Noam Chomsky ed i suoi contributi alla psicologia
Noam Chomsky è uno psicologo, linguista e attivista politico contemporaneo, noto sia per la sua teoria della grammatica universale che per il suo attivismo politico.
Avram Noam Chomsky è nato il 7 Dicembre del 1928 a Philadelphia. I suoi genitori erano studiosi ebrei, e Chomsky e suo fratello minore erano immersi nella cultura e nella tradizione ebraica.
Chomsky ha frequentato l'Oak Lane Conty Day School e si è laureato presso la Central High School of Philadelphia.
Si iscrisse all'Università della Pennsylvania e concentrò i suoi studi in linguistica e filosofia, conseguendo la laurea.
Chomsky rimase all'università per completare il suo dottorato in linguistica nel 1955, e trascorse del tempo ad Harvard a condurre ricerche per la sua tesi di dottorato.
I quattro anni trascorsi come Harvard Junior Fellow hanno prodotto non solo una tesi di spicco, ma ha anche portato alla pubblicazione finale di uno dei suoi libri più acclamati sulla linguistica, “Syntactic Structures”.
Nel 1955, Chomsky lasciò Harvard per accettare una posizione al Massachusetts Institute of Technology.
Nel giro di pochi anni, ha conseguito una cattedra completa. Chomsky ha ricoperto diversi titoli durante la sua lunga carriera con il MIT, tra cui l'Institute Professor e la Ferrari P. Ward Professorship.
Attualmente è professore emerito di linguistica. Rispetto ai contributi forniti alla psicologia, Chomsky ha sviluppato la teoria della grammatica trasformazionale.
Egli ritiene che la grammatica formale sia direttamente responsabile della capacità di una persona di comprendere ed interpretare semplici enunciati.
Sebbene Chomsky non credesse che il linguaggio fosse innato, teorizzò che gli animali e gli umani erano entrambi capaci di comprensione quando esposti a specifiche informazioni linguistiche, ma solo gli umani potevano continuare a sviluppare quelle abilità attraverso un processo che chiama “dispositivo di acquisizione del linguaggio”.


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Chosmky pensava che se il dispositivo di acquisizione linguistica valeva per tutte le lingue, si poteva supporre l'esistenza di una “grammatica universale”.
Chosmky sostiene che le strutture fondamentali di ogni lingua sono innate e universali per tutte le lingue umane.
Questo supporta l'idea che i bambini sviluppano un uso competente del linguaggio anche se sono spesso esposti ad una grammatica incompleta o inaccurata e potrebbero non ricevere molti insegnamenti diretti su come parlare.
Chomsky sviluppò ulteriormente le sue teorie linguistiche in una serie di conferenze che furono pubblicate sotto il nome di “Lectures on Government ad Binding: The Pisa Lectures”.
Le lezioni riguardavano la tecnica dei Principi e Parametri (P&P) che Chomsky formava sulla base dell'assunto che ogni lingua avesse parametri simili che potevano essere manipolati e modificati.
In tal modo, l'apprendimento di una lingua richiederebbe solo l'acquisizione di un nucleo di principi linguistici.
Chosmky ha anche contribuito al campo della fonologia influenzando le opere di altri esperti, tra cui Michael Tomasello ed Elizabeth Bates.
Ha esplorato la gerarchia linguistica, un metodo di classificazione che ha avuto un impatto drammatico sul campo dell'informatica. Le scoperte linguistiche di Chomsky hanno anche beneficiato il campo della psicologia in molti modi.
La linguistica stessa è una disciplina della psicologia cognitiva e si sforza di capire come la lingua è appresa ed utilizzata dai bambini.
Oltre al suo impatto sugli approcci psicologici, Chomsky ha anche contribuito al campo letterario con oltre 100 libri pubblicati.
È stato riconosciuto per il suo lavoro come attivista politico, filosofo, scienziato e professore con numerosi gradi e premi onorari, tra cui il Benjamin Franklin Medal in Computer and Cognitive Science and the American Psychological Association’s Distinguished Scientific Contribution Award.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro