I 7 miti della masturbazione
Stereotipi, credenze e falsi miti associati al “sesso solitario”!
Con il termine masturbazione, dal latino “masturbari”, si fa riferimento ad una pratica erotica tendente alla provocazione dell'orgasmo e del piacere sessuale, mediante l'eccitamento manuale degli organi genitali.
Nel presente articolo verrano delineati e presentati 7 miti inerenti la masturbazione; tale esigenza nasce dall'esperienza clinica del Dottor Michael Castleman, il quale ha sottolineato come molto spesso, i suoi pazienti detengano alcune credenze che possono a volte presentarsi come errate, e quindi determinare un'inibizione di alcuni comportamenti sessuali, mentre altre, come più vicine alla “verità”.
1°Mito: il 98% delle persone si masturba, il restante 2% nega di farlo
La masturbazione è comune ma non universale come il mito suggerisce; in accordo a un recente sondaggio condotto dalla Indiana University's Kinsey Institute, su un campione rappresentativo della popolazione Americana, composto da 5.865 soggetti con età compresa tra i 14 e i 94 anni, i ricercatori suggeriscono che questa dipenda dall'età.
In un range compreso tra il 67% e il 94% si evince che gli uomini hanno praticato la masturbazione almeno una volta, dal 43% al 67% lo hanno effettuato il mese precedente, e ovviamente i soggetti giovani lo fanno molto più spesso rispetto agli anziani.
Tra le donne, dal 43% all'85% si è masturbata almeno una volta, con il 21% e 43% che lo ha effettuato durante il mese precedente.
Dato che la masturbazione è ancora stigmatizzata, anche in sondaggi anonimi alcuni possono non ammetterlo, quindi è probabile che i tassi reali siano un po' più alti.
Ma chiaramente la masturbazione non è universale: se lo si fa, va bene, e se non lo si fa, va bene lo stesso!
2°Mito: La masturbazione può danneggiare i genitali
Gli uomini accarezzando il proprio pene, così come le donne il proprio clitoride o utilizzando vibratori, è estremamente improbabile che danneggino i propri genitali.


La predisposizione biologica consente la riproduzione, pertanto i genitali sono organi resilienti. Il rischio che si può correre è l'eccessivo sfregamento della cute dei genitali durante rapporti sessuali molto lunghi.
La soluzione è ovviamente quelle di lubrificare sempre le aree genitali, attraverso la saliva, oli vegetali o lubrificanti commerciali!
3° Mito: La masturbazione causa problemi di salute mentale
Questo pensiero è solitamente collegato ad un'educazione rigida e punitiva, in cui l'atto di masturbarsi viene etichettato come sporco, innaturale e perverso, così come da credenze religiose che vedono la masturbazione come la via che porterà all'inferno.
Tutti gli esperti di sessualità concordano sul fatto che la masturbazione sia una pratica normale, sana e che non causa problemi di salute fisica o mentale.
Detto questo, è però possibile che tempi eccessivamente prolungati e ossessivi rispetto alla masturbazione durante la giornata, potrebbero interferire con il funzionamento lavorativo, sociale e interpersonale.
La masturbazione può diventare un problema quando determina isolamento sociale, divenendo l'attività principale della giornata. Se questo dovesse accadere, il consiglio è quello di consultare un sessuologo!
4°Mito: La masturbazione deve essere praticata un certo numero di volte!
Non vi è un limite al numero di orgasmi che le persone vogliono esperire fisicamente. La predisposizione innata e biologica a produrre ormoni sessuali che consentono di raggiungere l'orgasmo, non è regolata da leggi rigide e inflessibili.
Sicuramente nell'uomo, la produzione di nuovi spermatozoi avviene più lentamente, e questo perchè, dopo l'orgasmo, si assiste ad un periodo refrattario, durante il quale, nonostante si possa continuare a stimolare sessualmente il pene, non si riesce a raggiungere nell'immediato un nuovo orgasmo e successiva eiaculazione.
Nella donna, tale inibizione non si verifica, infatti ella ha la possibilità e la predisposizione a raggiungere più orgasmi consecutivi.


Nonostante tale precisazione, è bene sottolineare che si può godere comodamente per quanto si vuole, e quindi non vi è un limite agli orgasmi che si desiderano raggiungere!
5° Mito: I vibratori “rovinano” le donne, quindi meglio masturbarsi senza.
Potremmo utilizzare come termine di paragone l'utilizzo della macchina e chiedersi se “guidare la macchina danneggi la nostra capacità di camminare !?”. ovviamente la risposta è NO, perchè usare la macchina consente solo di arrivare più velocemente nel posto desiderato.
Lo stesso vale per il sesso con e senza vibratori; la vulva, il clitoride, i capezzoli e altre parti del corpo rispondono alla stimolazione erotica, non importa da quali fonte provenga, se dita, lingua, pene o vibratore!
I vibratori producono sensazioni più intense, per cui la maggior parte delle donne raggiunge l'orgasmo più velocemente, ma il fatto di utilizzarli, anche di frequente, non cambia la loro capacità di rispondere ugualmente ad altri tipi di stimolazione sessuale.
I vibratori, in realtà, aiutano le donne a rispondere ad altre stimolazioni erotiche, consentendo di sperimentare l'intera gamma della propria risposta sessuale.
La maggiore conoscenza di Sè derivante dall'uso del vibratore, può inoltre aiutare le donne ad eccitarsi e partecipare attivamente ad altri tipi di giochi sessuali.
6° Mito: le donne possono diventare dipendenti dai vibratori
Ovviamente la risposta è NO; nel corso del tempo, alcune donne possono appassionarsi a questo tipo di stimolazione sessuale sia in solitudine che con il partner.
Si tratta semplicemente di una preferenza personale e non di “dipendenza”; e se le donne hanno bisogno di usare il vibratore per raggiungere un orgasmo più soddisfacente non c'è niente di sbagliato, anzi potrebbero proporlo come gioco alternativo durante il sesso con il proprio partner!
7° Mito: Se si ha una relazione seria, è sbagliato masturbarsi!
La masturbazione rappresenta la nostra sessualità originaria; è uno dei primi modi con cui i bambini sperimentano il piacere fisico. In tal senso, i bambini sono “masturbatori entusiastici”. Perchè no? È così divertente; la maggior parte dei bambini però, smette di masturbarsi o inizia a praticarla in segreto perchè gli adulti veicolano messaggi di sensi di colpa e vergogna rispetto a tale pratica.
Quando le persone intraprendono una relazione intima e duratura, alcune pensano che sia sbagliato continuare a masturbarsi, in quanto si ritiene che non sia una pratica necessaria.
È come dire che non c'è alcun motivo per andare al cinema una volta che hai Netflix!
La masturbazione è molto diversa dal rapporto sessuale con un partner, proprio come il grande e il piccolo schermo producono diverse esperienze di intrattenimento.
Ovviamente il sesso con il partner è meraviglioso, ma comporta anche delle responsabilità; bisogna essere sensibili verso di lui, fornire piacere, comunicare cosa piace di più e scendere a compromessi sessuali per mantenere il proprio partner felice.
Mentre ci si masturba invece, non vi è nessun altro che partecipa o che possa avanzare delle richieste, e ci si concentra sul compiacere esclusivamente se stessi e questo è altrettanto meraviglioso.
Quindi.. perchè rinunciare alla torta al cioccolata solo perchè hai scoperto la torta di mele?
Il sesso con il partner non sostituisce la masturbazione, perchè le due cose sono complementari!
Molti psicologi sostengono che non si può amare un'altra persona se prima non si impara ad amare sé stessi. Per lo stesso motivo, non si può avere un sesso grandioso con chiunque fino a quando non si impara a sperimentarlo da solo.
In terapia sessuale, gli esercizi sulla masturbazione sono fondamentali per il trattamento di disfunzioni quali eiaculazione precoce negli uomini e difficoltà di eccitazione e orgasmiche nelle donne.
Tuttavia, la masturbazione può rappresentare dei problemi all'interno della coppia, per via degli schemi culturali interiorizzati rispetto ad essa.
Ad esempio, gli uomini associano la masturbazione ad un modo piacevole per rilassarsi, quasi come se fosse un “auto-calmante”.
Le donne, invece, vedono spesso la masturbazione degli uomini come infedeltà; entrambi dovrebbero quindi aprirsi all'esplorazione dei significati di ognuno rispetto a tale pratica.
L'autore dell'articolo ritiene pertanto che ognuno abbia il diritto di fare sesso da solo, e che i coniugi non hanno alcun diritto di proibire il godere di un momento di piacere intimo dell'altro.
Tratto da Journal of Sexual Medicine
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)