Avere atteggiamenti negativi contro i gay potrebbe celare un’attrazione impulsiva inconscia verso di loro.
In uno studio le attitudini negative verso i gay erano correlate con l’attrazione inconscia per le loro immagini.
Secondo una nuova ricerca, alcuni studenti maschi del college, che hanno delle attitudini negative nei confronti degli uomini gay, mostrano un’inclinazione inconscia verso le immagini di persone omosessuali.
I risultati, pubblicati su “The Journal of Sexual Medicine”, suggeriscono che può esserci una discrepanza tra le attrazioni impulsive inconsce e gli atteggiamenti consci che riguardano la sessualità.
Secondo lo studio, alcuni uomini, che hanno delle attitudini negative verso le persone gay, mostrano un interesse maggiore nelle attività omosessuali, rispetto a coloro che, al contrario, non mostrano questi comportamenti oppositivi.
Il Dr. Boris Cheval, della University of Geneva, in Svizzera, ha commentato questi risultati, spiegando che, ad oggi, è difficile dire quanto sia grande il ruolo che l’attrazione repressa verso gli individui dello stesso sesso gioca nella formazione degli atteggiamenti negativi contro i gay.
Già uno studio precedente aveva trovato, tramite la misurazione dell’erezione del pene, che circa la metà degli uomini, che manifestavano delle concezioni negative nei confronti dei gay, si eccitavano, a livello sessuale, quando venivano loro mostrati dei video erotici in cui erano coinvolte persone omosessuali.
“Tuttavia, penso che siano necessari altri studi per valutare in modo corretto l’importanza di questa attrazione negata”, ha osservato il Dr. Cheval.
Lo studio.
I partecipanti allo studio, 38 studenti maschi eterosessuali della University of Geneva, completarono dapprima un questionario per valutare le loro attitudini verso gli uomini gay.
In seguito, i ricercatori hanno fatto completare ai partecipanti un test computerizzato, conosciuto come “Prova del manichino”, che era disegnato per misurare la loro tendenza impulsiva inconscia verso le immagini omosessuali. Questo compito richiedeva che essi muovessero, sul computer, una piccola immagine di una figura umana nella stessa direzione, o in quella opposta, rispetto ad uno stimolo specifico al centro dello schermo. In particolare, questi stimoli erano costituiti da immagini di coppie omosessuali o eterosessuali.
I partecipanti, allora, completarono un’altra prova, in cui dovevano visionare 20 foto di coppie omosessuali ed eterosessuali, da valutare su una scala a 9 punti, da “molto spiacevole” a “molto piacevole”. Durante questa parte dell’esperimento, però, essi indossarono l’attrezzatura per effettuare le misurazioni tramite eye-tracking, al fine di valutare, con precisione, per quanto tempo essi guardarono ciascuna fotografia.
Il Dr. Cheval ed i suoi colleghi hanno trovato che gli uomini che avevano atteggiamenti negativi contro i gay si soffermavano per più tempo a guardare le fotografie delle coppie omosessuali, piuttosto che quelle delle persone eterosessuali, ma solo quando avevano una tendenza impulsiva alta verso le immagini omosessuali.
Dall’altra parte, gli uomini, che non avevano concezioni negative sui gay, non guardarono le fotografie delle coppie omosessuali per più tempo, rispetto a quelle eterosessuali.
“I risultati sul tempo di visione delle fotografie permettono di capire perché alcuni (ma non tutti) gli uomini, che dimostravano di essere omofobici, avevano un interesse sessuale per gli individui dello stesso sesso”, hanno concluso i ricercatori. “Questo studio fornisce una comprensione migliore dei processi psicologici coinvolti nell’elaborazione del materiale erotico gay, da parte di persone che manifestano un alto livello di omofobia, e fornisce una previsione più accurata dei comportamenti sessuali correlati”.
Fonte: PsyPost.org
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)
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