Il segreto per far sopravvivere a lungo termine la propria relazione è: “Se volete un amore grande, iniziate a pensare in piccolo!”
Nell'ottica comune, la maggior parte delle persone ritiene che l'essere sposati, ossia il matrimonio, inteso come coronamento di un sentimento sublime, determini delle potenti onde di affetto ed intimità che spesso però, col tempo, vanno schiantandosi più e più volte.
L'insorgere di dubbi e apprensioni possono essere passeggeri o duraturi, e quindi configurare periodi altalenanti, tali per cui arriviamo ad appigliarci a concetti del tipo "l'ho sposato per amore" per cercare di mettere a freno le possibili alternative negative che spesso ci tornano alla mente.
Diverse ricerche hanno mostrato che l'amore è efficace nell'accompagnarci in questo cammino, ossia nel tenerci insieme.
Spesso abbiamo potuto ascoltare il detto “l'amore è facile, i rapporti sono difficili!”.La verità è che le relazioni sono difficili perchè l'amore è facile.
I sentimenti e le sensazioni forti, di qualunque genere siano, producono spesso l'illusione della certezza; ad eccezione del risentimento, nessuna esperienza emotiva produce più illusione dell'amore.
Il bisogno di avvertire questa certezza rappresenta almeno una parte del motivo per cui proviamo risentimento per le persone che amiamo di più.
La presenza di forti sentimenti e sensazioni, di ogni genere, tendono anche a determinare un blocco in quelle delle persone che ci circondano.
Quando si ha un terribile mal di testa, è difficile riconoscere che anche l'altro possa soffrire di qualche dolore, come ad esempio un mal di schiena.
Se si è risentiti, automaticamente, non si riesce a notare la vulnerabilità degli altri; se invece si è eccitati o euforici, difficilmente noteremo la condizione di alcuni senzatetto che incontriamo per la strada.
L'amore ci rende pertanto meno sensibili alle sottigliezze dei mondi emozionali di chi ci sta intorno, facendo sì che ciò che proiettiamo su di loro è esattamente quello che stiamo provando noi.
Psicologi in evidenza
Dottor Massimo Cavarai Palazzetto Cenci-Vicolo dei Cenci, 73 - 00186 Roma tel.:3385931215
Spesso, durante il matrimonio o convivenza, si può notare come il proprio partner assuma atteggiamenti o abbia comportamenti che in qualche modo lo rendono meno piacente ai vostri occhi.
Quando l'intensità dell'amore svanisce, la progettazione si arresta e iniziamo a vedere, in maniera più lucida, alcune cose dei nostri partner che in realtà non ci piacciono.
Quello che accade è legato all'illusione di certezza di cui si parlava prima: il bisogno di proiettare aspettative elevate sull'altro, ma che in realtà appartengono ai nostri mondi emozionali, ai nostri modi di vedere e intendere il rapporto, determina il frantumarsi di questa illusione, e improvvisamente, aprendo gli occhi, ci si rende conto di chi realmente abbiamo di fronte, e questo, purtroppo, nella maggior parte dei casi determina sensazioni spiacevoli di delusione e risentimento.
Questa disillusione è ciò che le coppie combattono intorno al secondo anno di matrimonio e/o convivenza, anche se tendono a spostare tale attenzione dal fulcro principale ad aspetti marginali quali i soldi, il sesso, la gelosia, i suoceri e via dicendo.
Quando ci si innamora siamo portati a pensare che l'altro ci abbia reso delle persone migliori; diveniamo più amorevoli, attenti, compassionevoli e tolleranti.
Queste qualità determinano un falso senso di sicurezza, in quanto non è il vostro partner che ha fatto di voi una persona migliora e decide poi di cambiarvi egoisticamente.
Quando l'intensità dell'amore svanisce, la cura, le attenzioni, la tolleranza e la compassione tendono a svenire con essa.
Se tutto quello che sta accadendo, non viene gestito in maniera funzionale dalla coppia, automaticamente instaureremo pattern relazionali in cui si tende ad addossare sempre la colpa di tutto all'altro, dimenticandoci però di mettere in discussione anche noi stessi.
Quando si perpetua un ciclo fatto di abusi psicologici, intesi come comportamenti di prepotenza ed invadenza nella vita altrui, ovviamente la situazione non può che peggiorare.
L'unico modo per renderla migliore è quello di fare qualcosa che vi farà sentire amabili. Se infatti si vuole amare in “grande” bisogna pensare in “piccolo”!
Le grandi ondate di amore e romanticismo sono belle, ma tutte le onde, se troppo forti, con la loro illusione intrinseca di certezza, si schianteranno inevitabilmente con la realtà.
Essere sensibili e ricettivi verso le vulnerabilità e i punti di forza dei propri partner, in un flusso costante di piccoli atteggiamenti di apprezzamento, cura, tolleranza e compassione, consentirà di venir fuori da quella illusione di certezza, rendendovi così capaci di vedere il reale valore della vostra relazione.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)
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