Influenze ambientali e sviluppo cerebrale nei bambini
Le influenze ambientali sui bambini producono effetti diretti sui modelli di maturazione del cervello, che, a loro volta, sono associati a specifici modelli di comportamento.
Negli ultimi anni, diverse ricerche hanno mostrato che esperienze di vita precoci possono influenzare lo sviluppo del cervello nei bambini.
Le influenze che tali esperienze producono sia sul cervello che sul comportamento sono state recentemente presentate in due riviste differenti.
In un articolo pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”(PNAS), USA, Joan Luby e il suo team hanno riportato che l’incremento del supporto materno durante l’età prescolare è associato con una maggiore crescita della regione ippocampale del cervello.
I bambini con un elevato supporto materno presentano un aumento di tale regione, che è circa il doppio rispetto a bambini con livelli più bassi di sostegno materno.
Il team ha inoltre dimostrato che tassi più elevati di crescita dell’ippocampo erano correlati ad un migliore sviluppo emotivo.
In un altro studio, pubblicato sulla rivista “Biological Psychiatry”, Scott Mackey e colleghi hanno valutato la relazione tra le avversità infantili, l’impulsività, pattern di crescita cerebrale, e sviluppo di comportamenti antisociali.
Essi hanno riscontrato che elevali livelli di impulsività erano associati ad un decremento della crescita in specifiche regioni della neo-corteccia ed un incremento della crescita di specifiche regioni cerebrali sub-corticali.
Le avversità infantili influenzano pertanto i modelli di crescita in regioni del cervello che contribuiscono all’impulsività, e tali modelli sono risultati associati con lo sviluppo di comportamenti antisociali.
Questi due studi suggeriscono fortemente che le influenze ambientali sui bambini producano effetti diretti sui modelli di maturazione del cervello, che, a loro volta, sono associati a specifici modelli di comportamento.
Gli approcci utilizzati da questi ricercatori sono quelli maggiormente utilizzati per determinare il ruolo delle influenze psicosociali sullo sviluppo delle regioni cerebrali, sia nei bambini che gli adolescenti.
La raccolta di tali dati potrà quindi migliorare la nostra comprensione della relazione tra sviluppo neurologico, ambiente, strutture cerebrali e comportamenti specifici, incluse le malattie psichiatriche.
La spiegazione di cambiamenti strutturali connessi alle diverse sfide ambientali e il perfezionamento dei metodi atti a quantificare le variabili ambientali potrebbero anche fornire degli indicatori misurabili che aiutino a determinare l’efficacia degli interventi precoci.
Per esempio, il grado di sviluppo dell’ippocampo in risposta a terapie volte a migliorare la qualità del sostegno materno, potrebbe essere associato ad un miglior sviluppo emotivo nei bambini e nei giovani adulti? Il grado di normalizzazione dei modelli di crescita nelle regioni corticali e sottocorticali, attraverso terapie specifiche rivolte ai comportamenti impulsivi potrebbe ridurre al minimo lo sviluppo di comportamenti antisociali?
I metodi di neuroimmagine stanno fornendo strumenti sempre più sofisticati che sono fondamentali nel portare avanti la nostra comprensione dello sviluppo normale e anormale del cervello.
Inoltre, questi metodi possono rivelarsi utili nel prevedere il rischio per lo sviluppo di vari disturbi clinici e nel determinare l’impatto dei programmi di intervento in quei bambini che presentano un elevato rischio di sviluppare malattie psichiatriche.
Molti disturbi psichiatrici sono infatti associati con uno sviluppo del cervello anomalo; i ricercatori concludono sottolineando che:
“più impariamo a conoscere le cause specifiche di uno sviluppo cerebrale anormale, maggiore è la probabilità che vengano sviluppati trattamenti più efficaci”.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)