Il ruolo delle credenze nelle relazioni
Che ruolo svolgono le credenze nelle relazioni? Quanto è importante indagare tali aspetti all'interno della terapia?
Le credenze centrali di ogni relazione giocano un ruolo molto importante nello sviluppo e nel mantenimento di problemi di salute psicologica e comportamentale.
Questo impatto è dovuto all'importanza centrale che la connessione sociale ha per il benessere generale degli esseri umani; quando le nostre relazioni sono disfunzionali o inesistenti, tendiamo a soffrire in tutte le aree della nostra vita.
Le credenze disfunzionali sulle relazioni spesso si presentano come ferite non risolte appartenenti dal nostro passato, tali da innescare una schiacciane risposta emotiva nell'età adulta.
È il motivo per cui spesso ci scagliamo, ci ritiriamo, ci rifiutiamo di assumerci le responsabilità o semplicemente evitiamo del tutto le relazioni.
Per quelli con sistemi di credenze disfunzionali che non sono stati risolti o modificati per riflettere punti di vista più sani, le relazioni possono essere un campo minato di dolore, intensità e persino traumatizzazione.
Per i pazienti con problemi interpersonali, identificare la credenza di base che viene attivata e aiutareli a sviluppare nuovi modi di rispondere alle reazioni emotive spesso intense che si verificano quando attivate, può produrre miglioramenti significativi.
Imparando a rispondere in modo diverso, i pazienti possono persino essere in grado di rivedere le loro credenze o convinzioni disfunzionali per riflettere dinamiche di relazione più sane.

Quelle che verranno esposte sono alcune delle credenze più comuni che si presentano nel contesto delle relazioni.
Questo elenco costituisce un'utile guida per gli psicologi ed i terapeuti interessati a valutare i sistemi di credenze dei clienti e comprendere i problemi interpersonali in un modo nuovo.
Le persone mi abbandonano sempre
Quando i clienti hanno avuto esperienze ripetute di reale abbandono nei primi anni di sviluppo, queste possono facilmente innescarsi nell'età adulta attraverso relazioni con persone imprevedibili, instabili, inaffidabili o non disponibili.
Per la persona che ha paura di essere abbandonata, l'avere un partner instabile, inaffidabile o imprevedibile spesso scatena sentimenti di rabbia o collera, paura e dolore opprimente.
Tali esperienze possono non solo innescare, ma anche ri-traumatizzare il soggetto a causa del trauma relazionale infantile irrisolto, radicato nell'abbandono.
Inutile dire che è importante per i pazienti che hanno credenze di questo tipo, capire da dove provengano tali convinzioni, quanto sono reali e come lavorare con i sentimenti ad esse associate quando si presentano.
Non puoi fidarti di nessuno
E' normale sentire che i pazienti affermano di avere “problemi di fiducia”, ma spetta allo psicologo e psicoterapeuta determinare la profondità e la misura in cui la loro capacità o incapacità di fidarsi sfocia in una relazione disfunzionale.
Gli adulti che non hanno avuto genitori di cui potersi fidare da bambini – in termini di protezione, nutrimento, amore e così via - spesso si ritrovano in relazioni simili da adulti.
La convinzione fondamentale è che le persone non possono essere considerate attendibili; questo a sua volta genera una credenza cronica tale per cui gli altri, a prescindere dalle loro buone intenzioni, sono destinati a ferirli o a tradirli.
Paradossalmente, le persone con questa convinzione di base possono ritrovarsi ripetutamente attratte da coloro che confermano tali convinzioni. In alternativa, possono sabotare le relazioni con coloro che sono, di fatto, degni della loro fiducia.
Gli altri non sono in grado di soddisfare i miei bisogni emotivi
Gli adulti che da bambini si sono scontrati con una indisponibilità emotiva o generale clima di anaffettività in famiglia, spesso presentano la convinzione fondamentale che non è possibile per gli altri soddisfare i loro bisogni emotivi.
Di conseguenza, tali adulti potrebbero essere attratti da relazioni in cui tale convinzione è confermata e rafforzata, ad esempio attraverso l'indisponibilità emotiva, assenza fisica o circostanze impossibili che rendono impossibile l'intimità.
Gli adulti con la convinzione che gli altri non siano in grado di soddisfare i loro bisogni emotivi possono trovarsi abitualmente a scegliere relazioni con coloro che hanno stili di attaccamento o livelli di disponibilità fisica che sono incompatibili con la loro profonda brama di vicinanza.
Sebbene questi tipi di relazioni siano estremamente innaturali e dolorose per la persona con questa credenza di base, essi saranno spesso respinti più e più volte fino a quando viene affrontata la causa alla radice di questa convinzione.
C'è qualcosa di sbagliato in me
Gli adulti con la convinzione di essere in qualche modo spezzati o irredimibili sono spesso terrorizzati dall'intimità e dalla vicinanza ed incapaci di stringere relazioni durature e sane.
Da adulto questa convinzione di base lo spinge ad avvicinarsi ad un'altra persona, ma improvvisamente subentra la vergogna, la paura e la rabbia al pensiero di essere visto come difettoso o imperfetto.

La convinzione centrale di questi adulti è quella di credere che in loro ci sia qualcosa di sbagliato, e questa viene innescata al minimo accenno di critica o rifiuto da parte degli altri.
Poiché spesso hanno difficoltà ad accettare le colpe per i loro errori o ad essere ritenuti responsabili dei propri errori, spesso si allontanano dall'altra persona in modo tale da soffocare l'intimità ed inibire qualsiasi potenziale conflitto sano.
I miei bisogni sono più importanti dei bisogni degli altri
Le persone che hanno imparato in giovane età che i loro bisogni erano più importanti di quelli degli altri, tengono a lottare nelle relazioni con gli adulti.
Una convinzione fondamentale di diritto e superiorità può rendere quasi impossibile mantenere una relazione basata sul rispetto reciproco, sulla responsabilità e sulla considerazione dei bisogni degli altri e dei propri.
Gli adulti che credono che i loro bisogni siano i prioritari, attraggono partner che lottano con altre convinzioni fondamentali che portano a comportamenti non salutari come credere che ci sia qualcosa di sbagliato in loro o che è praticamente impossibile per gli altri soddisfare i loro bisogni.
Questa relazioni sbilenche sono destinate a generare risentimento, insoddisfazione e disfunzione.
Pertanto, indagare i sistemi di credenze relativi alle relazioni può essere utile al fine di rintracciare non solo la sofferenza emotiva dell'utente, ma anche delineare le modalità di fronteggiarle promuovendo così un maggior benessere interpersonale.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro