E' difficile resistere all'odore dell'alcol: una ricerca lo prova
Secondo una ricerca di un gruppo di studiosi della Edge Hill University, i cui risultati sono stati pubblicati su “Psychopharmacology”, l’odore dell’alcol, per le persone che lo annusano, potrebbe rendere più difficile un controllo del comportamento.
Durante lo studio, condotto nei laboratori della Edge Hill University, gli studiosi hanno chiesto ai partecipanti di indossare una maschera, la quale poteva essere imbevuta con dell’alcol o con una soluzione non alcolica agli agrumi.
Ad essi, inoltre, è stato detto di premere un pulsante quando vedevano apparire, sullo schermo del loro computer, la lettera K o una bottiglia di birra.
I ricercatori volevano misurare, in tal modo, il numero di volte in cui i partecipanti premevano il pulsante in modo scorretto, causando, così, un “falso allarme”, poiché proprio queste azioni errate stavano ad indicare una riduzione nella capacità dei soggetti di inibire il loro comportamento, quando, invece, erano tenuti a farlo.
I risultati hanno rivelato, in effetti, che il numero dei cosiddetti “falsi allarmi” era più alto nei partecipanti che stavano indossando la maschera trattata con l’alcol.
“Sappiamo che i comportamenti legati all’alcol sono condizionati dall’ambiente, inclusi fattori come la compagnia e gli spazi in cui beviamo”, ha spiegato la Dr. essa Rebecca Monk, Professore associato di Psicologia alla Edge Hill University. “Questa ricerca può considerarsi come un primo tentativo di esplorare quelle altre cause, come l’odore appunto, che potrebbero interferire con la capacità delle persone di astenersi da un particolare comportamento. Per esempio, durante l’esperimento sembrava che già solo l’odore dell’alcol rendeva effettivamente più difficile, per i partecipanti, controllare il loro comportamento per riuscire a smettere di premere il pulsante”.
Uno degli altri ricercatori, il Professor Derek Heim, ha sviluppato il concetto, spiegando come proprio gli studi di questa natura potrebbero garantire una comprensione maggiore dei meccanismi della dipendenza e dell’abuso di sostanze.
“Questa ricerca è un primo esperimento in laboratorio che, seppur promettente, necessita di essere replicata nei contesti del mondo reale, al fine di certificare la sua validità”, ha detto il Professor Heim. “La nostra speranza è che, aumentando la comprensione di come l’ambiente influenza i comportamenti che portano all’uso di sostanze, saremo capaci di fare interventi più sensibili alle diverse situazioni nelle quali le persone assumono sostanze e di intervenire per modificarle”.
(fonte psypost.org)