5 piccoli atti per prendersi cura di se stessi.
I suggerimenti da provare ogni giorno per non trascurare se stessi!
Può capitare, a volte, di doverci occupare di mille cose insieme.
Questo impegno, però, può portarci a trascurare noi stessi!
Ma la cura di sè non è un “dovrei”, o un altro compito da cancellare dalla nostra lista di cose da fare.
Non è un altro lavoro, o un qualcosa per cui sentirsi in colpa, perché non avete tempo, perché siete troppo occupati, perché… perché…
Essa può essere fatta di piccole cose.
“La cura di sé è l’investimento più importante che possiamo fare nella nostra vita. Non potete percorrere 100.000 miglia su una macchina, se non vi fermate ogni tanto per cambiare l’olio”, ha spiegato la Dott. essa Lisa Richberg, psicoterapeuta specializzata nella cura di Disturbi alimentari, Dipendenze, Ansia e Depressione.
Ricordate che essa può essere una qualsiasi cosa che vi arricchisca e che vi aiuti a ristabilire il contatto ed a costruire un rapporto con voi stessi più gentile, più profondo e più sano.
Qui di seguito ci sono cinque piccoli, ma significativi, atti da provare ogni giorno per prendervi cura di voi stessi.
1. Prendere piccole dosi costanti di relax.
La Dott. essa Richberg ha suggerito di impostare, lungo tutta la giornata, dei promemoria sul proprio telefono per alzarsi dalla scrivania e fare stretching.
“Personalmente cerco di fare una breve passeggiata ogni giorno, concentrandomi sul paesaggio ed i suoni intorno a me”.
Se siete in un momento troppo stressante a lavoro, provate a prendervi una mini-vacanza per diversi minuti: potreste pensare di essere su una spiaggia deserta, dove ci sono solo pace e tranquillità.
2. Ogni sera riflettete sulla vostra giornata.
La Dott. essa Richberg ha indicato che, prima di dormire, si potrebbe sorseggiare una tazza di tè, accendere una candela e riflettere sulla giornata appena conclusa, per 10-15 minuti.
Potreste anche porvi queste domande: “Com’è andato questo giorno? Cosa è andato bene? Cosa potrebbe andare meglio? Quale impegno posso prendere con me stesso per domani?”.
3. Scrivete tutto su un diario.
La Dott. essa Richberg ha spiegato che scrivere su un diario è molto importante per la gestione dello stress, ma anche molto personale.
È per questo che ciascuno di noi lo fa in modo diverso.
“Alcuni miei clienti scrivono poesie. Alcuni si abbandonano al flusso di coscienza. Alcuni scelgono di avere un momento stabilito per scrivere, ad esempio, prima di andare a dormire, o appena si vegliano per prepararsi mentalmente alla giornata, mentre altri lo fanno quando esperiscono uno stress o un’ansia maggiori”.
Cosa di tutto ciò vi risulta più soddisfacente per la vostra situazione? Cominciate da lì.
4. Entrate in sintonia con le vostre emozioni.
Per fare questo, la Dott. essa Richberg consiglia ai suoi clienti una tecnica di meditazione Mindfulness.
Iniziate concentrandovi sul vostro respiro.
Oppure, se anche questo vi provoca ansia, focalizzatevi su qualcos’altro, come, ad esempio, “il calore ed il profumo della tazza di tè caldo che avete in mano, oppure osservate l’oscillazione di un albero ed il movimento delle nuvole”.
In seguito, osservate i sentimenti che emergono man mano e dove questi risiedono nel vostro corpo.
Permettete ai vostri pensieri di entrare e uscire a loro piacimento, senza seguirli (o cercare di fermarli).
Semplicemente, tornate a concentravi sul vostro respiro, sul tè, l’albero, le nuvole, o qualsiasi altra cosa avete scelto di mettere a fuoco.
5. Scrivetevi parole di conforto.
Nel suo libro “Paths to Happiness: 50 Ways to Add Joy to Your Life Every Day”, lo psicologo Edward Hoffman suggerisce questa pratica per coltivare l’autocompassione: raccontate un momento del giorno di cui vi pentite, scrivetelo, e poi “aggiungete qualche parola di conforto verso di voi”.
Per esempio, potreste essere stati bruschi con il vostro compagno. Forse avete sgridato i vostri figli. Potreste aver commesso un errore sul posto di lavoro. Oppure oggi avete mangiato troppo. Forse l’unica cosa produttiva che avete fatto tutto il giorno è stata respirare.
Il Dott. Hoffman ha fornito un esempio delle parole gentili, che potreste scrivere a voi stessi in questi casi: “Va bene. Tutti commettiamo errori. Farò meglio la prossima volta”.
La cura di sé è un processo strettamente personale.
Quindi, se queste pratiche non vi sostengono in esso, adattatele in modo che lo facciano, apportando ad esse le modifiche opportune.
Oppure provate altri approcci.
La chiave è quella di esplorare e sperimentare perché non esiste un metodo che vada bene per tutti.
Fonte: Psych Central
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)