La teoria dell'apprendimento sociale
Albert Bandura e la Teoria dell'apprendimento sociale: l'importanza dell'apprendimento osservativo e dei processi di mediazione.
Nella teoria dell'apprendimento sociale, Albert Bandura (1977) concorda con le teorie dell'apprendimento del comportamentismo sul condizionamento classico e operante.
Tuttavia, aggiunge due idee importanti: in primis, i processi di mediazioni avvengono tra stimoli e risposte; secondariamente, il comportamento viene appreso dall'ambiente attraverso il processo di apprendimento osservativo.
L'apprendimento osservativo
I bambini osservano le persone intorno a loro che si comportano in vari modi. Questo è illustrato durante il famoso esperimento di Bobo Doll.
Gli individui che vengono osservati prendono il nome di modelli; nella società, i bambini sono circondati da molti modelli influenti, come i genitori all'interno della famiglia, i personaggi della TV, gli amici all'interno del gruppo dei pari e gli insegnanti a scuola.
Questi modelli forniscono esempi di comportamento da osservare ed imitare, ad esempio, maschile e femminile, pro e antisociale e via dicendo.
I bambini prestano attenzione ad alcune di queste persone (modelli) e codificano il loro comportamento. In un secondo momento possono imitare (cioè copiare) il comportamento che hanno osservato.
Possono farlo indipendentemente dal fatto che il comportamento sia “appropriato al genere” o meno, ma ci sono una serie di processi che rendono più probabile che un bambino riproduca il comportamento che la società ritiene appropriato per il suo genere.
In primo luogo, è più probabile che il bambino assista e imiti quelle persone che percepisce come simili a se stesso. Di conseguenza, è più probabile che imiti comportamenti modellati da persone dello stesso sesso.
Secondariamente, le persone attorno al bambino risponderanno al comportamento che imita con rinforzo o punizione.
Se un bambino imita il comportamento di un modello e le conseguenze sono gratificanti, è probabile che il bambino continui a comportarsi in quel modo.
Se un genitore vede una bambina consolare il suo orsacchiotto e dice “che bambina gentile sei”, questo è gratificante per la bambina e rende più probabile che lei ripeterà il comportamento.

In tal senso, il suo comportamento è stato rinforzato, cioè rafforzato.
Il rinforzo può essere esterno o interno e può essere positivo o negativo. Se un bambino vuole l'approvazione di genitori o amici, questa approvazione è un rinforzo esterno, ma sentirsi felici di essere approvati è un rinforzo interno.
Un bambino si comporterà in un modo che ritiene gli consenta di ottenere l'approvazione perchè desidera l'approvazione.
Il rinforzo positivo (o negativo) avrà un impatto minimo se il rinforzo offerto esternamente non corrisponde ai bisogni di un individuo.
Il rinforzo può essere positivo o negativo, ma il fattore importante è che di solito porta ad un cambiamento nel comportamento di una persona.
Terzo, il bambino terrà conto anche di cosa succede alle altre persone quando decide se imitare o meno le azioni di qualcuno.
Una persona impara osservando le conseguenze dl comportamento di un'altra persona (i modelli) ad esempio, una sorella minore che osserva che una sorella maggiore viene premiata per un particolare comportamento è più probabile che ripeta quel comportamento da sola.
Questo è noto come rinforzo indiretto. Si riferisce ad un attaccamento a specifici modelli che possiedono qualità viste come gratificanti.
I bambini avranno un certo numero di modelli con cui si identificano; potrebbero essere persone nel loro mondo immediato, come genitori o fratelli maggiori, o potrebbero essere personaggi di fantasia o mediatici.
La motivazione ad identificarsi con un particolare modello riguarda il fatto di avere una qualità che l'individuo vorrebbe possedere.
L'identificazione avviene con un'altra persona (il modello) e comporta l'assunzione o adozione di comportamenti osservati, valori, credenze e atteggiamenti della persona con sui si sta identificando.
Il termine identificazione usato dalla teoria dell'apprendimento sociale è simile al termine freudiano relativo al complesso di Edipo.
Ad esempio, entrambi implicano l'interiorizzazione o l'adozione del comportamento di un'altra persona.
Tuttavia, durante il complesso di Edipo, il bambino può identificarsi solo con il genitore dello stesso sesso, mentre nella Teoria dell'apprendimento sociale la persona (bambino o adulto) può potenzialmente identificarsi con qualsiasi altra persona.
L'identificazione è diversa dall'imitazione in quanto può comportare l'adozione di un certo numero di comportamenti, mentre l'imitazione di solito comporta la copia di un singolo comportamento.
I processi di mediazione
La Teoria dell'apprendimento sociale viene spesso descritta come “il ponte” tra la teoria dell'apprendimento tradizionale, ossia il comportamentismo, e l'approccio cognitivo.
Questo perchè si concentra su come i fattori mentali – cognitivi – sono coinvolti nell'apprendimento.
A differenza di Skinner, Bandura crede che gli umani siano processori attivi di informazioni e pensano alla relazione tra il comportamento e le sue conseguenze.
L'apprendimento osservativo non poteva verificarsi a meno che i processi cognitivi non fossero a lavoro.
Questi fattori mentali mediano, cioè intervengono, nel processo di apprendimento per determinare se una nuova risposta è acquisita.
Pertanto, gli individui non osservano automaticamente il comportamento di un modello e lo imitano. C'è un qualche pensiero prima dell'imitazione, e questa considerazione è chiamata processo di mediazione.
Ciò avviene tra l'osservazione del comportamento (stimolo) e l'imitazione o meno (risposta).
Esistono quattro processi di mediazione proposti da Bandura:
Attenzione: fa riferimento alla misura in cui siamo esposti/notiamo il comportamento. Perchè un comportamento sia imitato, deve attirare la nostra attenzione. Osserviamo molti comportamenti su base giornaliera e molti di questi non sono degni di nota. L'attenzione è quindi estremamente importante se un comportamento influenza gli altri imitandolo.
Ritenzione: fa riferimento a quanto bene viene ricordato il comportamento. Il comportamento può essere notato, ma non sempre ricordato, il che ovviamente impedisce l'imitazione. È quindi importante che venga creato un ricordo del comportamento da eseguire successivamente all'osservazione. Gran parte dell'apprendimento sociale non è immediato, quindi questo processo è particolarmente vitale in quei casi. Anche se il comportamento viene riprodotto poco dopo averlo visto, ci deve essere una memoria a cui fare riferimento.
Riproduzione: questa è la capacità di eseguire il comportamento che il modello ha appena dimostrato. Vediamo molti comportamenti su base giornaliera che vorremmo imitare, ma ciò non sempre è possibile. Siamo limitati dalle nostre capacità fisiche e per questo motivo, anche se desideriamo riprodurre il comportamento, non possiamo. Questo influenza le nostre decisioni sul fatto di provare o meno ad imitarlo.
Motivazione: rappresenta la volontà di eseguire il comportamento. I premi e le punizioni che seguono un comportamento saranno considerati dall'osservatore. Se i premi percepiti superano i costi percepiti (se ce ne sono), allora il comportamento sarà più facilmente imitato dall'osservatore. Se il rinforzo indiretto non è considerato abbastanza importante per l'osservatore, allora non imiterà il comportamento.

A seguito delle diverse critiche ricevute, Bandura, nel 1986, decise di ribattezzare la Teoria dell'apprendimento sociale con il titolo di Teoria sociale cognitiva, in quanto consente una migliore descrizione di come apprendiamo dalle nostre esperienze sociali.
Alcune critiche alla teoria dell'apprendimento sociale derivano dal disaccordo circa la visione dell'ambiente come principale fonte di influenza sul comportamento.
È limitante descrivere il comportamento unicamente in termini di natura o educazione ed i tentativi di farlo sottostimano, secondo diversi autori, la complessità del comportamento umano.
È più probabile che il comportamento sia dovuto ad un'interazione tra natura (biologia) ed educazione (ambiente).
La teoria dell'apprendimento sociale non è una spiegazione completa per tutti i comportamenti.
Questo è particolarmente vero quando non esiste un modello di comportamento apparente nella vita della persona da imitare per un determinato comportamento.
Tuttavia, la scoperta dei neuroni specchio ha prestato supporto biologico a tale teoria, facendo sì che si rintracciasse una base neurologica per i processi sociali di imitazione.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro