I benefici dell'umorismo durante le sedute di psicoterapia
Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista “The American Journal of Psychotherapy”, la presenza di umorismo durante le sedute di psicoterapia è associata a migliori risultati in termini di salute mentale.
L'umorismo è una componente presente in ogni relazione umana, e dovrebbe esserlo anche all'interno delle sedute di psicoterapia.
Molto spesso i clienti utilizzano l'ironia per parlare di alcune loro situazioni, ma anche del processo terapeutico.
“Famosi psicoterapeuti hanno usato l'umorismo con i loro clienti e hanno pubblicato un'abbondante letteratura per descrivere i rischi ed i benefici di questo particolare strumento terapeutico. Ma quando ho cercato studi clinici sulla relazione tra l'umorismo e l'efficacia della psicoterapia, ho trovato un solo studio su questo argomento. Un interessante studio condotto su pazienti sottoposti a psicoterapia cognitiva-comportamentale per il loro disturbo di aracnofobia”, ha affermato l'autore dell'articolo Christophe Panichelli.
Ovviamente, precisa l'autore, non essendo presenti altre diagnosi, non è possibile generalizzare i risultati ad una popolazione reale di clienti con altri problemi clinici.
Gli autori hanno così delineato un nuovo studio di ricerca per indagare la relazione tra umorismo ed efficacia terapeutica.
110 pazienti psichiatri e psicoterapeuti hanno completato diversi questionari sull'umorismo durante le sedute di psicoterapia ambulatoriale.

I clienti avevano partecipato ad almeno 10 sessioni. La ricerca ha incluso sia uomini che donne con una varietà di diagnosi.
I ricercatori hanno scoperto che l'uso dell'umorismo durante le sedute di psicoterapia era legato a valutazioni più elevate sull'efficacia terapeutica.
I clienti che hanno riportato più casi di umorismo durante la psicoterapia hanno anche mostrato un maggiore piacere nel partecipare alle sedute di psicoterapia e segnalare un'alleanza terapeutica più forte.
“Oltre ad altri ben noti ingredienti psicoterapeutici come l'alleanza terapeutica o il reframing sulla visione del mondo da parte del cliente, l'umorismo è probabilmente un'altra interazione tra cliente e terapeuta che promuove l'efficacia della terapia”, ha proseguito l'autore.
Lo studio - come tutte le ricerche - include alcune limitazioni. Lo studio ha trovato una nota associazione negativa tra umorismo e depressione: se i clienti sono più depressi, la loro produzione ed il godimento dell'umorismo diminuiscono.
Allo stesso modo, lo studio non è riuscito a trovare prove che l'umorismo fosse associato ad una diminuzione dei sintomi depressivi da parte del paziente.
“I nostri risultati mostrano che circa il 15% della variabilità dell'umore è legato alla variabilità dell'efficacia della terapia, ma il nostro protocollo di studio non indica la direzione della causalità”, ha spiegato il Dottor Panichelli.
“Se le interazioni umoristiche sono esaltate da un'efficacia terapeutica positiva, la presenza di umorismo indica che la terapia sta già raggiungendo alcuni dei suoi obiettivi. Se l'efficacia della terapia è favorita da eventi umoristici all'interno delle sedute, gli psicoterapeuti potrebbero includere interventi più umoristici durante le sedute con i loro clienti”.
Come altri strumenti psicoterapeutici, l'umorismo può guarire ma può anche nuocere.
“L'alleanza con i clienti deve essere preservata. Prima – e nel mentre - usando l'umorismo, gli psicoterapeuti devono riuscire a trasmettere la loro empatia ai clienti, mostrando loro che comprendono e rispettano profondamente il motivo per cui la situazione clinica induce la sofferenza del cliente”, ha concluso l'autore.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro