Fame nervosa: cos’è? Come combatterla?
Ecco cosa vuol dire ‘mangiare per rabbia’ e come rimediarvi.
Quante volte ci capita di infuriarci per un torto subito, o per qualcosa che non va come dovrebbe, nella vita di tutti i giorni!!
A quanti, poi, capita di non poter (o non voler) urlare fuori tutta questa rabbia accumulata!!
E, allora, come scaricare i nostri nervi??
Semplice: mangiando!
Ma siamo sicuri che questo sia un metodo davvero efficace e che, invece, non dovremmo evitare di cadere in questo circolo vizioso?
Cos’è la rabbia?
La rabbia può essere una risposta legittima a paura, frustrazione o dolore, ma non è un’emozione facile da affrontare, perché, in tante situazioni, è considerato socialmente inaccettabile esprimerla.
Per alcune persone, però, è una modalità abbastanza accessibile e tutto quello che serve loro per sentirsi arrabbiate è un commento doloroso da parte di un parente o uno screzio con il partner.
Come ci arrabbiamo?
Alcuni di noi, quando sono arrabbiati, urlano ad alta voce, mentre altri si infuriano in silenzio, tenendo dentro di loro la rabbia, per paura, o per evitare il conflitto.
I cosiddetti “emotional eater” (mangiatori emotivi), sono quei soggetti che usano il cibo per sopprimere i sentimenti che provano quando sono arrabbiati, con se stessi, o con qualcun altro, oppure quando la rabbia lascia il posto ad ansia, o altre emozioni.
In questi casi, i loro pensieri si rivolgono immediatamente al cibo. Innanzitutto, perché esso è una distrazione dai propri sentimenti: mangiare li fa sentire meglio, anche se solo per il momento.
Tuttavia, è probabile che, successivamente, si presenteranno altre emozioni. Ci si può sentire in colpa, o provare vergogna, o essere arrabbiati con se stessi perché si mangia troppo.
E, in risposta a questi sentimenti, si potrebbe finire col mangiare di nuovo.
Questo ciclo è destinato a continuare, fino a quando non lo si interrompe, individuando come trattare la vostra rabbia di petto ed attraverso modalità che non sono auto-distruttive.
Pensateci.
Qualcuno ha detto o fatto qualcosa che vi fa sentire arrabbiati.
Siete stati feriti ed il modo in cui affrontate il dolore è fare del male a voi stessi, mangiando in eccesso, o ingerendo del cibo che non va bene per voi.
Tutto questo potrebbe non sembrare così nocivo, come lo sono alcuni altri modi in cui le persone affrontano la rabbia, ma ciò che fate realmente è internalizzare i vostri sentimenti, o far ricadere la rabbia su voi stessi.
E, col tempo, mangiare per aiutare a placare la rabbia e le altre emozioni può causare il tipo di aumento di peso, che colpisce la vostra salute, sia fisica, che mentale.
Come rimediare?
La rabbia è un’emozione, di cui non vergognarsi.
Mangiare in risposta alla rabbia è un comportamento normale, di cui non vergognarsi.
Ciò diventa un problema solo quando va ad interferire con la salute e la qualità della vita.
Ma, anche se la rabbia può aiutare a sentirsi meno vulnerabili, non fa andare via il dolore. Né, a lungo andare, lo fa il cibo.
Se mangiare eccessivamente come risposta alla rabbia è il vostro problema, riconoscete, in primo luogo, che è un’emozione che sta provocando questo vostro bisogno, non la fame reale.
Provate a parlare della vostra rabbia ogni volta che potete e, quando lo fate, siate molto chiari su cosa vi fa arrabbiare e perché.
Se non è possibile indirizzare i vostri sentimenti verso la persona direttamente interessata, scrivetele una lettera, o discutetene con un amico fidato, un membro della famiglia, o uno psicoterapeuta. La scrittura è un modo semplice per liberare i sentimenti, piuttosto che sopprimerli (o mangiarli), almeno fino a quando non c’è la possibilità di confidarsi con un’altra persona.
L’attività fisica quotidiana è un altro modo sano di far scemare la rabbia: gli studi hanno dimostrato, infatti, che le persone che fanno esercizio fisico per far fronte alla rabbia ed alle altre emozioni negative hanno meno probabilità di sentirsi depresse.
Altri modi per far fronte alla rabbia sono le tecniche di rilassamento e di consapevolezza, come lo yoga e la meditazione, così come le tecniche di Psicologia positiva, come le pratiche del perdono e della gratitudine, che possono aiutare a liberarsi da esperienze dolorose o negative.
Quindi, se qualcuno, o qualcosa, vi fa arrabbiare, pensateci bene prima di continuare a mangiare per zittire ciò che provate!
Non farete altro che danneggiare voi stessi!
Liberate le vostre emozioni, che sia parlandone con una persona fidata, o con tecniche specifiche, e ricordate di aver cura, prima di tutto, di voi stessi!
Fonte: PsychologyToday.com
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)