Depressione adolescenziale: come riconoscerla?
Secondo alcuni ricercatori esistono due tipologie di depressione adolescenziale: una depressione evolutiva, legata alla fase specifica dello sviluppo, ed una definita “atipica”; analizziamole entrambe.
Alcuni bambini vivono il passaggio dalla pre-adolescenza all'adolescenza molto rapidamente e con poca turbolenza; tuttavia, per molti altri, la pubertà si pone come un vero e proprio detonatore di questa “bomba ad orologeria”.
Una volta innescato, niente è più lo stesso. Dal punto di vista clinico, molti genitori reagiscono con angoscia o rabbia al comportamento del proprio figlio.
Possono spesso fare commenti del tipo “è stato sempre un bambino felice, non lo riconosco più”, “quando era più piccolo era tutto così facile” e così via.
Spesso i genitori, rispetto a tale fase di transizione della vita del proprio figlio, rispondono in modo molto critico, e tale aspetto può sia essere rivolto all'adolescente che a sé stessi.
Si rimproverano di non essere stati abbastanza presenti o troppo permissivi, e questo genera una dinamica comunicativa che, se mal gestita, rischia di divenire disfunzionale determinando l'insorgenza di conflitti intra-familiari sia tra i coniugi che verso il figlio.
Purtroppo, l'assegnazione della colpa e la ricerca di un capro espiatorio come si evince da alcuni commenti del tipo “è proprio come suo padre”, oppure “gli uomini della famiglia sono tutti così”, non fanno altro che aumentare il disagio familiare.
Nel caso in cui invece si tende ad incolpare il proprio figlio di un determinato comportamento, anche questa si pone come un'altra soluzione fallimentare che esacerba le problematiche già esistenti.
A questo punto, è bene cercare di capire quale sia la forma di “angoscia” comune che si sviluppa negli adolescenti, e soprattutto come poter intuire se il proprio figlio ha bisogno di un aiuto professionale.
Secondo alcuni ricercatori esistono due tipologie di depressione adolescenziale: una depressione evolutiva, legata alla fase dello sviluppo ed una definita “atipica”.
Nel primo caso, è bene innanzitutto precisare che l'adolescenza irrompe bruscamente nella vita dei giovani, ed è spesso accompagnata da un periodo di lutto associato ad un'improvvisa consapevolezza delle fragilità della vita.
Durante il periodo adolescenziale, la depressione può manifestarsi attraverso delle riflessioni inquietanti, che i giovani compiono, su tematiche come la morte, la perdita simbolica dell'innocenza e soprattutto della loro identità infantile.
La realizzazione della mortalità, ossia di una prospettiva di vita che non è infinita e che quindi coinvolge non solo sé stessi ma anche i propri cari, inizia a “scurire” il quadro fantastico con cui si era convissuti fino a quel momento.
Anche se la depressione legata allo sviluppo adolescenziale può determinare delle interferenze interne, segnala anche un nuovo capitolo nella vita di un adolescente in cui inizia ad emergere un nuovo senso di Sè.
Questo disordine è quindi normale e necessario; gli adolescenti non possono forgiare un senso coerente di Sè senza scoraggiare queste incertezze e insicurezze.


Le due questioni chiave legate ad una depressione evolutiva, ossia l'identità e il processo di separazione-individuazione, devono essere infatti affrontate.
Se ciò non avviene, gli adolescenti restano ingabbiati in comportamenti obsoleti ed infantili che possono sfociare in disturbi della condotta come ad esempio il bullismo.
Le caratteristiche di una depressione evolutiva tra gli adolescenti sono le seguenti: instabilità dell'umore, sentimenti di tristezza e malinconia, perdita di interesse per alcune ma non tutte le attività piacevoli, ansia sociale, stanchezza occasionale, insonnia o ipersonnia, rara ideazione suicidaria od omicida ma senza manifestazioni comportamentali concrete.
Le condizioni che possono esacerbare questa depressione evolutiva, creando instabilità emotive più grandi, possono far sì che si configuri un quadro di depressione adolescenziale atipica.
Essendo generata da un aumento dei livelli di disagio emotivo, la depressione atipica viene spesso attivata da alcune forze distruttive come disturbi dell'apprendimento non diagnosticati, malattie e lesioni, traumi, rifiuto sociale, conflitti parentali, perdita di una persona cara, difficoltà finanziarie, cambiamenti di scuola o casa e così via.
A differenza di una depressione evolutiva, in cui gli adolescenti presentano livelli tollerabili di lutto e malinconia, la depressione atipica sovrasta gli adolescenti attraverso una disperazione schiacciante ed una tensione psichica costante.
Sentimenti di scontento, rabbia, frustrazione, disperazione o impotenza si accendono e generano spesso emozioni, ossessioni e negatività distruttive.
Gli adolescenti che soffrono di depressione atipica sono quindi impegnati in una battaglia psichica atta a contrastare le insicurezze indesiderate, ma ricorrono a meccanismi di difesa particolari quali la negazione, la proiezione o la dissociazione.
Mentre queste difese sono utili e necessarie, allo stesso tempo richiedono una grande quantità di energia psichica; per tale motivo, durante la depressione atipica, gli adolescenti possono apparire persistentemente affaticati, ipervigili o esausti.
Le caratteristiche della depressione adolescenziale atipica possono includere un umore prevalentemente depresso o irritato, perdita di interesse in attività che una volta erano considerate piacevoli, isolamento sociale e attacchi di panico, persistente stanchezza, insonnia o ipersonnia, prolungati sentimenti di disperazione e indecisione, pesanti oscillazioni di umore, ideazione suicidaria ed omicida persistente.
Tra i comportamenti che possono permettere ad un genitore di riconoscere che il proprio figlio ha bisogno di aiuto professionale e sostegno psicologico rientra l'autolesionismo, l'abuso di sostanze croniche, ideazione o tentativi suicidari.
Rispetto all'autolesionismo, è importante constatare se l'adolescente si procura ferite attraverso tagli o colpendosi da solo; questo è un segno di insopportabile disordine emotivo e squilibrio psichico.
I comportamenti autolesionisti possono divenire abitudinari e andare incontro ad escalation continua nel tempo.


La sperimentazione con droghe o alcool può essere molto comune nell'adolescenza, ma se il proprio figlio rientra sempre più spesso a casa ubriaco, significa che necessita di un'attenzione clinica immediata.
Tale immediatezza diviene ancora più importante qualora sia presente una storia familiare di abuso di sostanze; la ricerca ha evidenziato che gli adolescenti che soffrono di depressione atipica sono molto più propensi a sviluppare problemi legati all'uso di sostanze.
Rispetto ad ideazioni o tentativi suicidari, è bene che i genitori prendano seriamente in considerazione le minacce o i tentativi di suicidio.
Spesso ritengono, erroneamente, di poter gestire questa situazione etichettando il proprio figlio come “drammatico”.
Considerando che i tassi di suicidio tra adolescenti è in aumento, soprattutto tra le ragazze, tutti i tentativi o le minacce richiedono un'attenzione specifica e professionale immediata.
Ancora più importante, qualora la depressione atipica non venga trattata correttamente, questa potrebbe alterare negativamente l'intero corso della vita dell'adolescente.
Quando qualcosa non va, e ci si accorge che il proprio figlio sta vivendo un periodo di alta instabilità emotiva, è importante che i genitori chiedano aiuto.
Molto spesso possono subentrare dinamiche che innescano sentimenti di fallimento o di vergogna nei genitori, ma la ricerca di aiuto per il proprio figlio è un atto di dovere e compassione piuttosto che un segno di debolezza.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)