Il legame traumatico
Il legame traumatico è caratterizzato dalla formazione di potenti attaccamenti emotivi all'interno di una relazione abusiva.
Un quesito spesso posto da coloro che sono coinvolti nelle professioni di aiuto di fronte ad una persona che si trova in una relazione malsana è: “Perchè rimani in questa situazione?”.
Questa domanda ha implicazioni dirette sulla vittima, in quanto elicita sentimenti di debolezza, fallimento e anche vergogna.
Piuttosto che porre domande di questo tipo, in particolare in situazioni in cui l'interlocutore è vittima di abuso, è meglio riflettere sul concetto di legame traumatico, e spiegarlo all'individuo che sembra “bloccato” in una relazione sbagliata e disfunzionale.
Il legame traumatico rappresenta un profondo senso di lealtà verso una persona che è distruttiva.
Mentre l'idea del legame tende ad elevare la connotazione di qualcosa di buono e benefico, i legami traumatici malsani.
Il legame traumatico è caratterizzato dalla formazione di potenti attaccamenti emotivi all'interno di una relazione abusiva; si verifica quando l'individuo abusato o maltrattato adotta un atteggiamento positivo nei confronti del suo aggressore, si sente come se avesse bisogno dell'agente abusivo o ritorna continuamente all'abusante nonostante i danni inflitti.
A volte viene anche chiamata Sindrome di Stoccolma dopo una famosa rapina in banca in Svezia nel 1973, in cui gli ostaggi hanno iniziato a sviluppare sentimenti di fiducia e affetto per i loro rapitori.

Secondo Patrick Carnes, nel suo libro, “Betrayal Bonds”, esistono una serie di segni che indicano che una persona è coinvolta in un legame malsano con un partner o un'altra persona significativa.
Ecco alcuni pensieri utili a valutare quando e se l'individuo si trova in un legame traumatico con qualcuno:
- le persone intorno a te sembrano disturbati da qualcosa che ti è successo o ti è stato detto, e tu no;
- Ti senti bloccato perchè l'altra persona continua a fare cose distruttive, ma credi che non ci sia nulla che tu possa fare al riguardo;
- Cerchi di cambiare la persona, di assolvere il ruolo di crocerossina/o nel tentativo di renderlo/a meno distruttivo, o favorire il recupero da una dipendenza;
- Continui ad avere litigi ripetitivi e dannosi con questa persona ma senza nessun cambiamento positivo;
- Sembri incapace di staccarti da lui/lei anche se non riesci a fidarti di lui/lei;
- Quando provi a lasciare questa persona, inizi a sentire così tanto la mancanza al punto da pensare che ti distruggerà.
Di solito, i legami traumatici si verificano in relazioni che comportano un rinforzo incoerente, come quelli simili a situazioni di droghe o alcool o situazioni di violenza domestica.
I matrimoni disfunzionali causano anche legami traumatici perchè c'è sempre un tempo in cui le cose sembrano essere “normali”.
Altri tipi di relazioni che coinvolgono i legami traumatici includono organizzazioni religiose simili a sette, situazioni di rapimento e ostaggio, violenze infantili o incesto.
L'ambiente necessario per creare un legame traumatico implica intensità, complessità, incoerenza ed una promessa.
Le vittime rimangono perchè si aggrappano a quella “promessa” sfuggente o alla speranza.
C'è sempre una manipolazione attiva ma spesso invisibile. Le vittime sono preda della manipolazione perchè sono disposte a tollerare qualsiasi cosa per il “guadagno”, che è quella promessa elusiva e la speranza sempre presente per l'adempimento di un bisogno profondamente personale all'interno della vittima.
Così spesso, coloro che si trovano in una relazione traumatica stanno “guardando dritto a ciò, ma non riescono a vederlo”.
Solo dopo tempo, lontano dall'attaccamento malsano, una persona può cominciare a vedere la distruzione che ha causato.
In sostanza, le persone hanno bisogno di “disintossicarsi” dai legami traumatici rompendoli e stando lontani dalla relazione.
In tutti i casi, il consiglio è quello di rivolgersi a psicologi e/o psicoterapeuti qualificati al fine di ripristinare un senso di autonomia e valore personale.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro