriore è stata condotta da Naguib Mechawer e Gustavo Turecki del McGill Group for Suicide Studies.
Mechawar sottolinea che:
“i nostri risultati dimostrano che l'espressione genica è fortemente alterata in una classe di cellule chiamate oligodendrotici nella corteccia cingolata anteriore. Questa classe di cellule è responsabile della produzione di mielina, che è un composto isolante che può essere paragonato al rivestimento su fili elettrici. Gli assoni trasmettono gli impulsi nervosi in modo efficiente, mentre una perdita di mielina è generalmente associata alla perdita di efficienza della trasmissione”.
I dati mostrano chiaramente come la presenza di un grave abuso durante l'infanzia modifichi l'architettura della corteccia cingolata anteriore incidendo sulla formazione della guaina mielinica intorno ai neuroni.
Queste modifica in una regione che è fondamentale per la regolazione dell'umore può essere alla base di una maggiore vulnerabilità degli individui abusati ai disturbi dell'umore come la depressione.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro