Coppie omosessuali ed eterosessuali
Le relazioni romantiche tra persone omosessuali sono meno o più stabili di quelle eterosessuali? Per le coppie omosessuali, sono i cambiamenti nella legislazione e negli atteggiamenti culturali che influiscono sulla loro stabilità?
Oggi le minoranze sessuali stanno iniziando a godere di qualche privilegio, come la possibilità di legalizzare il matrimonio, la protezione sul lavoro e soprattutto leggi che li tutelino da forme di discriminazione.
Alla luce di questi cambiamenti, è bene cercare anche di capire qualcosa in più sulle relazioni omosessuali e la loro stabilità a lungo termine.
Questo preciso momento storico, soprattutto negli Stati Uniti, è quello giusto per iniziare a fare alcune considerazioni sulla stabilità dei rapporti omosessuali, poiché gli atteggiamenti americani nei confronti di tale minoranza sono più favorevoli di quanto non lo siano mai stati.
L'approvazione dei rapporti omosessuali è in costante crescita negli Stati Uniti, tanto che nel 2015 la Corte Suprema ha emanato diverse regole atte a sostenere e tutelare il matrimonio omosessuale, facendo sì che molte persone, tra cui gay, lesbiche e bisessuali (LGB) gioissero del traguardo raggiunto.
I ricercatori della Bowling Green State University hanno analizzato i dati raccolti attraverso uno studio longitudinale nazionale che ha coinvolte 14.000 individui i quali, a loro volta, comprendeva tre distinte tipologie di coppia: coppie eterosessuali, coppie lesbiche e coppie gay.
Concettualizzando la stabilità in termini di tassi di dissoluzione e di durata della relazione i ricercatori hanno chiesto: quanto sono stabili le relazioni per i diversi tipi di coppia? Inoltre, la stabilità è influenzata dalla convivenza rispetto al vivere separatamente?
Precedenti ricerche hanno dimostrato che le coppie omosessuali che convivono interrompono la relazione a tassi più elevati rispetto a coppie eterosessuali conviventi o sposate.

Si ritiene che queste differenze nella stabilità derivino da differenze nei processi di ricerca, alternative o presenze di 'barriere'.
Una di queste barriere è rappresentato dal cosiddetto “minority stress” che si riferisce a stressor unici che si ripercuotono sulle minoranze gruppali, come quella LGB.
Le aggressioni fisiche e verbali, la violenza, la discriminazione, la molestia o la mancanza di approvazione da parte di amici e familiari sono tutte forme di Minority stress che possono influire negativamente sulla stabilità dei rapporti.
La buona notizia è che le lacune nella stabilità dei rapporti dello stesso sesso ed in quelle eterosessuale stanno diminuendo.
Tuttavia, se si pensa che tutte queste relazioni avrebbero mostrato la stessa stabilità nel clima giuridico e culturale di oggi, questo non è il caso.
Nel complesso, le coppie omosessuali hanno riferito di avere relazioni più brevi di coppie eterosessuali.
Inoltre, le coppie omosessuali composte da uomini hanno sperimentato una percentuale di dissoluzione più elevata rispetto alle coppie femminili o quelle eterosessuali.
Ciò è coerente con i risultati precedenti: gli uomini gay e bisessuali sono esposti a maggiori fonti di stress che incidono ed influenzano negativamente le relazioni.
Un ulteriore elemento a sfavore delle coppie omosessuali composte da uomini è che questi non si focalizzano sull'intimità emotiva e la minimizzazione dei confini, come invece fanno le coppie composte da donne.
Quando i partner si muovono insieme o convivono, i tassi di dissoluzione, secondo una recente ricerca, cambiano.
Si è infatti osservato che sia le coppie composte da uomini che da donne, presentano un tasso inferiore di dissoluzione della loro relazione quando convivono, rispetto a quando non vivono insieme.
Quando viene presa in considerazione la convivenza, gli uomini in particolare tendono a selezionare pattern con caratteristiche più stabilizzanti.
Non è chiaro però perchè i tassi di dissoluzione non diminuiscano per le coppie di donne che scelgono di convivere.
Un fattore che va però tenuto presente è che il matrimonio contribuisce alla stabilità di un rapporto attraverso la fiducia e gli investimenti specifici della relazione.
L'accesso ad un matrimonio giuridico, cioè legalmente tutalato, influenza pertanto la stabilità dei rapporti omosessuali.
Infatti, nonostante il minority stress sperimentano dagli individui LGB, Joyner e colleghi hanno scoperto che le coppie omosessuali sposate presentano una maggiore stabilità di coppie eterosessuali sposate.
Inoltre, hanno anche scoperto che esistono degli aspetti demografici che sono correlati alla stabilità dei rapporti.

Questi includono la razza (gli intervistati neri riportano una minore stabilità nei rapporti rispetto agli intervistati bianchi) e l'eterogamia (le differenze di razza e di età tra i partner sono associate a livelli di dissoluzione più alti).
Inoltre, lo stato socioeconomico più elevato ed un numero maggiore di partner sessuali precedenti sono entrambi associati d un rischio più elevato di dissoluzione.
Alcuni di questi correlati possono essere spiegati dall'intersezione che si viene a creare tra identità minoritarie multiple (ad esempio, lesbica, femmina e nera) le quali producono un insieme unico di svantaggi e stressor.
Nonostante le persistenti differenze di stabilità legate al minority stress, Joyner e colleghi notano che la stabilità nei rapporti omosessuali è meno diversa rispetto a quella dei rapporti eterosessuali, rispetto agli anni passati.
Ciò potrebbe riflettere gli atteggiamenti culturali più favorevoli verso le coppie dello stesso sesso.
Poichè gli Stati Uniti continuano a progredire in una legislazione che protegge tutte le coppie indipendentemente dall'orientamento sessuale, ci si aspetta che le differenze diminuiscano ulteriormente.
L'obiettivo finale non è che tutti i rapporti funzionino allo stesso modo, ma piuttosto che i modelli di stabilità riflettano le differenze che non sono legate al pregiudizio e alla discriminazione.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)