I figli: gioie e dolori di mamma e papà!
Essere genitori porta tanta felicità, ma anche tanto stress, soprattutto per le madri.
Un nuovo studio, a cura della Cornell University, dimostra che, anche se i genitori amano passare del tempo con i loro figli, ciò comporta un lavoro maggiore per le madri.
Secondo i ricercatori, ciò è probabile perché le mamme passano più tempo con i loro figli occupandosi dei compiti più impegnativi, come le cure di base, cucinare e pulire, mentre i padri si dedicano ad attività divertenti e che comportano poco stress, come il gioco ed il tempo libero.
Le madri, inoltre, non solo si occupano di tutte le mansioni che comporta l’essere genitori, ma hanno una qualità del sonno peggiore e meno tempo libero, fattori tutti associati con livelli più bassi di benessere.
“Non è che le madri sono così stressate per i loro figli, ma, rispetto ai padri, accusano più fatica a livello fisico”, ha spiegato la Dott. essa Kelly Musick, professore associato di Policy Analysis and Management alla Cornell University e coautore dello studio, pubblicato su “American Sociological Review”.
“Le madri faranno cose diverse con i loro bambini rispetto ai padri, cose che sappiamo non essere sempre così divertenti”, ha aggiunto la studiosa. “Giocare con i loro figli è un’esperienza particolarmente divertente per i genitori. E sono i padri ad occuparsi principalmente di questa attività”.
La Dott. essa Musick ha spiegato che la maggior parte del tempo che i padri passano con i bambini è, infatti, in famiglia, cioè quando anche la madre è presente, quindi gli uomini non hanno la responsabilità di stare da soli con i loro figli, come è, spesso, per le donne.
“Anche loro giocheranno con i loro figli, ma dovranno essere sicure che è stato fatto tutto”, ha aggiunto la sociologa Suzanne Bianchi. “Ovvero, che il pasto è pronto, che i bambini hanno fatto il bagno, che il bucato è piegato ed al suo posto. Se tenete conto di tutte le altre cose di cui si occupano, è facile capire che il gioco è solo una piccola parte del tempo che condividono con i loro piccoli”.
I dati.
Analizzando i diari dall’American Time Use Surveys del 2010, 2012 e 2013, i ricercatori analizzarono i resoconti forniti da 12.000 genitori su come si sentivano e su cosa stavano facendo durante tre momenti, presi a caso, in un giorno di 24 ore.
Per ciascun frangente, i genitori valutarono, in particolare, quanto si sentivano felici, tristi o stressati, e quanto consideravano significativa l’attività che stavano facendo.
I ricercatori, infine, confrontarono le esperienze di costoro, mentre facevano delle attività con i loro figli, con quello che provavano quando facevano le stesse attività senza di loro.
“Ciò che influenza come i genitori vivono la loro genitorialità sono, per lo più, i momenti imprevedibili che passano con i loro figli”, ha aggiunto la Dott. essa Musick, “come mettersi sul divano o andare a fare la spesa”.
La studiosa ipotizza che le madri farebbero un lavoro più impegnativo perché le aspettative verso di loro sono più alte, rispetto a quanto accade per i padri.
“Come sociologa, spero che noi, in quanto società, possiamo lasciar andare alcuni degli assunti e vincoli che poniamo sui ruoli di madre e padre. La madre ed il padre interagiscono all’interno di una rete sociale, che è, per lo più, fuori dal loro controllo”, ha concluso la Dott. essa Musick. “Le coppie possono cercare di lavorare insieme per cambiare il modo in cui vivono la genitorialità, ma questa non è la soluzione. La soluzione è che noi, come collettività, ripensiamo a cosa ci aspettiamo dai papà e dalle mamme”.
Fonte: PsyPost.org
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)