Cosa fare quando si viene colpiti da un terremoto?
A chi è sopravvissuto, a chi resta, a chi ha assistito inerme al disastro di un terremoto.
“Mi sono svegliato e la terra tremava. Forte. Sembrava un urlo disperato di qualcuno imprigionato sotto le nostre case. Secondi che durano un’eternità. Un’unica domanda: ‘Cosa dobbiamo fare?’
Ed il brutto non è tanto in quell’istante, sai, ma quando sembra passata, ti giri e vedi tutto sfasciato. E la sera dopo, perché la paura è tanta e non sai come fare per dormire. Se sei da solo in casa, non riesci più a fare nulla. Non si vive. Il pensiero ti devasta. Ti occupa il cervello, non riesci a ragionare. Se sei solo a casa non sai veramente come fare.”.
Pochi secondi e la vita cambia.
Dietro la polvere, cumuli di macerie, vite, sogni, speranze… parenti, amici, familiari, persone care..
Rimangono il dolore, le lacrime, la disperazione, la voglia di mandare indietro l’orologio, la sensazione di impotenza ed inutilità.
L'impotenza, soprattutto per chi lì non vive, ma ha dei cari, che potrebbero essere rimasti feriti, o, peggio, uccisi, da questo disastro.
È a costoro, ed a tutti coloro che, in qualche modo, vorrebbero aiutare le popolazioni colpite, che dedichiamo, in questo articolo, alcuni consigli per non venir sopraffatti dalle emozioni che tali immagini ci provocano, con l’intento di dare anche un nostro piccolo aiuto di sostegno psicologico.
• Prendetevi una pausa dalle notizie.
Rivedere continuamente le repliche dei filmati del disastro può esacerbare lo stress. Anche se volete mantenervi informati – specialmente se avete un vostro caro nelle aree colpite dal terremoto – fare una pausa da tutto questo può aiutare ad alleviare la vostra angoscia.
• Continuate a mantenere il controllo sulla vostra vita.
Ci sono cose nella vita quotidiana che potete continuare a fare, come andare a scuola o a lavoro. È utile mantenere queste abitudini per prendervi una pausa dal pensare costantemente al terremoto.
• Impegnatevi in comportamenti salutari.
Mangiate pasti ben bilanciati, impegnatevi in un esercizio fisico e fate il pieno di energie. Rafforzare il vostro benessere fisico fa bene anche alla vostra salute emotiva e può aumentare la vostra capacità di affrontare la situazione.
• Non perdetevi d’animo.
Anche se un terremoto può portare dolore e perdita, cercate di trovare e focalizzarvi su qualcosa di positivo. Perseverate ed abbiate fiducia nelle vostre capacità per superare i giorni difficili.
• Trovate un modo produttivo per aiutare, se potete.
In questi casi, vengono fondate diverse organizzazioni per fornire varie forme di aiuto ai sopravvissuti. Contribuire o fare del volontariato è un’azione nobile, che può aiutarvi a fare la differenza.
• Rimanete fiduciosi.
Diverse persone, che hanno subito una tragedia, riferiscono di essere cresciute, sotto certi aspetti, perché hanno perseverato nelle difficoltà. Col tempo, infatti, si riescono a scoprire i propri punti di forza ed a sviluppare un maggiore apprezzamento per la vita.
Certo, questi sono solo piccoli suggerimenti per cercare di alleviare l’angoscia che scaturisce da un evento disastroso, come lo è un terremoto.
Tali consigli, lo sottolineiamo, non hanno l’obiettivo di sostituirsi alla terapia, che si rende assolutamente necessaria qualora emergano sintomi importanti, come Ansia, Insonnia, Depressione, Irritabilità e cambiamenti d’umore, Flashbacks, sintomatologia post-traumatica, e tutte quelle condizioni mentali che richiedono l’intervento di un professionista.
Come possono aiutarvi gli psicologi?
Quando si presentano questi ed altri sintomi importanti, rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta è fondamentale.
Questi professionisti potranno aiutarvi, attingendo ai trattamenti più indicati ad aiutare le persone nel gestire le loro emozioni circa gli eventi traumatici. Più comunemente, essi useranno la psicoterapia (cognitiva, comportamentale, cognitivo-comportamentale, interpersonale, umanistica, psicodinamica o una combinazione di alcuni di questi tipi), scegliendo la tipologia più efficace per il problema della persona e che si adatta meglio alle caratteristiche e preferenze del paziente.
Per alcune condizioni, la psicoterapia ed i farmaci sono una combinazione che funziona bene, quindi, in questi casi, gli psicologi lavoreranno insieme a medici, pediatri e psichiatri per un trattamento completo.
Abbiamo dedicato questo articolo ai sopravvissuti, alle persone che restano vive, ma prive di una parte di sé (la casa, il lavoro, un familiare, un amico, una persona cara, …) dopo un terremoto; a chi aveva qualcuno o qualcosa proprio lì, ma era tanto lontano da non poter aiutare; a chi si è sentito piccolo ed inerme di fronte ad un disastro tanto grande.
A tutti voi il nostro contributo.
Fonte: APA.org
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)