I solosessuali ed i pornosessuali
Qualche settimana fa, in una lista di terapia sessuale nazionale, il Dottor Robert Weiss, psicologo e psicoterapeuta esperto di relazioni di coppia e dipendenze, si è imbattuto in una lunga discussione su un argomento sconosciuto ma interessante - individui che si auto-identificano come “solosessuali” e “pornosessuali”.
Gran parte della conversazione si concentrava sul fatto che tali persone fossero potenzialmente evitanti l'intimità in relazione al trauma irrisolto della prima età e forse anche della vita adulta, o se rappresentassero il punto di partenza di un orientamento sessuale ancora non indagato.
In quella discussione e in un articolo del Medical Daily, il consenso generale si proponeva di focalizzare l'attenzione sui concetti di trauma ed evitamento dell'intimità.
Ma ciò potrebbe riflettere la credenza delle persone in una norma sociale - la tendenza umana verso il legame di coppia - più che nella realtà di ogni individuo.
Con il termine “Solo-sessuale” si fa riferimento ad una preferenza per la masturbazione rispetto ad altre forme di eccitazione sessuale; mentre con il termine “Porno-sessuale” si intende un orientamento sessuale diretto esclusivamente al porno.
Il Dottor Weiss, dopo quasi 30 anni di esperienza come specialista di sesso ed intimità, ha appreso che quando si tratta di “accensioni e spegnimenti” sessuali delle persone, non esiste nulla di così normale.
Vi è il sano ed il malsano, il consensuale ed il non-consensuale, e persino il legale e l'illegale. Ma non esiste una componente assolutamente normale.
I pensieri sessuali che accendono i motori di una persona possono rendere il partner rabbrividito dall'orrore, e viceversa. In questi casi, non si fa riferimento a fenomeno come il fetish o il BDSM; ad esempio, consideriamo l'orientamento sessuale.
Uomini gay ed eterosessuali sono eccitati da cose molte diverse, ed in questo non vi è niente di assolutamente sbagliato.
Infatti, l'American Psychiatric Association, l'American Psychological Association e quasi tutte le maggiori organizzazioni professionali mediche e psicoterapeutiche riconoscono che l'orientamento sessuale esiste naturalmente su un ampio continuum.
A livello sessuale, ci piace ciò che ci piace e non ci piace ciò che non ci piace. E questo non cambia molto – se non del tutto – per tutta la durata della nostra vita.
Sì, ci sono alcuni psicoterapeuti - mal guidati e di solito moralisti - che affermano di poter “curare” un orientamento sessuale indesiderato - in genere, sono focalizzati sull'omosessualità o sulla bisessualità – ma molto spesso la terapia si rivela fallimentare.
I nostri modelli di eccitazione sessuale altamente individualizzati, qualunque essi possono sembrare, sono per la maggior parte fissi ed immutabili.


Questo riporta all'introduzione del presente articolo. Se la solo-sessualità e la porno-sessualità sono veri orientamenti sessuali, fissi ed immutabili, come vediamo l'eterosessualità, la bisessualità e l'omosessualità?
Oppure, queste due nuove forme di sessualità, sono il risultato di traumi di vita e conseguenti deficit di attaccamento che hanno allontanato una persona dal semplice legame con la coppia?
Per essere onesti, non esiste una risposta definitiva. Secondo il Dottor Weiss alcune delle persone che si auto-identificano come solosessuali o pornosessuali lo fanno perchè la negligenza e l'abuso irrisolti della prima infanzia - eventualmente accoppiati con un trauma relazionale della vita adulta - hanno corroso il legame di attaccamento in un modo tale da allontanarli o renderli evitanti rispetto all'intimità e la sessualità.
Alcune di queste persone possono avere una grave ansia sociale o essere nello spettro dell'autismo e, a causa di ciò, possono trovare la masturbazione ed il porno più comodi, piacevoli e raggiungibili.
Altri possono avere conflitti di valore che intralciano il legame intimo e la sessualità faccia a faccia.
Detto questo, prosegue il Dottor Weiss, potrebbe essere possibile che alcuni solosessuali e pornosessuali siano “nati in quel modo”.
Se così fosse, dobbiamo accettarlo, riconoscerlo e magari persino celebrarlo, anche se non lo capiamo esattamente.
Perchè dovremmo interrogare una persona che si autoidentifica come solosessuale o pornosessuale?
Se una persona è più felice praticando comportamenti sessuali da solista non dovremmo necessariamente rintracciare cause o fattori di base, purchè quella persona non sia completamente isolata nella vita e priva di sostegno.
Se, tuttavia, qualcuno viene in terapia e afferma di essere infelice rispetto a condizioni come quelle sopracitate e vuole quindi riuscire a creare legami intimi sani, allora sarà necessario guardare la storia degli attaccamenti o traumatica di quella persona.
Ciò che potremmo trovare sarò un abuso irrisolto, negligenza o abbandono. Nell'articolo del Medical Daily sopracitato, la psicoterapeuta matrimoniale e familiare Amanda Pasciucco afferma di aver avuto un successo del 100% nel trattare le persone che vogliono superare il problema della solosessualità o pornosessualità.
Questo potrebbe far pensare che la categoria di individui venga trattata come quella descritta precedentemente, ossia come caratterizzata da traumi irrisolti e problemi di attaccamento che rendono difficile il legame di coppia.
Ma questo non deve trarre in inganno e far pensare che tutte le persone che si identificano come solosessuali o pornosessuali abbiano queste stesse dinamiche di base.
Si potrebbe ipotizzare che molte persone che hanno avuto un'infanzia perfettamente tranquilla hanno poco o nessun interesse per un coniuge, tre bambini, un gatto, un cane ed una staccionata bianca.
Al contrario, soddisfano il loro bisogno di intimità incontrando amici e familiari stretti, ed il loro bisogno di liberazione sessuale si incontra attraverso la masturbazione, con o senza pornografia.
Loro potrebbero perciò vivere molto bene questa situazione, anche se le persone intorno a loro non lo capiscono.
Volendo concludere, ciò significa che il solosessuale ed il pornosessuale sono orientamenti sessuali nello stesso modo in cui pensiamo all'eterosessualità, alla bisessualità e all'omosessualità?
Probabilmente no.
Ciononostante, per alcune persone la sessualità solitaria può essere una scelta, un comportamento guidato dal trauma o un tratto di personalità radicato sul quale molti di noi potrebbero iniziare a riflettere.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro