Ballare aiuta a ricordare meglio le caratteristiche di una persona.
Uno studio conferma che la musica ed il ballo facilitano le relazioni sociali.
Se alcuni dei vostri migliori amici e delle conoscenze più memorabili sono persone con le quali avete ballato, potete ringraziare la musica per avervi aiutato a costruire queste relazioni.
Una ricerca recente, infatti, conferma che danzare con gli altri può aiutarvi a ricordare le loro qualità, uno dei primi passi necessari per formare i legami sociali.
In uno studio pubblicato su “Frontiers in Psychology”, gli autori Matthew Woolhouse (McMaster University, Canada), Dan Tidhar ed Ian Cross (entrambi dalla University of Cambridge) hanno dimostrato che le persone coinvolte in una danza di gruppo hanno più probabilità di ricordare le caratteristiche degli altri, se essi ballavano al loro stesso ritmo.
Questa ricerca fu suggerita da uno studio, pubblicato da Woolhouse e Lai (2014), che aveva già dimostrato come le persone che danzavano insieme, seguendo uno schema sincronizzato, soffermassero lo sguardo o si guardassero negli occhi con una frequenza maggiore rispetto agli altri.
Anche altri studi sul ballo e sulla musica hanno suggerito che entrambi aiutano le persone a focalizzarsi l’una sull’altra.
Lo studio di Woolhouse et al., quindi, ha preso in considerazione queste ricerche precedenti ed altri fattori, quali l’universalità delle attività ritmiche tra gli uomini di tutto il mondo (tutte le culture hanno qualche forma di musica e ballo), prima della realizzazione del loro studio.
I partecipanti furono selezionati tra gli studenti della University of Cambridge, attraverso una lezione di ballo per dilettanti, che si tenne nel campus, o durante un Open Day.
La sala da ballo, invece, fu divisa in 10 sezioni esagonali. Ciascun ballerino fu assegnato ad una pista, la quale era divisa, a sua volta, in due gruppi (A e B).
Ad ogni soggetto fu attribuita anche una fascia gialla, rossa, blu o verde, che poteva avere o meno una figura di un gatto stampata sopra.
L’illuminazione fu cambiata prima di entrare nella sala da ballo per evitare che i ballerini vedessero gli altri o i disegni della fascia, prima che iniziasse la sequenza di musica e ballo. In più, i partecipanti ricevettero gli auricolari e, in base al gruppo a cui erano stati assegnati, ascoltarono una musica con un ritmo veloce (gruppo A) o brani più lenti (gruppo B).
E’ importante sottolineare che essi non potevano sentire la musica dell’altro e che non potevano toccarsi.
I ricercatori hanno trovato che, dopo una danza di otto minuti, i soggetti erano capaci di ricordare le qualità personali dell’altro, se egli ascoltava il suo stesso tipo di musica.
Ai ballerini, infatti, furono mostrate le immagini del loro gruppo di ballo e fu chiesto di riferire cosa indossassero. I soggetti che ascoltavano lo stesso brano erano più abili nell’identificare il colore ed il simbolo della fascia dell’altro individuo.
Questo studio si è focalizzato sulla memoria interpersonale, considerando che il ballo e la musica sono veicoli per iniziare il processo di sviluppo dei legami sociali.
Insomma, ballare ci aiuta a conoscere meglio gli altri!
Quindi, se qualcuno mette in discussione la necessità di un weekend all’insegna della musica e del ballo, ricordategli che la prima è importante per il cuore, l’anima e le connessioni sociali che ci rendono uomini.
Se non lo capisce, alzate la musica e… ballate!
Fonte: PsyPost.org
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)