L’altruismo: l’ingrediente che fa bene al vostro rapporto sessuale!
Un nuovo studio dimostra che le persone altruiste hanno una vita sessuale migliore.
Se si vuole qualcosa, bisogna anche darlo.
Questo è il succo di una nuova ricerca, la quale dimostra che gli altruisti – quelle persone che si interessano al bene degli altri – hanno la possibilità di essere più fortunati con i loro potenziali partner sessuali.
Però, anche se la ricerca, recentemente pubblicata su “British Journal of Psychology”, non può provare che l’altruismo vi faccia avere più rapporti sessuali, dimostrerebbe che esso vi può mettere in una posizione migliore (senza gioco di parole) per trovare un partner disponibile.
Gli studi ed i risultati.
Quindi, per determinare se l’altruismo ci renda effettivamente più attraenti per l’altro sesso, e se ciò si traduca nell’avere rapporti sessuali più frequenti, un gruppo di ricercatori canadesi ha condotto due prove.
Nel primo studio, sono stati esaminati dei partecipanti, di età compresa tra i 18 ed i 33 anni, per quanto riguarda i loro comportamenti altruistici, le storie sessuali e se ritenevano di essere desiderabili per il sesso opposto.
I risultati hanno dimostrato che sia gli uomini, che le donne, che avevano un punteggio più alto nella variabile altruismo, hanno riferito anche di essere molto desiderati da parte dell’altro sesso.
Gli uomini, però, si differenziarono dalla controparte femminile per l’aver riferito una quantità maggiore di partner sessuali e di incontri casuali.
Per quel che riguarda, infine, i partecipanti altruisti, impegnati in relazioni a lungo termine, sia gli uomini, che le donne, hanno dichiarato di aver fatto sesso più di frequente negli ultimi 30 giorni.
Come ha spiegato il Dott. Steven Arnocky, professore associato di Psicologia alla Nipissing University, in Ontario, Canada, a causa della nota tendenza, per quel che concerne gli incontri sessuali, degli uomini nel riportarne un numero maggiore, e delle donne di riferirne un numero inferiore, i ricercatori hanno progettato una seconda prova, in cui venivano controllati alcuni tratti di personalità, come, tra gli altri, il narcisismo.
Al termine di questa parte, i partecipanti, che avevano un’età compresa tra i 18 ed i 47 anni, sono stati inseriti in un progetto, in cui vincevano $100 e dovevano decidere se donare o tenere per sè il denaro.
Anche dopo il controllo delle variabili, lo studio ha trovato ancora che coloro che sceglievano la prima opzione, quindi che si dimostravano più altruisti, avevano un numero maggiore di rapporti sessuali.
Ma, anche se l’altruismo aumentava la desiderabilità in entrambi i sessi, l’effetto era maggiore per gli uomini.
In altre parole, “I maschi che si dimostravano altruisti avevano un successo maggiore nei rapporti, mentre la controparte femminile non ne beneficiava allo stesso modo”, ha spiegato il Dott. Pat Barclays, professore associato di Psicologia alla University of Guelph, in Ontario, Canada.
Una possibile ragione dei risultati diversi tra uomini e donne è che “quest’ultime, in genere, tendono a preoccuparsi di più, rispetto agli uomini, della mancanza di impegno da parte dell’altro, che egli possa essere un cattivo genitore o violento”, ha aggiunto l’autore.
Questo comporta che esse siano più attente nella ricerca degli indizi che segnalano se quel partner è “una persona onesta”.
Considerazioni.
I risultati dello studio sono stati sorprendenti per i ricercatori.
“Anche se la letteratura è abbastanza chiara sul fatto che noi preferiamo le persone altruiste per i rapporti a lungo termine, non lo è affatto nel caso si tratti di compagni a breve termine”, ha affermato il Dott. Arnocky.
Per altri, i risultati hanno senso.
“Ogni partner sa che la cooperazione e la generosità sono fondamentali e che quattro mani sono meglio di due”, ha spiegato il Dott. Stephen Post, direttore del Center for Medical Humanities, Compassionate Care, and Bioethics alla Stony Brook University di New York.
Ma che dire di quei “cattivi ragazzi”, che molte donne possono trovare attraenti (almeno in alcune occasioni)?
Le ricerche precedenti hanno dimostrato che la “cattiveria”, in sé per sé, non è una caratteristica particolarmente apprezzata.
“In realtà, i cattivi ragazzi possono sembrare affascinanti, ma non lo sono per questa loro caratteristica, ma a dispetto di essa”, ha spiegato il Dott. Barclays, il quale precisa come altri tratti, come l’audacia, lo status e l’attrattività fisica, siano il vero motivo dell’attrazione percepita.
Qual è la morale di questo studio?
Dare è sempre una buona idea – dentro e fuori dalla camera da letto!
Fonte: Today.com
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)