C’è differenza, per gli uomini, tra sesso ed amore?
Una breve spiegazione di come gli uomini pensano e vivono le loro emozioni.
Dylan vuole fare sesso quando si sente triste, perché gli piace la rassicurazione che gli trasmette un abbraccio fisico. Infatti, questo bisogno è biologicamente programmato nei nostri cervelli.
Jonathan vuole fare sesso quando si sente solo. Crede che sia da deboli lasciarlo sapere a qualcuno, ma, allo stesso tempo, pensa che sia accettabile rimediare, in tal modo, per soddisfare il suo bisogno di connessione umana.
Nella pratica psicoterapeutica, soprattutto quando incentrata sulle emozioni, si è scoperto che alcuni uomini incanalano i loro bisogni di amore, intimità, rassicurazione, cura e conforto nel desiderio sessuale.
L’eccitazione sessuale è un’emozione di base. E, come sappiamo dalla ricerca, ognuna di esse ha un “programma”, che si è evoluto per migliaia di anni ai fini della sopravvivenza, e che fa sì che sensazioni ed impulsi fisici specifici avvengano dentro di noi quando si innesca una particolare emozione.
Tristezza, ansia, solitudine, rabbia e paura sono le altre emozioni che si possono combinare con l’eccitazione sessuale. La miscela di emozioni “tenere” con essa è il modo in cui la mente si assicura che i bisogni centrali umani siano soddisfatti, attraverso modalità nascoste alla coscienza, ma culturalmente accettabili.
Riconoscendo che viviamo in una cultura orientata, per lo più, in senso maschilista, non dovrebbe essere una sorpresa che alcuni uomini sentono di dover sublimare i sentimenti dolci e “di bisogno” nel desiderio sessuale.
Ma noi sappiamo anche che la nostra salute mentale migliora quando siamo in contatto con tutte le nostre emozioni di base. Quindi, è nel nostro migliore interesse sapere quali esse siano e guidare l’impulso sessuale. È pura eccitazione sessuale? È bisogno di rassicurazione? È bisogno di connessione?
In un documentario, nel quale si seguivano ragazzi ed adulti nelle loro vite quotidiane, se essi riuscivano a manifestare l’intera gamma delle loro emozioni, non solo rabbia ed eccitazione sessuale, diminuivano le tendenze alla Depressione e all’Ansia. Il motivo è che, quando blocchiamo le nostre emozioni centrali (tristezza, paura, rabbia) ed i bisogni di intimità (amore, amicizia, condivisione di sentimenti, vicinanza), sviluppiamo sintomi, che includono ansia, vergogna e depressione, i quali, però, vanno via quando cominciamo a familiarizzare con esse.
Questo primo passo verso il benessere è dovuto alla comprensione che è una cosa normale, sia per gli uomini, che per le donne, esperire tristezza, paura, amore, rabbia e desiderio di connessione, sia a livello sessuale, che parlando, l’un altro, dei propri pensieri e sentimenti. Le emozioni non sono per i deboli, come culturalmente determinato, ma sono per gli umani.
Nonostante il fatto che le cose stiano lentamente cambiando, le due emozioni principali che, secondo gli uomini, si possono mostrare, sono ancora l’eccitazione sessuale e la rabbia.
Le emozioni più dolci, che includono paura, tristezza, amore, bisogno e desiderio sono ancora definite come “femminili”. Quindi, non è sorprendente che quest’ultime, le quali devono essere espresse in qualche modo, abbiano bisogno di un compromesso e vengano incanalate nella sessualità. Infatti, è durante l’atto sessuale che gli uomini accettano, senza remore, di essere stretti, accarezzati, baciati, abbracciati ed amati.
Però, resta il fatto che, per vivere al meglio e raggiungere il benessere, bisogna superare le imposizioni culturali, che bloccano, negli uomini, l’espressione di tutte le emozioni, e viverle secondo quanto scandito a livello biologico.
Alcune cose che uomini e donne possono fare per gli uomini.
• Educare e rendere normale il fatto, provato dalla scienza, che tutti abbiamo le stesse emozioni di base universali: tristezza, paura, rabbia, disgusto, gioia, eccitazione, eccitazione sessuale.
• Informare gli uomini nella tua vita che il bisogno di connettersi con gli altri e condividere i nostri sentimenti e pensieri veri è normale per tutti gli umani e non specifico per sesso.
• Invitare gli uomini nella tua vita a condividere i loro sentimenti e pensieri (soprattutto quelli di cui si vergognano), sottolineando il fatto che non li giudicherai come deboli o effemminati per aver messo in mostra le proprie vulnerabilità.
• Riconoscere che gli umani sono creature complesse. Tutti abbiamo, dentro di noi, parti forti e deboli. È importante abbracciare tutti gli aspetti di noi stessi simultaneamente. È il modo in cui le persone si sentono intere e complete.
Fonte: PsychCentral.com
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)