La psicoterapia interpersonale
La psicoterapia interpersonale si pone l'obiettivo di migliorare la qualità delle relazioni interpersonali e del funzionamento sociale del cliente, al fine di contribuire a ridurne la sofferenza.
La psicoterapia interpersonale è un forma di terapia limitata nel tempo, focalizzata e basata sull'evidenza, nata per il trattamento dei disturbi dell'umore.
La teoria su cui poggia le sue basi è che le malattie psichiche si sviluppino in un contesto sociale e interpersonale, e si ispira a teoria come quelle di Adolf Meyer, John Bowlby ed Henry Sullivan, nelle quali i rapporti interpersonali giovano un ruolo importante nello sviluppo e nel benessere psicologico dell'individuo.
L'obiettivo principale è quello di migliorare la qualità delle relazioni interpersonali e del funzionamento sociale di un cliente, al fine di contribuire a ridurre la sua sofferenza.
La psicoterapia interpersonale fornisce delle strategie per risolvere i problemi in quattro aree chiave; innanzitutto, affronta i “deficit” interpersonali, inclusi l'isolamento sociale o il coinvolgimento in relazioni poco produttive.
In secondo luogo, può aiutare i pazienti a gestire il dolore non risolto, soprattutto se l'inizio della sofferenza è da ascriversi alla morte di una persona amata, sia in un tempo recente che passato.
In terzo luogo, la psicoterapia interpersonale offre un supporto in momenti di transizioni di vita difficili come la pensione, il divorzio o il trasferimento in un'altra città.
Questa particolare forma di psicoterapia è inoltre consigliata per affrontare controversie interpersonali che emergono da aspettative contrastanti tra partner, familiari, amici stretti o colleghi.
Come precisato nella parte introduttiva, la psicoterapia interpersonale è stata originariamente sviluppata per il trattamento del disturbo depressivo maggiore, ma oggi è utilizzata anche per il trattamento dei disturbi alimentari, la depressione perinatale, la dipendenza da alcool o sostanze, distimia, e altri disturbi dell'umore, inclusi il disturbo bipolare.
Questa si differenzia da altri approcci tradizionali psicodinamici in quanto esamina le relazioni attuali piuttosto che quelle passate, pur riconoscendole, ma non concentrandosi sui conflitti interni.
La pratica differisce dagli approcci terapeutici cognitivi e comportamenti perchè affronta i pensieri e i comportamenti maladattivi solo quando si applicano alle relazioni interpersonali.

La psicoterapia interpersonale mira a cambiare i modelli di relazione piuttosto che i sintomi depressivi associati, nonché le difficoltà di relazione che esacerbano questi sintomi; questa è inoltre meno direttiva rispetto ad altri approcci, in quanto si concentra su aree target e specifiche del paziente, senza allargarsi ai tratti di personalità.
Il trattamento è caratterizzato da sessioni terapeutiche individuali o di gruppo che si protendono per un periodo compreso tra le 12 e le 16 settimane. L'intervento è strutturato, inclusi i compiti a casa, la valutazione continua e le interviste del terapeuta.
La prima fase coinvolge spesso una o tre sessioni durante le quali il terapeuta valuta i sintomi depressivi ed esamina la storia sociale e relazionale, inclusi eventuali cambiamenti nei modelli di relazione e nelle aspettative.
Successivamente, il terapeuta lavora con il paziente per implementare strategie di trattamento specifiche rispetto alle aree problematiche individuate.
Mentre il trattamento avanza, l'area problematica mirata potrebbe cambiare; allo stesso modo, potrebbero essere cambiate le strategie consigliate dal terapeuta.
Le sessioni di gruppo, come quelle individuali, sono limitate nel tempo, semistrutturate e concentrate sulla dinamica interpersonale; i gruppi offrono maggiori opportunità ai pazienti di esercitare le abilità interpersonali in un ambiente sicuro e protetto.
La terapia di gruppo comprende spesso anche incontri individuali di pre e post trattamento per esaminare obiettivi, strategie e progressi.

La psicoterapia interpersonale è stata sviluppata più di 20 anni fa come un trattamento strutturato nel tempo per la depressione maggiore e ha guadagnato una certa popolarità negli ultimi anni.
I praticanti ritengono che il cambiamento nell'ambiente sociale sia un fattore chiave per l'inizio e il mantenimento della depressione.
Originariamente è stata sviluppata per gli adulti, ma ora può essere applicata anche con adolescenti e pazienti anziani.
La psicoterapia interpersonale è apparsa per la prima volta come parte di uno studio scientifico che indagava sull'efficacia degli antidepressivi, e si è rivelata paragonabile all'efficacia di un farmaco.
È bene pertanto precisare che è una psicoterapia relativamente giovane, sviluppata come un intervento di ricerca.
Il suo successo di ricerca ha portato all'inclusione di questa nelle linee guida per il trattamento clinico, ma non sono ancora stati definiti gli standard per la formazione clinica per i non ricercatori.
Volendo concludere, nonostante la giovane età, l'obiettivo della psicoterapia interpersonale è quello di aiutare il paziente a identificare le questioni interpersonali che desidera affrontare e classificarle in ordine di importanza.
Il terapeuta dovrebbe così offrire il suo supporto per chiarire tale problemi, analizzare la comunicazione e porsi in una posizione di ascolto supportivo.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)