Allenare i “muscoli” della mente e del corpo
Ricercare la connessione mente-corpo: camminare, sorridere, respirare profondamente, fare yoga e sollevamento pesi come promotori del proprio benessere fisico e mentale!
Gli antichi Greci avevano riconosciuto, già molto tempo fa, l’importanza della connessione tra mente e corpo; la medicina occidentale ha invece fatto trascorrere molto tempo per adottare questa nozione, nonostante la scienza abbia fornito, e continua a farlo, dimostrazioni circa il forte legame tra la nostra salute fisica e la nostra salute mentale.
Se avvertiamo sentimenti di malessere o disagio e non sappiamo perché, o siamo preoccupati per la nostra delicata situazione finanziaria, il “pensiero positivo” potrebbe non essere la soluzione.
A volte il miglior modo per gestire tali pensieri, momenti e situazioni, è fare qualcosa di diverso coinvolgendo non solo la mente ma anche il nostro corpo.
La Dottoressa Amy Morin, in qualità di psicoterapeuta, asserisce di sentirsi fortunata nel lavorare in una clinica in cui ci si occupa della salute globale dell’individuo, a partire dal mal di denti fino alla podologia.
Lavorare con i medici per il trattamento di tutto ciò che riguarda il benessere della persona, è fondamentale per promuovere anche una concezione innovativa della salute, ascritta non più alla sola risoluzione del sintomo, ma alla presa in carico globale dell’utente.
Quando si vivono particolari momenti di stress psicologico, possono esserci molti modi per affrontare il problema; la Dottoressa Morin consiglia cinque semplici “vie” in cui è possibile utilizzare il corpo al fine di giovare alla mente.
Camminare riduce la depressione
Diversi studi hanno dimostrato quanto l’attività fisica sia un trattamento efficace per i problemi di salute mentale, non intesa come un intenso lavoro cardiocircolatorio. Gli studi indicano che camminare 200 minuti a settimana, circa 30 minuti al giorno, riduce notevolmente la depressione e migliora la qualità della vita.
In effetti, alcuni studi dimostrano che camminare può essere altrettanto efficace e similare all’assumere un antidepressivo.
Ovviamente il camminare non offre benefici soltanto a persone affette da depressione; passeggiare regolarmente aumenta infatti la salute emotiva in persone che non soffrono di tale malattia.
Sorridere per diminuire il dolore fisico.
I ricercatori hanno scoperto che c’è qualche verità dietro il vecchio detto “far buon viso a cattivo gioco”; se ci si trova infatti in un momento di dolore, sorridere può aiutare a sentire meno intensamente il disagio.
D’altra parte, l’essere sconfortati, può invece intensificare il dolore. Gli studi mostrano infatti che sorridere influenza il nostro stato fisico: un sorriso può diminuire la frequenza cardiaca durante un’attività stressante, anche se non ci sentiamo totalmente felici.
Pertanto, la prossima volta che dobbiamo sottoporci a qualche procedura dolorosa, proviamo a pensare alla nostra “isola felice”, o ad una battuta divertente, e potremmo così sentire meno dolore.
Respirare profondamente migliora le capacità attentive
Le ricerche hanno evidenziato che pochi minuti di respirazione profonda possono migliorare la concentrazione, e contare i respiri può essere particolarmente utile per poi tornare sui diversi lavori o attività che si svolgono contemporaneamente.
Gli studi dimostrano che le persone che hanno difficoltà a eseguire più compiti contemporaneamente, possono trarre maggiore giovamento dal fare dei respiri profondi. Respirare profondamente può quindi migliorare la prestazione.
Fare yoga per ridurre lo stress e i sintomi del Disturbo post-traumatico da stress
Quasi tutti coloro che amano o praticano lo yoga sanno che questo aiuta a ridurre lo stress. Le ricerche mostrano come lo yoga aumenta il livello di acido gamma-amminobutirrico (GABA) nel nostro cervello. Il GABA è un neurostrasmettitore che svolge un’attività inibente nel cervello e un aumento dei suoi livelli può contrastare sia l’ansia che altre patologie psichiatriche.
Sollevamento pesi per combattere l’ansia
Circa il 15% della popolazione riferisce frequenti attacchi di ansia, che possono durare in genere dai 15 ai 30 giorni al mese, con sintomi quali nervosismo, paura, apprensione e preoccupazione. Senza un intervento, l’ansia può portare a un sonno poco ristoratore, dolori, cattive condizioni di salute e limitazioni fisiche.
Gli studi dimostrano che il sollevamento pesi è un intervento significativo per l’ansia; forse la migliore notizia è che non c’è bisogno di fare un’attività fisica di questo tipo in maniera intensa per raccoglierne i frutti.
Gli studi dimostrano che allenamenti di resistenza a moderata intensità sono più efficaci nel ridurre l’ansia, rispetto ad attività di resistenza ad alta intensità.
Alla luce di quanto esposto costruire e allenare “il muscolo mentale” non dev’essere determinato dal solo cambiamento del modo di pensare, in quanto, alcune semplici modifiche della routine fisica possono essere determinanti per l’addestramento del nostro cervello e “guarire” così la mente.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)