Emozioni: il bello ed il brutto!
Le persone si impegnano in strategie di regolamentazione diverse quando cercano di affrontare le proprie emozioni e queste strategie diverse influenzano i loro sentimenti, il loro benessere e anche le loro strette relazioni.
Le nostre esperienze emotive tessono il racconto delle nostre vita; ricordiamo momenti in cui sentiamo gioia, gratitudine, rabbia, tristezza e paura, ma non quelli in cui ci siamo sentiti “neutrali”.
Tuttavia, esistono momenti in cui cerchiamo di trattenere le nostre emozioni in modo da evitare che queste prendano il controllo su di noi, come quando ci si trova davanti ad un capo arrabbiato, un amico sconvolto, un appuntamento importante dal medico o un grande esame.
La ricerca sulla regolazione delle emozioni suggerisce che le persone si impegnano in strategie di regolamentazione diverse quando cercano di affrontare le proprie emozioni e queste strategie diverse influenzano i loro sentimenti, il loro benessere e anche le loro strette relazioni.
Ci si chiede pertanto come regolare le proprie emozioni?
James Gross suggerisce che diversi tipi di regolazioni si verificano in diversi punti dell'esperienza emotiva e la sua ricerca si concentra su due tipi principali di regolazione delle emozioni: rivalutazione e soppressione.
Ad esempio, prendiamo Alex, che viene sgridato dal suo capo; mentre Alex resta seduto e ascolta il suo capo urlare contro di lui, può iniziare a sentire rabbia dentro di lui.
Quando si accorge per la prima volta che sta esperendo la rabbia, può modificare l'esperienza emotiva rivalutando il modo in cui vede la situazione.
Forse, invece di pensare al fatto che il suo capo sia arrabbiato con lui, Alex potrebbe concentrarsi sull'interazione con il suo capo come un'opportunità per apprendere meglio quello che il suo capo si aspetta da lui.
Rovesciando la situazione, la rabbia tende a svanire; se, però, Alex non riesce a gestire tale emozione facendo sì che prenda li sopravvento su di lui, potrebbe ritrovarsi arrabbiato con il suo capo, non riuscendo però ad esprimersi perchè sa che urlare contro di lui sarebbe molto inappropriato.
In questa situazione, Alex deve sopprimere qualsiasi espressione di rabbia verso il suo capo, nonostante stia esplodendo dentro.
James Gross e Oliver John, hanno scoperto che le persone che tendono a rivalutare determinate situazioni hanno risultati migliori di quelli che tendono a farlo di meno.

L'obiettivo della rivalutazione è tipicamente quello di trasformare le situazioni negative in positive.
I vantaggi di ricorrere alla rivalutazione è quello di essere meno depressi, più soddisfatti della loro vita, hanno più autostima ed un maggior benessere ed ottimismo.
Sono anche visti dagli altri come capaci di stringere rapporti più stretti ed essere più simpatici.
Rispetto alla soppressione, ci si è chiesti se le persone che sopprimono le loro emozioni esprimono con successo meno emozioni negative.
Quando le persone sono chiamate a sopprimere le proprie emozioni durante gli esperimenti, esprimono meno emozioni negative, ma riportano ancora una sperimentazione di quello stato emotivo.
Si è scoperto che le persone che sopprimono abitualmente le loro emozioni in realtà sperimentano più emozioni negative di quello che sopprimono di meno.
Anche se la soppressione non smorza l'esperienza delle persone rispetto alle emozioni negative, sembra che questa abbia comunque un effetto negativo sulle emozioni positive della gente.
Le persone che sopprimono di più riportano una minor esperienza ed esposizione alle emozioni positive.
Essere un soppressore è anche associato ad essere più depresso, meno soddisfatto della vita, avere una minore autostima, minor ottimismo e benessere.
Le persone che sopprimono di più hanno anche meno assistenza sociale, ed evitano di avvicinarsi agli altri.
I ricercatori suggeriscono che la soppressione delle emozioni rende il soggetto inautentico, determinando un peggioramento delle relazioni interpersonali e un evitamento degli stati emotivi del Sè.
Recenti ricerche suggeriscono che i costi della soppressione si estendono anche ai rapporti romantici; in uno studio sulle coppie, si è scoperto che quando un partner sopprime le proprie emozioni, entrambi i partner hanno un basso livello di benessere emotivo e sono meno soddisfatti dei loro rapporti.
Le persone che hanno soppresso le loro emozioni erano anche più probabili di interrompere le relazioni circa tre mesi dopo; il motivo principale per cui la soppressione è stata associata ad uno scarso benessere ed una povera qualità dei rapporti, riguarda il fatto che le persone si sentono inautentiche.

Sopprimendo le proprie emozioni, le persone si sentono come se stessero “trattenendo” il loro vero Sè.
Questi risultati suggeriscono che la rivalutazione è una strategia efficace per affrontare emozioni per le quali possono beneficiare sia gli sperimentatori che le persone intorno a loro, contrariamente alla soppressione che è associata a risultati molto più poveri.
Quindi, quando ci si trova in una situazione in cui ci si sente emotivamente in balia dei sentimenti, cercare di cambiare come si pensa in quella situazione invece di arrivare ad un livello di saturazione estrema, si rivela più efficace e più funzionale nella gestione non solo della emozione ma anche della situazione.
Ciò non significa che si dovrebbe iniziare ad urlare ogni volta che si avverte un senso di frustrazione, ma è importante riconoscere che quando si nascondono i propri sentimenti, possono subentrare delle conseguenze che, a lungo andare, può anche deteriorare le relazioni interpersonali.
Anche se la tendenza abituale a sopprimere è correlata a risultati peggiori, ci possono anche essere momenti in cui la soppressione è una strategia appropriata e necessaria.
La ricerca sulla regolazione emotiva ed il benessere sottolinea che tali aspetti siano strettamente correlati.
Ad esempio, se la regolazione delle emozioni determina nella persone un senso di benessere, significa che il sopprimerle porta a sentirsi più depresse e avere meno rapporti stretti.
Ma si può anche immaginare un diverso tipo di rapporto tra la regolazione emotiva ed il benessere, dove è il benessere delle persone che li porta ad impegnarsi in determinati tipi di regolazione delle emozioni.
In questo caso, per le persone che sono più depresse e hanno meno rapporti stretti, allo stesso modo, sentono più bisogno di sopprimere le loro emozioni, ma è in realtà la loro depressione che sta determinando tale soppressione, e non il contrario.
Allo stesso modo, le persone che sanno che non possono essere autentiche nei loro rapporti possono sentire più una spinta a sopprimere le loro emozioni.
Anche se questi risultati sono correlazionali, ci mostrano ancora che la rivalutazione è associata ad una migliore regolazione mentre la soppressione è associata ad un peggioramento.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)