L'Analisi Strutturale del Comportamento Sociale
L'Analisi Strutturale del Comportamento Sociale (Structural Analysis of Social Behavior, SASB) è uno strumento ideato e sviluppato dalla psicologa Lorna Smith Benjamin, utilizzato per valutare le interazioni sociali, ma che può essere applicato con successo nell'analisi dei disturbi della personalità.
Le teorie sul disturbo della personalità fungono da strumenti che si possono utilizzare per valutare, studiare e comprendere i disturbi della personalità.
Tuttavia, esistono anche altri strumenti utili che offrono spiegazioni convincenti del comportamento umano e possono rivelarsi utili per comprendere le cause dei disturbi della personalità.
L'Analisi Strutturale del comportamento sociale (Structural Analysis of Social Behavior, SASB) è uno strumento utilizzato per valutare le interazioni sociali, ma può essere applicato con successo nell'analisi dei disturbi della personalità.
Questo perché le difficoltà interpersonali sono la caratteristica predominante di tutti i disturbi della personalità; inoltre, vi sono alcune aree promettenti di ricerca nel campo neurocomportamentale che offrono spiegazioni alternative e biologiche per il comportamento e, quindi, per i disturbi di personalità.
Analisi strutturale del comportamento sociale
L'analisi strutturale del comportamento sociale è un metodo di analisi e di studio di molti diversi tipi di interazioni sociali. In origine, non era concepito come una teoria dei disturbi della personalità. Tuttavia, sembra essere uno strumento eccellente per studiare e comprendere tali disturbi.
È stato sviluppato dalla psicologa Lorna Smith Benjamin e unisce la teoria delle relazioni oggettuali con la teoria dell'attaccamento.
L'analisi strutturale del comportamento sociale condivide diverse assunzioni comuni con queste due teorie:
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le persone hanno un bisogno innato di attaccamento ad un altro significativo;
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i primi attaccamenti tra bambini e caregiver sono rappresentati internamente nella mente;
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la forma e il tono emotivo di queste prime interazioni, e le successive rappresentazioni, hanno una conseguenza significativa.
Si ritiene che le rappresentazioni delle prime interazioni influenzino il modo in cui le persone si comporteranno nelle relazioni future.

Tuttavia, l'analisi strutturale del comportamento sociale si differenzia da altre teorie in quanto fornisce un metodo per misurare effettivamente, con un alto grado di precisione, la forma ed il tono di quelle aspettative relazionali interiorizzate.
Oltre all'influenza delle teorie sull'attaccamento e sulle relazioni oggettuali, l'analisi strutturale del comportamento sociale attinge anche dalle opere dello psichiatra Harry Stack Sullivan.
Il Dottor Sullivan ha sottolineato l'influenza dell'ambiente sociale sullo sviluppo psicologico delle persone e sul benessere nel corso della vita. Uno dei più importanti contributi teorici di Sullivan è stato il concetto di introiezione, un processo attraverso il quale un'interazione sociale tra due persone viene interiorizzata e rappresentata nella mente di una persona.
Nello specifico, quando si interagisce con un'altra persona, attraverso il processo di introiezione, si forma un modello o una rappresentazione della prospettiva dell'altro.
Ad esempio, se l'altra persona emette un giudizio, l'introietto che si crea per rappresentare quell'interazione assume la forma di giudizio personale.
In altre parole, si inizia a vedere sé stessi come se ci si stesse guardando con gli occhi dell'altro.
È attraverso il processo di introiezione che impariamo a vedere noi stessi come gli altri ci vedono; cioè come oggetti sociali. È anche attraverso lo sviluppo di introietti che le persone diventano capaci di provare emozioni sociali complesse come la vergogna.
L'analisi strutturale del comportamento sociale utilizza due dimensioni di comportamento per descrivere il tono o il tema delle rappresentazioni di interazione sociale e interiorizzate di una persona.
La prima dimensione comportamentale è chiamata “bisogno di affiliazione”, che va dall'alto al basso. Un alto bisogno di affiliazione assume la forma dell'amore, mentre un basso bisogno di affiliazione assume la forma di un attacco.
La seconda dimensione comportamentale può essere descritta come il “bisogno di interdipendenza”. Questa dimensione spazia dai comportamenti di controllo che limitano la libertà (basso bisogno di interdipendenza), all'emancipazione di comportamenti che promuovono la libertà (elevato bisogno di interdipendenza).
Queste due dimensioni sono tracciate lungo due linee ad angolo retto l'una rispetto all'altra (cioè ortogonalmente) producendo così un grafico diviso in quattro quadranti (creati dalle linee intersecanti che rappresentano queste due dimensioni).
Le personalità sane sono indicate da una gamma flessibili di comportamenti appropriati per ciascuna circostanza. In controtendenza, le personalità malsane sono caratterizzate da comportamenti inflessibili che tendono verso gli estremi.
Quindi, una personalità sana sarebbe tracciata lungo l'asse X come un desiderio moderatamente alto di affiliazione con gli altri, ma non ad un livello così estremo che i propri bisogni sono completamente soggiogati e il rispetto di sé è perso.
Allo stesso modo, lungo l'asse Y ci aspetteremmo un bisogno equilibrato di controllo interpersonale che varia tra il controllo moderato e le tendenze all'emancipazione.
L'analisi strutturale del comportamento sociale riconosce che le rappresentazioni di relazioni interiorizzate sono essenzialmente di natura interpersonale. In quanto tale, ci sono tre possibili prospettive da cui visualizzare la dinamica relazionale.
Il primo è una prospettiva interiore del sé che giudica se stesso; quello che tradizionalmente chiamiamo il concetto di sé.
Il secondo è una prospettiva rivolta verso l'esterno che giudica le altre persone.
Il terzo è che l'introietto emette giudizi su sé stesso, ma dalla prospettiva di un'altra persona, anziché la propria.
Pertanto, una persona può essere focalizzata su un'altra persona, essere concentrata su sé stessa o prendere in considerazione l'obiettivo dell'introietto.
Le rappresentazioni interne di una persona sono quindi pensate per essere sfaccettate e contengono al loro interno ognuna di queste tre prospettive.
Pertanto, le due dimensioni di affiliazione e interdipendenza sono tracciate tre volte; una volta per ognuna di queste tre prospettive di Sè.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro