Il mio corpo non mi piace!
Nel presente articolo vengono illustrate tre strategie cliniche per aiutare gli utenti a lavorare sull'accettazione del proprio corpo ed immagine corporea.
Le questioni relative all'immagine del corpo sono diventate sempre più prevalenti nell'attuale cultura dell'immagine e ossessione dalla dieta.
In qualità di clinici, può essere difficile comprendere come aiutare gli utenti che stanno lottando con sentimenti di vergogna verso il proprio corpo ed una scarsa immagine di sé.
Le questioni relative all'immagine corporea sono complesse e spesso si sviluppano in una arco temporale di lunga durata; quindi ha senso sostenere che la transizione verso la neutralità del corpo o di un certo amore verso il corpo possa richiedere tempo.
Di seguito verranno esposte tre strategie per intraprendere un percorso di sostegno/supporto con utenti che stanno lottando con la loro immagine corporea.
Aiutali a divenire consapevoli dei loro pensieri corporei negativi e sposta l'attenzione su pensieri più positivi e neutrali.
In questa fase è importante supportare l'utente e spronarlo a prestare attenzione ai pensieri inutili che ha sul proprio corpo, nonché i sentimenti successivi che emergono.

Ad esempio, si potrebbe chiedere agli utenti di guardarsi allo specchio e condividere ciò che sentono o pensano in quel momento.
Durante questo esercizio, è importante spiegare che l'avere un determinato pensiero non significa che sia realistico, e anche qualora loro, al contrario, ritengono che lo sia, si può esplorare quanto sia utile o inutile.
Dopo che l'utente ha trascorso del tempo in cui ha annotato i suoi pensieri negativi circa la propria immagine corporea, si può passare ad una seconda fase in cui lavorare sullo spostamento dell'attenzione su pensieri più funzionali e adattivi.
Ad esempio, se il cliente riferisce di pensare spesso: “le mie gambe sono grasse e disgustose”, si potrebbe incoraggiarlo ad usare una frase più neutrale come “le mie gambe mi consentono di raggiungere i posti in cui voglio andare”.
Chiedi loro come si immaginano il “corpo ideale”, e soprattutto dove li avrebbe portati!
Le persone non vogliono avere un “corpo magro” e basta; piuttosto, le persone spesso idealizzano la “magrezza”, in virtù di ciò che questa può consentirgli di raggiungere.
Per esempio, la cultura della dieta ci insegna che la magrezza porterà “felicità, autostima, amore”.
Tuttavia, la realtà è che le persone di tutte le forme e dimensioni trovano ogni giorno gioia, sicurezza e amore.
Mentre la discriminazione del peso e la fobia del grasso sono un problema reale, l'incapacità di controllare le circostanze esterne porta spesso le persone a cercare di controllare il peso.
In genere, la ragione dietro la ricerca di un certo tipo di corpo è subconscia. Pertanto, può essere utile esplorare con gli utenti i loro pensieri circa le possibilità che un “corpo magro” potrebbero fornire/garantire.
Ad esempio, credono che li aiuterebbe a trovare l'amore o sentirsi più felici? Si può così aiutarli nell'esplorare come possono iniziare a perseguire quel desiderio nel corpo che hanno attualmente.
Esplora cos'altro potrebbe infastidirli
Spesso è più facile per i clienti concentrarsi su ciò che non gli piace dei loro corpi, ma in tal modo mascherano i problemi ed i sentimenti di odio che si celano dietro l'aspetto fisico.
Per esempio, un cliente potrebbe sentirsi più a suo agio nel manifestare un certo disprezzo verso la propria pancia, ma andando più a fondo si potrebbe scoprire che una recente rottura li abbia fatti sentire indegni e depressi.
Quando un cliente è alle prese con sentimenti di “disprezzo” verso il proprio corpo, è necessario esplorare altri aspetti o situazioni della sua vita che stanno causando stress e ansia.
Quindi, si possono aiutare i clienti ad affrontare effettivamente i problemi che stanno proiettando sui loro corpi.
È anche importante riconoscere che è normale sperimentare una giornata in cui non ci si piace!

Quando gli utenti cadono in una spirale di pensieri negativi sul corpo, può essere utile far loro notare come questa spirale sia un segnale importante che qualcos'altro nella loro vita li turba e che potrebbe e dovrebbe essere risolto.
Rifletti sulle tue opinioni
Come clinici, è fondamentale essere consapevoli delle proprie opinioni nei confronti del proprio corpo, nonché di eventuali pregiudizi che si possono avere sulla base del peso di un individuo.
Viviamo in una società che pullula di fobia per il grasso e pregiudizi per il peso; quindi è fondamentale che anche il clinico faccia un proprio lavoro per quanto riguarda qualsiasi distorsione del peso che è stata interiorizzata.
È fondamentale affrontare qualsiasi problema che si potrebbe avere intorno al proprio corpo, poiché non si possono portare i clienti più lontano di quanto noi stessi siamo andati.
Il nostro compito è quindi quello di interrompere la lotta che gli utenti hanno verso il proprio corpo e riprendersi così la loro vita.
Meritano di vivere una vita piena, libera dall'ossessione e dall'odio verso il corpo.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro