Ecco il vero segreto per scoprire le bugie!
Una tecnica semplice per capire se una persona ti sta mentendo.
Fino ad ora, la ricerca non è riuscita ad indicare un metodo che permetta di rilevare con precisione le bugie.
Nonostante tutti i consigli che si trovano in giro su come individuare i bugiardi, è emerso, studio dopo studio, che è veramente difficile capire quando qualcuno ci sta mentendo.
I test precedenti, che prevedevano di guardare dei video sui soggetti sospetti, hanno trovato che individui esperti, e non, riescono nell’intento in circa il 50% dei casi: in altre parole, potreste anche lanciare una moneta per capire se l’altro vi sta ingannando!
Il nuovo studio.
Tuttavia, un nuovo studio, pubblicato su “Human Communication Research”, ha trovato che un processo di interrogatorio attivo produceva risultati quasi perfetti, poiché si riusciva ad individuare correttamente il 97,8% dei bugiardi.
Quindi, il processo di individuazione della bugia non avrebbe niente a che fare con quanto supposto finora, come il fatto che chi mente tenda ad evitare il contatto visivo, o il dover monitorare la sua particolare sudorazione.
Tutto quello che bisogna fare è domandare!
I risultati.
Nella serie di studi, i partecipanti furono sottoposti ad un gioco a quiz, durante il quale veniva segretamente offerta loro la possibilità di imbrogliare.
Così, in uno degli esperimenti il 12% dei soggetti imbrogliò, mentre nell’altro scelse di farlo il 44,9% di essi.
I partecipanti furono, poi, intervistati, usando una serie di tecniche di interrogatorio attivo.
Per un gruppo, i ricercatori si servirono della Reid Technique, impiegata da diversi professionisti delle forze dell’ordine in Nord America, la quale comprende tattiche, come presupporre che il sospettato sia colpevole, allontanarne la colpa e porre domande precise quali “L’hai pianificato o è semplicemente accaduto?”.
Questa tecnica fu efficace al 100%, poichè tutti i 33 partecipanti colpevoli ammisero il loro “crimine”.
Un secondo gruppo fu intervistato da agenti federali americani con un’esperienza fondamentale negli interrogatori.
Essi furono capaci di individuare correttamente il 97,8% delle persone che imbrogliarono durante il gioco, cioè tutti tranne due delle 89 persone.
Bisogna tener presenti due cose, però:
- I critici della Reid Technique dicono che essa può condurre a false confessioni.
- I partecipanti in questo studio non avevano così tanto da perdere ammettendo la loro colpa: non era come se avessero ucciso i loro compagni!
L’interrogatorio attivo.
Tuttavia, il fattore importante è stato che le domande furono poste in modo attivo, proprio come nei veri interrogatori.
Il Professor Timothy Levine, della Michigan State University, autore dello studio, ha spiegato:
“Questa ricerca suggerisce che interrogare in modo efficace è cruciale per il rilevamento dell’inganno.
Porre delle domande non ben strutturate può effettivamente rendere molto difficile rilevare con esattezza una bugia e, d’altro canto, si può far apparire colpevoli le persone oneste.
Ma apportarvi dei cambiamenti, apparentemente minori, può realmente aumentare la precisione, anche nelle interviste brevi.
Ciò ha enormi implicazioni per la cognizione e l’applicazione della legge”.
Il professor Levine crede, sostanzialmente, che le bugie siano così difficili da rilevare in parte per il fatto che nella vita normale di tutti i giorni abbiamo un presupposto di onestà.
“Il presupposto di onestà è altamente adattivo.
Esso permette una comunicazione efficiente ed ha senso perché la maggior parte della comunicazione è onesta per la maggior parte del tempo.
Comunque, il presupposto di onestà rende gli uomini vulnerabili ad ingannare gli altri in modo occasionale”.
Capire se una persona ci sta mentendo è una delle cose più difficili in assoluto.
Ma, da quanto emerge dallo studio, la chiave per rilevare le bugie potrebbe essere assumere che qualcuno ci stia ingannando ed interrogarlo sulla base di questo assunto.
Fonte: Psy Blog
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)