Il lato oscuro della personalità
Secondo Delroy Paulhus, psicologo e ricercatore, esistono quattro tipologie di personalità 'oscure': il narcisista, il machiavellico, lo psicopatico ed il sadico.
Negli ultimi anni, il movimento della “Psicologia Positiva”, sembra aver compiuto molti passi in avanti attraverso lo studio di ciò che rende le persone felici, coraggiose, produttive e auto-realizzate.
Tuttavia, Delroy Paulhus, psicologo e ricercatore, è in controtendenza, proponendo una serie di studi che approfondiscono il lato oscuro della personalità umana, la cosiddetta Dark Side.
Come osserva in un articolo pubblicato recentemente su “Current Directions in Psichological Sciente”:
“Il nostro lavoro sul 'lato oscuro' è in netto contrasto con il popolare lavoro sui tratti positivi della personalità. Dal nostro punto di vista, le personalità oscure sono più affascinanti delle persone brillanti e felici”.
Paulhus ed i suoi colleghi hanno enumerato quattro tipi diversi di persone egocentriche e socialmente offensive che molti di noi incontrano nella nostra vita quotidiana: i narcisisti, i machiavellici, gli psicopatici non clinici ed i sadici.
Paulhus osserva che gli psicologi spesso confondono questi tipi di individui, in quanto condividono tutti una tendenza a segnare punteggi particolarmente alti su misure quali insensibilità, o mancanza di empatia verso le altre persone.
Ognuno di questi tipi tende anche ad essere estroverso e socievole, così spesso fanno una buona impressione, prima di procedere a rendere la vita di chi è sotto le loro 'grinfie' miserabile.


Tuttavia, esistono differenze importanti, e queste distinzioni hanno implicazioni importanti per la tipologia di danno che queste persone possono arrecare ai loro partner, familiari e colleghi.
I narcisisti sono “grandiosi auto-promotori che bramano continuamente l'attenzione”.
I machiavellici sono, secondo Paulhus, “Maestri manipolatori”, e si differenziano dai narcisisti nei loro punteggi particolarmente alti nei test di manipolazione e nella loro 'naturale' inclinazione ad essere coinvolti nei crimini dei colletti bianchi.
Il truffatore Bernard Madoff, che si è fatto strada fino alla guida della Borsa di New York, solo per usare la sua posizione per prelevare i suoi investimenti da centinaia di milioni di dollari, è il classico machiavellico.
Gli psicopatici, come osserva Paulhus, sono “probabilmente i più malevoli”, ed ottengono un punteggio elevato in termini di insensibilità, impulsività, manipolazione e grandiosità, divenendo 'oscuri' su tutta la linea.
Spesso fanno del male agli altri mentre vanno in cerca del brivido, con poca o quasi nulla preoccupazione per chi si fa male lungo la strada.
La loro impulsività li rende meno abili nei confronti del crimine dei colletti bianchi della varietà Bernard Madoff, e spesso li inclina verso la violenza quando gli altri si mettono sulla loro strada.
Basti pensare a Charles Manson e Whitey Bulger, in quanto rappresentano i classici casi di psicopatia.
Ma Paulhus nota che ci sono molte persone la cui psicopatia è abbastanza bassa da impedire di finire in prigione, portando tuttavia a costi elevati per coloro che sono attratti da personalità di questo tipo.
Ciò che è particolarmente preoccupante per questo primo set, ossia l'originale Dark Triad, è che sono spesso socialmente abili e possono fare ottime prime impressioni.
Ad esempio, nei colloqui di lavoro eccellono rispetto alle persone normali, avvantaggiati dalla loro mancanza di ansia per le opinioni degli altri, e una maggiore volontà di mostrare i loro punti di forza agli estranei mentre giocano in modo fluido e confortevole.
I sadici invece condividono il tratto di insensibilità con i primi tre tipi, ma si distinguono non per la loro impulsività o manipolazione - che si trovano nella gamma normale - ma piuttosto per il loro godimento della crudeltà.
Come osserva Paulhus, i sadici possono essere attratti da lavori come agenti di polizia o militari, dove possono danneggiare gli altri in modo legittimo.
Ovviamente, Paulhus non sta dichiarando per inciso che tutto il personale delle forze dell'ordine è sadico, ma semplicemente che i suoi ranghi possono avere un numero superiore alla media di sadici, rispetto ad altri settori lavorativi e disciplinari.
Il lavoro di Paulhus è stato definito da Douglas Kenrick, Docente di psicologia sociale all'Arizona State University, come introverso e coscienzioso.
Ciò che guida Paulhus in questo lavoro è un fascino per la meticolosa misurazione dei tratti della personalità.
Sebbene il suo lavoro sulla Dark Triad sia piuttosto noto, il ricercatore è meglio conosciuto per il suo lavoro nel voler sradicare i pregiudizi di risposta nei test di personalità, distinguendo le diverse forme di desiderabilità sociale che possono contaminare le risposte a quei test.


Soprattutto ama scoprire le distinzioni che altri ricercatori hanno mancato, come quella tra autoinganno e gestione delle impressioni, che potrebbe portare due persone diverse a classificarsi nella stessa posizione ma per ragioni diverse.
Il lavoro di Paulhus sul lato oscuro della personalità deriva dallo stesso metodo scientifico che guida la sua mente.
Nel recente articolo, nota che è entrato in questa zona a causa della sua preoccupazione rispetto a come altri ricercatori hanno studiato il narcisismo, senza pensare contemporaneamente al machiavellismo o alla psicopatia.
Questo lo ha spinto quindi ad espandere il termine per comprendere gli altri concetti correlati, ma distinti.
Paulhus crede che sia di fondamentale importanza distinguere i diversi tipi di personalità oscure, perchè ci sono conseguenze pratiche differenti.
Un dipendente che è machiavellico produrrà una serie di danni diversi da quelli che opererebbe un narcisista o uno psicopatico.
Poiché queste persone condividono la tendenza a fare bene nelle interazioni iniziali, Paulhus sostiene che è importante che i datori di lavoro usino misure pulite di tali costrutti nella valutazione del personale.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro
Bibliografia
Paulhus, D.L. (2014). Toward a taxonomy of dark personalities. Current Directions in Psychological Science, 23, 421– 426.
Paulhus, D. L., & Jones, D. N. (in press). Measures of dark personalities. In G. J. Boyle, D. H. Saklofske, & G. Matthews (Eds.), Measures of personality and social psychological constructs. San Diego, CA: Academic Press.