La teoria dei sistemi familiari
La teoria dei sistemi familiari è stata creata durante la metà del 20° secolo, quando l'idea di ecologia è stata presa in prestito dalla biologia e applicata allo studio dei problemi umani.
Il pensiero ecologico insegna che le creature individuali non possono essere adeguatamente comprese quando studiate in isolamento, ma devono essere apprezzate nella loro rete di rapporti con le altre creature attorno a loro.
Le creature individuali dipendono infatti dalla rete di rapporti con altre creature, animali e vegetali, per la propria sopravvivenza; questo è evidente nel rapporto tra fiori e api, in cui le api utilizzano i fiori come fonte di cibo ed i fiori dipendono dal traffico inter-fiore che le api forniscono per diffondere il loro polline assicurando una diversità genetica sana all'interno della comunità fiorita.
Queste due specie sono quindi interconnesse e non possono essere comprese se analizzate isolando l'una dall'altra.
Se le api si ammalano o muoiono, i fiori soffrono, e viceversa. Quando una parte di tale rete viene alterata o danneggiata, essa influenza tutte le altre parti della rete, poiché sono tutte interconnesse tra loro.
La comprensione dei sistemi familiari, volendo effettuare un parallelismo, è ciò che avviene tra le api ed i fiori.
Le persone vivono in famiglie e gruppi sociali, e dipendono gli uni dagli altri per i mezzi che entrambi assicurano per la reciproca sopravvivenza, tra cui, come sottolineato da Maslow, vestiti e scorte alimentari, ma anche sicurezza, appartenenza e sostegno sociale.
I membri familiari sono pertanto interconnessi: ogni persona all'interno di una famiglia svolge un ruolo preciso rispetto agli altri membri e alla famiglia nel suo complesso.
L'alterazione o il danno ad una componente del sistema familiare influenza l'intera famiglia, proprio perchè, esattamente come i fiori e le api, sono tutti interconnessi.
La concezione ecologica della teoria dei sistemi familiari la rende molto diversa dalle teorie psicologiche convenzionali.

Dove altre teorie psicologiche considerano problemi le singole situazioni che colpiscono il singolo individuo, la teoria dei sistemi familiari focalizza l'attenzione sul problema come esemplificativo di ciò che si verifica all'interno di un sistema, quindi tra più persone.
Tendono a vedere i problemi individuali come casi di problemi relazionali più grandi che si verificano all'interno della famiglia o all'interno di una società/comunità.
Ciò significa che quando un membro della famiglia sviluppa la depressione, l'effetto di questa non è localizzata solo all'interno della persona depressa, in quanto influenza tutti i membri della famiglia.
È quindi un problema familiare e non individuale. La depressione può essere anche una conseguenza del problema familiare sottostante.
I teorici dei sistemi familiari prestano attenzione ai confini tra i membri della famiglia, perchè tali confini sono esattamente il punto dove i problemi tendono a manifestarsi.
Un confine è una sorta di perimetro psicologico la cui definizione sottolinea come le persone si disegnano attorno a sé stesse ed intorno alle relazioni particolari in cui sono coinvolte.
I confini segnano dove una persona o un gruppo termina e un altro inizia. I confini sani fungono da contenitori che mantengono le cose distinte e che devono essere separate, ma anche come ruoli che aiutano le persone nel determinare come agire.
Il confine intorno alla famiglia nel suo insieme aiuta i familiari a sapere chi è un membro e chi non lo è, per esempio.
Il confine intorno ai genitori li aiuta a mantenere la loro sessualità adulta e la comunicazione verso i propri figli.
I problemi familiari si verificano quando i confini si tendono o si rompono ed i membri vengono messi in situazioni che potrebbero danneggiarli. Le situazioni di incesto sono probabilmente le peggiori violazioni di confini.
Le famiglie in cui spesso le dinamiche di abuso divengono costanti, spesso non riescono a proteggere i loro figli da tale abuso, provocando una traumatizzazione che permarrà anche in età adulta.
I genitori alcolizzati possono essere incapaci di prendersi cura di sé, influenzando così i loro figli a diventare essi stessi i genitori, attraverso l'assunzione di responsabilità che non coincide con l'età del bambino.
I genitori che attuano “divorzi vendicativi” possono iniziare una vera e propria guerra attraverso i loro figli, trasformandoli in messaggeri indesiderati, riempendoli di negatività e costringendoli a scegliere tra i genitori.
I terapeuti dei sistemi familiari cercano pertanto di rintracciare i modelli di violazione dei confini nelle famiglie con cui lavorano al fine di correggere ciò che si è piegato o rotto.
Poichè tutti i membri della famiglia sono legati, spesso non sono consapevoli della forte interdipendenza che esiste tra di loro. È molto inquietante per la maggior parte delle persone pensare che potrebbero contribuire al problema.
Per questo motivo, le famiglie disfunzionali attuano spesso comportamenti volti ad incolpare gli altri membri familiari per i propri guai, localizzando in modo falso la causa del dolore in un membro, il quale funge da capro espiatorio.

La famiglia che “identifica il paziente” attraverso questo processo mantiene la disfunzionalità, in quanto evita comodamente un'assunzione di responsabilità.
Volendo riassumere le principali chiavi di lettura della teoria sistemico-familiare sono:
- i problemi che le persone presentano riflettono spesso problemi riscontrati nelle famiglie e nei gruppi di cui queste persone fanno parte;
- è necessario affrontare i problemi familiari per avere un quadro chiaro del “sistema”;
- il modo per identificare cosa sta andando male all'interno di una famiglia è quello di prestare attenzione a come funzionano i confini che governano i sistema familiare.
Spesso, le trasgressioni di ruolo, come situazioni di abuso o fallimento nella presa di responsabilità, ci indicano che i confini non funzionano correttamente.
Tratto da “MentalHelp”
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)