La psiche dell'esibizionista
Se si vuole comprendere perchè un esibizionista si eccita masturbandosi davanti ad un partner, la risposta non è da ricercare nel potere che sta esercitando, ma nell'ansia che sta tentando di placare.
Tra i più bizzarri peccati che emergono nel recente diluvio di storie di molestie sessuali vi sono quelle situazioni in cui un uomo invita o costringe una donna a guardarlo mentre si masturba.
Analizzare gli aspetti psicologici di un tale uomo può potenzialmente aiutare psicologi e psicoterapeuti a comprendere le varie forme di mascolinità tossica che stanno attualmente colmando i titoli dei giornali.
Secondo la letteratura, gli uomini che praticano o mettono in atto comportamenti di questo tipo sono guidati da un'ansia intollerabile.
La fantasia esibizionista ha origine nel bisogno dell'uomo di rassicurarsi sul fatto che il suo pene, la sua virilità, non è cattivo, difettoso o insignificante.
Una parte fondamentale dello scenario immaginato è che la donna è affascinata ed eccitata da ciò che vede, affermando e rinforzando il senso positivo della mascolinità dell'uomo, alleviando momentaneamente la sua ansia.
Questa dinamica è solitamente inconscia. Ovviamente, la donna reale che si lamenta di questo comportamento si sente invariabilmente controllata, degradata o vergognosa.
Ma la sua esperienza di umiliazione non implica necessariamente che l'obiettivo principale dell'esibizionista sia di umiliarla, perchè l'intento non è quello di farla soffrire.
Ha bisogno di creare una situazione, ancora e ancora, in cui possa sfuggire all'ansia. Usa le donne come una specie di specchio che, nella sua mente, riflette l'ammirazione e l'eccitazione, non l'orrore o la delusione. Le donne si sentono semplicemente usate.
La mascolinità dell'attuale società liquido-moderna, parafrasando le parole di Zigmunt Baumann, è attraversata dall'ansia.
Per ragioni che possono essere individuate nello studio di uno psicologo o psicoterapeuta, lo stress normale del maschio adulto diventa così estremo per alcuni uomini, e le loro particolari circostanze di vita rendono le donne così “disponibili” che l'esibizionismo sessuale diventa una fantasia avvincente da poter praticare e mettere in atto.
In che modo la mascolinità è intrisa di ansia?
Primariamente, per i ragazzi, la sfida di separare ed individuare un 'custode' – di solito femminile – che si intreccia con la formazione della mascolinità.

I ragazzi non devono solo separarsi dalle loro madri, ma diventare allo stesso tempo mascolini. Il problema è che la mascolinità viene definita come qualcosa che non è femminile.
Inoltre, la cultura occidentale patriarcale porta il ragazzo a svalutare la femminilità per rafforzare questo processo di separazione.
La struttura della personalità risultante nei ragazzi e, più tardi, negli uomini, tende quindi ad essere rigida, competitiva, intollerante alla dipendenza e vulnerabilità, e colpevole di rifiutare o ferire le donne.
Questo tipo di personalità è intrinsecamente minacciata dall'intimità e tormentata dalla paure di frode, dall'essere etichettato come non sufficientemente maschile. I dubbi sulla propria mascolinità continuano così ad abbondare.
Freud chiamò questa ansia con il termine di “ansia da castrazione”; la maggior parte della gente la interpreta come insicurezza maschile.
In tal senso, l'ansia spinge un uomo a sovra-compensare le proprie lacune ed insicurezze con manifestazioni narcisistiche dell'io e aggressività da competizione, specialmente con le donne, per rassicurarsi che è potente ed importante, maschile, piuttosto che debole e vulnerabile, cioè femminile.
Basta leggere le notizie quotidiane anche rilasciate dal Presidente Americano Donald Trump per vedere questa dinamica in azione.
Quando l'ansia di un uomo è abbastanza elevata, la fantasia sessuale masturbatoria diventa una compulsione e cancella ogni genuina forma di empatia che potrebbe provare.
Elevati livelli di ansia causano in questi uomini, alla disperata ricerca di qualcosa che porterà sollievo, a diventare particolarmente egocentrici.
Nella ricerca del sollievo, l'empatia cade sul ciglio della strada; in effetti, l'incapacità di un uomo di cogliere l'effetto della sua esposizione sugli altri è una buona misura del suo disturbo psicologico.
Questa lotta interna genera pertanto un abuso di potere. Dal punto di vista psicologico, il potere è una parte cruciale del quadro attraverso il quale alcuni uomini ricorrono a mezzi sociali, economici e professionali per mettere in pratica le loro fantasia e costringere i loro oggetti sessuali a comportarsi in un modo che è congruente alle loro fantasie.
Per i potenti, i loro desideri diventano il comando del mondo. Per comprendere questi uomini, bisogna analizzare e comprendere come funzionano le fantasie sessuali al fine di ridurre o mitigare l'ansia.
Oltre ad essere un sogno ad occhi aperti privato, una fantasia è solitamente incorporata ed espressa nelle preferenze sessuali di una persona: gli scenari particolari, le posizioni, i tipi di corpo e le trame che li accendono.
Da un punto di vista psicologico la fantasia assolve il compito di neutralizzare, solitamente inconsciamente, gli effetti inibitori della colpa, della vergogna, della preoccupazione, dell'impotenza o dell'inferiorità.
Queste sensazioni minacciano di evocare l'ansia, che attenua sempre l'eccitazione. Quando la fantasia solleva il posto di blocco al piacere, il risultato è l'eccitazione. Tutte le fantasie funzionano in questo modo, indipendentemente da quanto sia emotivamente sana la persona.
Ad esempio, alcune persone amano particolarmente essere dominate a letto. La fantasia e, se riescono ad ottenerla, l'atto in sé, aiuta queste persone a trascendere momentaneamente la loro colpa e l'ansia di ferire o travolgere un partner.
Lo scenario sessuale di essere sopraffatto 'funziona' perchè l'apparente forza del partner neutralizza gli effetti inibitori della preoccupazione e della colpa. Inconsciamente parlando, riduce l'ansia.
In modo simile, l'esibizionista che si masturba davanti a qualcuno credendo che si stia godendo la visuale, offre rassicurazione sul fatto che il suo pene, il simbolo della sua mascolinità, è desiderabile, non nocivo.
Non c'è nulla di intrinsecamente patologico negli scenari esibizionistici se fanno parte di un gioco erotico consensuale.
Tuttavia, nello scenario attuale, essere compulsivamente attratti da scenari di questo tipo ed imporli, rivela un'ansia di fondo così intensa che il proprio giudizio diviene gravemente compromesso.
Vengono infatti spazzate via tutte le altre considerazioni, come i sentimenti che prova l'altro o la possibilità di essere scoperti.
Gli esibizionisti hanno pertanto bisogno di affrontare le loro nevrosi in modo da non danneggiare gli altri. Ecco a cosa servono psicologi e psicoterapeuti.
Se si vuole comprendere perchè un esibizionista si eccita masturbandosi davanti ad un partner, la risposta non è da ricercare nel potere che sta esercitando, ma nell'ansia che sta tentando di placare.
Tale ansia lo rende incapace di comprendere e rispettare le donne come persone, ma lo spinge ad usare le donne come mezzo per un fine erotico, ma soprattutto psicologico.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro