La psicoterapia adleriana
La psicoterapia adleriana cerca di promuovere ideali di uguaglianza sociale, al fine di armonizzare uno sviluppo non solo individuale ma anche di tipo sociale.
La terapia adleriana è una terapia a breve termine, orientata all’obiettivo, di stampo psicodinamico, basata sulle teorie di Alfred Adler.
Adler ha però concentrato gran parte della sua ricerca sui sentimenti di inferiorità, scoraggiamento e il senso di appartenenza nel contesto della propria comunità e della società in generale.
Secondo Adler, i sentimenti di inferiorità possono determinare l’insorgenza di comportamenti nevrotici, ma, nel giusto contesto, possono anche essere utilizzati come motivazioni per cercare un maggiore successo.
La terapia adleriana si concentra sullo sviluppo della personalità individuale, pur comprendendo e accettando l’interconnessione di tutti gli esseri umani.
Questa forma di terapia è un approccio basato sull’evidenza che può essere applicato con successo nel trattamento di qualsiasi tipo di disturbo psicologico o malattia mentale.
La terapia adleriana può essere usata in combinazione con altri approcci terapeutici come la terapia del gioco, l’arte-terapia, il counseling interculturale, in quanto meglio si adatta alle esigenze degli individui coinvolti.
Un approccio adleriano può essere inoltre applicato con bambini, adolescenti, adulti, individui, coppia, famiglia o altri gruppi.

È una forma di terapia che solitamente procede attraverso quattro fasi; vi è una parte iniziale in cui si procede attraverso la creazione di un rapporto di collaborazione con il terapeuta.
Successivamente, si effettua una valutazione della storia personale, con un particolare focus orientato al periodo infantile.
Tra gli obiettivi della terapia, il terapeuta cerca di lavorare sull’insight, con il fine ultime di aiutare l’utente a valutare e vedere la propria situazione anche da prospettive diverse.
Vi è poi una fase di ri-orientamento, in cui il clinico suggerisce alcuni passi da intraprendere al di fuori del contesto terapeutico per rafforzare gli insight appena sviluppati, facendo sì che si possa creare un contesto di apprendimento costante su di sé e sulle proprie capacità.
Nel complesso, l’attenzione è rivolta a modulare quegli atteggiamenti, credenze e scelte di vita che determinano un blocco, in modo da essere così più efficace nel raggiungere gli obiettivi individuali e desiderati.

Uno dei principi fondamentali della terapia adleriana parte dall’assunto che il comportamento individuale debba essere esplorato a partire dal senso del cliente di “adattarsi” alla propria comunità e società in generale.
Questo modo di procedere è supportato dalla concezione adleriana secondo cui l’infante, sin da quando nasce, è già immerso all’interno di un contesto sociale, e che nonostante possa relazionarsi prevalentemente con la madre nei primi anni di vita, crea comunque i propri rapporti personali all’interno di una sfera sociale dalla quale non si può prescindere.
Secondo Adler il ruolo di una persona all’interno della famiglia influenza lo sviluppo della propria personalità e delle relazioni future.
I terapeuti adleriani spesso lavorano nelle scuole, nelle cliniche, nelle organizzazioni e comunità terapeutiche, contribuendo a creare ambienti di apprendimento che forniscono un senso di appartenenza e di rispetto per tutti.
Questi terapeuti lavorano in particolare con coloro che hanno maggiormente bisogno di consigli e incoraggiamenti positivi, nonché orientati al futuro.
Volendo concludere, la psicoterapia adleriana cerca di promuovere ideali di uguaglianza sociale, al fine di armonizzare uno sviluppo non solo individuale ma anche di tipo sociale.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)