Che cos'è la psicoterapia?
La psicoterapia (letteralmente: trattamento dell’anima), è una forma di aiuto che cura attraverso il rapporto interpersonale.
In questo approccio la parola è più di una parola, è un contatto profondo. Lo psicoterapeuta ed il paziente mettono in gioco le loro personalità nel setting terapeutico, un luogo protetto e riservato per eccellenza.
In questo ambito il paziente può sentirsi libero di parlare di se stesso ed esprimere completamente il suo disagio. Il paziente porta un malessere esistenziale, esso può presentarsi sotto forma di sintomi manifesti come ansia, depressione, fobie, attacchi di panico, o più in generale possono essere insicurezze, incapacità di prendere decisioni, o altri disturbi della sfera psicologica ed emotiva.
Può anche trovarsi in un momento esistenziale difficile, in cui non riesce a far fronte a difficoltà più pratiche ed oggettive. Il suo peso riguarda perciò un'incapacità sul lavoro, in famiglia, nelle relazioni di coppia o nell'ambito della sessualità. Tutte aree in cui normalmente si presenta una situazione critica e ripetitiva.
La psicoterapia consiste quindi nell’incontro con un professionista che, conoscendo il funzionamento della mente umana, delle relazioni fra le persone e nei gruppi e le manifestazioni psicopatologiche, si pone in una condizione di ascolto, di apertura nei confronti del paziente, per conoscerlo e per guardare insieme a lui la sua vita, fornendogli una visuale aggiuntiva di essa.
La relazione che si crea tra queste due persone è autentica e spontanea e si pone come l’elemento centrale per comprendere ciò che avviene fra il paziente e gli altri significativi nella sua vita. Qualunque sia il modello di intervento (psicodinamico, cognitivo-comportamentale, strategico, sistemico-familiare), il fulcro del processo terapeutico è che il paziente arrivi ad ottenere una diminuzione di eventuali sintomi psicopatologici, una nuova immagine di sé, a comprendere i sentimenti verso sé stesso e gli altri e ottenere una trasformazione che migliori la sua tolleranza agli eventi della vita e la capacità di trarre piacere da essa.
La psicoterapia non è un metodo esoterico, mistico e indefinibile al quale è necessario convertirsi perché funzioni.
È un processo logico, fatto di passi, che chiunque può seguire.
Il segreto è che non ci sono segreti. Anzi, in una buona psicoterapia ogni passo dev'essere comprensibile e avere un senso per il paziente, anche se questo può rivelarsi solo a posteriori. Ci si può trovare a volte in territori strani e poco familiari ma è importante affidarsi al proprio terapeuta e seguire attentamente le sue indicazioni: il loro significato potrà essere compreso anche in un secondo momento.
Il fatto che vi siano una logica e una struttura a guidare la psicoterapia contrasta completamente con la confusa nozione secondo cui è difficile interpretare, capire e quindi agire su ciò che motiva la gente.
Durante le sedute è importante che il paziente assuma un ruolo attivo nel mettere alla prova le proprie idee e quelle offerte dal terapeuta.
La psicoterapia è un dialogo. Il paziente presenta dei dati, il terapeuta offre delle idee su quei dati insieme ai suoi propri dati, e a delle prescrizioni da eseguire fra le sedute. Quindi la palla passa di nuovo al paziente, nella seduta successiva si discuteranno gli effetti delle prescrizioni, e così via.
L’intervento psicoterapeutico non ha una durata prestabilita: questa varia secondo le persone, il tipo di problema e i personali ritmi di maturazione e trasformazione. Gli incontri possono avere cadenza settimanale (la maggior parte delle volte), bisettimanale o quindicinale.
La psicoterapia può svolgersi con sedute individuali, di coppia, familiari o di gruppo, secondo le richieste, la tipologia di problema che emerge o le necessità strategiche di intervento.
Oltre ai colloqui clinici, nel caso in cui siano presenti sintomi di elevata gravità (ansia acuta, depressione, deliri, allucinazioni, eccessiva elevazione dell’umore) può essere necessario l’ausilio di una terapia farmacologica, adeguatamente prescritta da uno psichiatra. La terapia farmacologia non si sostituisce al lavoro psicoterapeutico, ma lo affianca per permettere al paziente di portare avanti le normali attività della vita quotidiana e di usufruire di tutte le sue risorse per affrontare il momento critico.
Per approfondimenti:
- DIZIONARIO DI PSICOLOGIA a cura di Wilhelm Arnold, Hans Jurgen Eysenck e Richard Meili, Edizioni Paoline
- medicitalia.it
- psicoterapiasociale.it
Articoli collegati:
(A cura della Dottoressa Daniela Scipione)
Iscriviti alla NewsLetter