Impulsività e procrastinazione: qual è il legame?
“Spendo un sacco di tempo a pensare ai miei punti di forza e di debolezza” o “Mi confronto spesso con altre persone”; se queste dichiarazioni le trovate affini a ciò che spesso pensate, potrebbero interessarvi i risultati di un nuovo studio che indica come sia probabile che siate per lo più ansiosi e impulsivi.
In un recente numero della rivista “Personality and Individual Differences”, Idit Shalev della Yale University e Michael Sulkowski della University of Florida, hanno esplorato al relazione tra l'autocontrollo ed i sintomi dell'impulsività e compulsività.
Secondo recenti ricerche, sia l'attenzione per l'autocontrollo che l'impulsività potrebbero essere lette anche in termini di procrastinazione.
Come sostenuto da altri autori, un fallimento nei processi di auto-regolamentazione può assumere le forme della procrastinazione, o molti altri comportamenti problematici come lo shopping compulsivo, l'abuso di sostanze o il gioco d'azzardo patologico.
In tal senso, l'impulsività potrebbe quindi essere un correlato chiave delle misure di procrastinazione.
Più un individuo è impulsivo, più ha la tendenza alla procrastinazione. Shalev e Sulkowski hanno misurato due aspetti dell'autoregolamentazione: la locomozione e la valutazione.
La locomozione implica l'avvio ed il mantenimento di un comportamento diretto da obiettivi senza distrazioni o ritardi indebiti.

Questo aspetto dell'autoregolamentazione riguarda il “fare accadere qualcosa”; al contrario, la valutazione è quell'aspetto su cui ci si sofferma per scegliere obiettivi, alternative e via dicendo.
Si tratta di pensare, ma non di agire. Ciò include una preoccupazione cronica e continua della valutazione del sé e del confronto con gli altri.
Sono state sviluppate due scale per misurare la locomozione e la valutazione; come affermano gli autori, la ricerca precedente con queste scale “ha scoperto che i punteggi elevati sulla scala di valutazione sono associati ad un pensiero eccessivamente critico e comparativo, al pensiero controfattuale prevalente e, di conseguenza, al rammarico”.
Letteralmente il termine “controfattuale” significa “contrario ai fatti”; è cioè incentrato sulla generazione delle diverse conseguenze di un evento, qualora fossero apportati dei cambiamenti ai suoi antecedenti.
Al contrario, i punteggi elevati sulla scala della locomozione sembrano essere associati con la presa di decisione, così come la mancanza di pensiero controfattuale e dispiacere.
All'interno del loro studio, gli autori hanno ipotizzato che “la valutazione sarebbe positivamente correlata ai sintomi ossessivi-compulsivi, ansia e impulsività e, al contrario, negativamente correlati alla locomozione”.
I dati sono stati raccolti su un campione di 330 studenti universitari (211 femmine, 119 maschi), di cui il 95% con età compresa tra i 18 ed i 21 anni. I partecipanti hanno completato diverse scale per la misurazione della locomozione e valutazione, ossessività-compulsività, impulsività ed ansia.
Le analisi si sono basate sull'analisi regressiva e correlazionale tra le diverse variabili.
Complessivamente, i loro risultati suggeriscono che l'impulsività è caratterizzata da un'elevata valutazione e bassa locomozione, mentre i sintomi ossessivi-compulsivi e ansiosi sono legati esclusivamente ad un'alta valutazione.
Come possono quindi i processi di autovalutazione cronica e critica avere senso in relazione all'impulsività?
Gli autori ritengono che possa essere spiegato in relazione all'esaurimento delle risorse sottostanti l'autocontrollo.

Scrivono gli autori, “l'associazione tra valutazione e impulsività può essere spiegata, in parte, dalle valutazioni negative che riducono le risorse di autocontrollo le quali, successivamente, determinano un comportamento impulsivo”.
Inoltre, aggiungono, “dopo essersi impegnati in comportamenti impulsivi, gli individui possono essere mentalmente occupati in valutazioni, autovalutazioni e rimpianti negativi continui. Ad esempio, anche se i giocatori patologici spesso dichiarano di vivere emozioni altamente piacevoli durante il gioco … questi individui sono ad un rischio pronunciato di manifestare sintomi depressivi dopo aver speso grandi quantità di denaro”.
Pertanto una tendenza cronica alla procrastinazione può essere il segno di un fallimento dei processi di autocontrollo e auto-regolamentazione.
Tratto da:
Shalev, I., & Sulkowski, M.L. (2009). Relations between distinct aspects of self-regulation to symptoms of impulsivity and compulsivity. Personality and Individual Differences, 47,84-88.
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)