Cosa racconta il nostro volto agli altri?
Secondo i ricercatori il nostro volto e le nostre espressioni facciali raccontano qualcosa circa la nostra aggressività, il nostro orientamento sessuale e la nostra personalità!
Marco Tulio Cicerone, oratore, scrittore e statista dell’Antica Roma affermava : “come il volto è l’immagine della mente, gli occhi ne sono gli interpreti”. Migliaia di anni dopo tale affermazione, la ricerca ha sostenuto questa sua tesi.
Infatti, con un sorriso o con espressioni di tristezza, i nostri volti possono facilmente comunicare agli altri come ci sentiamo.
Recenti studi, hanno dimostrato che il volto umano può anche trasmettere delle caratteristiche essenziali che ci rendono ciò che siamo. Ecco tre cose che il nostro volto può dire al mondo:
Aggressività: Può il volto di una persona rivelare se è aggressiva? La ricerca afferma di si, se sei maschio. Diversi studi hanno trovato che il rapporto tra larghezza e altezza facciale (stretto o largo) è associato all’aggressività.
È stato effettuato uno studio in cui i partecipanti vedevano fotografie di uomini con espressione neutra per 1200 millisecondi e di cui era stata valutata l’aggressività comportamentale. Ai partecipanti è stato poi chiesto di valutare l’inclinazione all’essere aggressivo di questi uomini fotografati. I risultati hanno riportato che non solo le stime dei partecipanti erano correlate alla larghezza-altezza del volto, ma anche con il loro effettivo comportamento aggressivo.
Tali risultati sono stati replicati in uno studio di follow-up in cui i partecipanti sono stati esposti alle fotografie di questi uomini, per soli 39millisecondi.
I risultati di quest’ultimo, supportano l’idea che il rapporto tra larghezza-altezza del volto può essere una manifestazione di aggressività, ed è coerente con ricerche che dimostrano che alti livelli di testosterone sono legati a volti più larghi e comportamenti dominanti negli uomini.
Orientamento sessuale: Si può dire che una persona è omosessuale dalla struttura facciale? Sorprendentemente, alcuni studi hanno trovato che diverse caratteristiche facciali sono associate all’orientamento sessuale.

In uno studio all’interno di un Campus Universitario Canadese, sono state reclutate uomini e donne, sia omosessuali che etero, le cui foto sono state confrontate. Dalle immagini sono state calcolate le metriche facciali attraverso un sofisticato programma di modellamento del viso.
I risultati sono stati sorprendenti, in quanto la struttura facciale è diversa in base all’orientamento sessuale. Donne lesbiche e etero differivano in 17 su 63 tratti del viso, mentre uomini gay e etero differivano in 11 su 63. Inoltre, ci sono state altre differenze significative tra i due sessi.
Donne lesbiche avevano la forma del naso più rivolta all’insù (così come risultava negli uomini eterosessuali), la bocca era più increspata, la fronte più piccola, e la forma del viso era un po’ più maschile rispetto alle donne etero. Gli uomini omosessuali, invece, avevano guance più sporgenti, nasi più piccoli (così come le donne etero), e la fronte era più inclinata indietro rispetto agli uomini eterosessuali.
Gli autori affermano che comprendere ciò, dà luogo a queste differenze di struttura facciale che potrebbero portare una maggiore comprensione dello sviluppo dell’orientamento sessuale.
Personalità: la personalità è scritta sul nostro viso? La ricerca ha trovato associazioni tra i tratti del viso e la personalità. Uno studio che ha indagato le espressioni facciali ha analizzato questo rapporto utilizzando il noto modello della personalità “Big Five” (il quale comprende l’apertura, la coscienziosità, l’estroversione, l’amicalità e il nevroticismo), e ha esaminato le immagini 3D di 834 volontari cinesi.
I risultati hanno mostrato che i fattori di amicalità e coscienziosità erano significativamente correlati con determinate caratteristiche facciali. Infatti, coloro che risultavano essere più amicali avevano sopracciglia che sembravano essere “sollevate” e fronti più piccole ( ad esempio, la distanza tra le sopracciglia e l’attaccatura dei capelli).
Di contro, livelli più bassi di amicalità sono state associate con caratteristiche opposte, ovvero, mascella e sopracciglia più infossate.

Allo stesso modo, alti livelli di coscienziosità sono stati correlati ad occhi più ampi, sopracciglia più estese mostrando un “ritiro” nel labbro superiore con muscoli mascellari serrati e una visibile tensione intorno alla bocca.
Questo è in contrasto con il volto estremamente rilassato di coloro che avevano bassi livelli di coscienziosità, i quali presentavano occhi e sopracciglia notevolmente abbassati a causa del rilassamento muscolare del viso e intorno alla bocca.
Gli autori fanno notare che coloro che hanno mostrato livelli più bassi di amicalità e coscienziosità erano simili in quanto entrambi mostravano volti che emanavano un senso di rilassatezza e di indifferenza.
Per le donne, invece, l’estroversione era l’unico fattore significativo che correlava le strutture facciali. Livelli più alti di estroversione, dunque, venivano mostrati da volti con naso e labbra più sporgenti e mento e muscoli masseteri (muscoli deputati alla masticazione) in posizione recessiva. Di contro, bassi livelli di estroversione sono caratterizzati da volto e naso più schiacciati come se premessero sul volto.
Questi risultati suggeriscono che i tratti psicologici possono, in una certa misura, essere letti sul volto di una persona, anche se si rendono necessari ulteriori studi per comprendere meglio questo fenomeno.
Tratto da Psychology Today
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)