Il Modello HiTOP: un nuovo modo di guardare il disturbo mentale
Il Modello della Tassonomia Gerarchica della Psicopatologia (HiTOP) ci invita a considerare le questioni di salute mentale attraverso una valutazione di diverse aree e arrivando ad una formulazione diagnostica mediante un approccio basato su prove scientifiche, piuttosto che opinioni o aneddoti.
La Tassonomia Gerarchica della psicopatologia (Hierarchical Taxonomy of Psychopathology, HiTOP), è una nuova strategia rivoluzionaria volta ad affrontare le diagnosi di salute mentale e tutti i complessi problemi che le riguardano.
A partire dall’introduzione del primo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), le diagnosi di salute mentale sono state sempre “afflitte” da incoerenza e soggettività.
Il primo DSM, ad esempio, identificava l’omosessualità come malattia mentale, e la masturbazione stessa era identificata come segno distintivo di problemi di salute mentale.
Nel 1973, l’omosessualità è stata rimossa dal DSM dopo che gli attivisti e gli psichiatri gay hanno costretto l’American Psychiatric Association (APA) a riconoscere che stavano operando delle diagnosi sulla base dello stigma sociale, della morale sessuale, senza mai proporre evidenze scientifiche che supportassero tale etichetta diagnostica.
Il disturbo di personalità multipla ha conosciuto invece il suo Boom popolare intorno agli anni ’80, quando scoppiarono diversi scandali in merito ai riti satanici.
Con il passare del tempo il disturbo di personalità multipla si è trasformato nel disturbo dissociativo di identità, e la diagnosi differenziale in merito ad altri disturbi della personalità è ad oggi ancora controversa.
Anche nel DSM-5, le questioni politiche, i conflitti finanziari e le diverse personalità al comando continuano ad influenzare le formulazioni diagnostiche.
Durante lo sviluppo del DSM-5, vi è stata un breve dibattitto sulla classificazione del Vaginismo come un disturbo d’ansia.
Tuttavia, lo stigma associato alla diagnosi o al trattamento delle questioni sessuali interferiva terribilmente, e il vaginismo rimase relegato al “ghetto sessuale” delle diagnosi, privando molte donne di un trattamento migliore volto a considerare le loro necessità.

In uno studio recente, si è osservato che i medici, i ricercatori e gli avvocati che appartengono alla generazione precedente, sviluppino, rispetto a psicopatologie come la Dipendenza da Internet, sessuale e da gioco, forti credenze negative rispetto ai giovani o a chi ne fa utilizzo, sulla base della loro scarsa esperienza personale con la tecnologia.
Questo crea un forte potenziale rispetto al fatto che il quadro diagnostico, come la dipendenza sessuale, possa essere usata in modo inappropriato per porre una diagnosi e proporre un trattamento basato sul giudizio sociale, morale e delle differenze generazionali.
Il carisma personale e l’impegno di diversi individui, influenzando la formulazione diagnostica, potrebbe condurci a trattare la problematica come un vero e proprio disturbo, senza considerare attentamente la complessità delle questioni scientifiche e sociali.
Il modello della Tassonomia Gerarchica della psicopatologia ci invita invece a considerare le questioni di salute mentale attraversi una valutazione di diverse aree.
Una strategia simile esiste nel DSM-5, nell’approccio diagnostico alternativo ai disturbi della personalità, in cui i clinici possono valutare aree come l’affetto, il distacco, l’antagonismo, la disinibizione e lo psicoticismo, riconoscendo che molte persone con disturbo di personalità non si adattano rigidamente alle categorie.
Il modello HiTOP ci consente di basare la diagnosi e l’approccio alla salute mentale per prove scientifiche, non per opinioni o aneddoti.
Quindi, se non vi è alcuna prova scientifica che una certa condizione sia chiaramente distinguibile, anormale, persistente e separata dalla normale portata dei comportamenti, allora non può essere diagnosticata attraverso tale modello.
I disturbi o i problemi coinvolti vengono raggruppati in un unico approccio tassonomico: piuttosto che dire che una persona ha questi disturbi multipli, si descrive come questi diversi problemi si verificano lungo un continuum, in questo individuo.
Il Modello HiTOP include sei spettri: Internalizzazione, inclusa l’affezione negativa come la depressione; il disordine mentale/psicoticismo; esternalizzazione disinibita; esternalizzazione antagonistica; distacco; somatoforme.
In tal senso, il modello consente una maggiore valutazione e classificazione dei diversi livelli di compromissione funzionale rispetto alle diagnosi tradizionali.
Inoltre comincia a spostarci lontano dai quadri diagnostici attuali che spingono l’attenzione su determinati problemi o comportamenti ad alto profilo, piuttosto che valutare e affrontare il comportamento in un contesto più ampio.
Così, attraverso il modello tassonomico, un individuo attualmente etichettato come un dipendente sessuale potrebbe “ritrovarsi” nella dimensione ‘internazionalizzazione’ se i suoi problemi sessuali emergono da ansia, depressione o invalidità sociale; o come esternalizzazione disinibita, qualora i comportamenti riflettono l’impulsività, egoismo e disattenzione per gli altri; come esternalizzazione antagonistica se il comportamento riflette l’instabilità emotiva o la necessità di attenzione; o anche come un aspetto di Distacco, se i comportamenti sessuali, come l’uso elevato della pornografia e conseguente ritiro sociale, riflettono difficoltà con l’intimità e l’impegno sociale.

In linea generale, un individuo potrebbe semplicemente, in modi diversi, ritrovarsi in tutti questi spettri. Il modello HiTOP ha quindi un grande potenziale per l’applicazione nel trattamento dei bambini con problemi di salute mentale, in cui i sintomi sembrano spesso diversi da quelli negli adulti.
Ad esempio, nei maschi adolescenti, la depressione o un disturbo della condotta vengono diagnosticati con estrema facilità.
Ma, se ci fosse un approccio basato sullo spettro, si potrebbe riconoscere che i sintomi e le lotte dei bambini possono essere fluide, in evoluzione, dipendenti dal contesto e individualisti.
Sicuramente integrare un modello di questo tipo nella pratica della salute mentale è abbastanza complesso; durante lo sviluppo del DSM-5, le compagnie di assicurazione sanitaria avevano un’infelice livello di influenza, rispetto a quello che avrebbero pagato o meno, influenzando così le decisioni diagnostiche.
Per i disordini sessuali, che attualmente languiscono nel “ghetto sessuale”, HiTOP offre una grande opportunità per iniziare una migliore integrazione delle questioni sessuali in un concetto globale di una persona, correlando la loro sessualità al loro affetto, alle relazioni, al contesto, alla personalità e alla vita.
La tassonomia gerarchica della psicopatologia potrebbe così permetterci di trattare la sintomatologia come un solo aspetto di una persona, iniziando così a spostarci dalle limitazioni del modello medico.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)