L'idealizzazione al cinema: “Quel che resta del giorno”
Nel film, “Quel che resta del giorno”, tratto dal romanzo omonimo di Kazuo Ishiguro, emerge un aspetto della risoluzione del complesso di Edipo legata alla figura del padre che richiama il meccanismo dell'idealizzazione.
La risoluzione del Complesso di Edipo è un aspetto essenziale dello sviluppo maschile eterosessuale.
Implica il trasferimento dei sentimenti sessuali vero il genitore del sesso opposto a qualcun altro, cioè “Voglio sposare una donna proprio come la mia cara mamma”.
Le parole chiave in questa frase sono il “proprio come”. Nel film, “Quel che resta del giorno”, tratto dal romanzo omonimo di Kazuo Ishiguro, emerge un altro aspetto della risoluzione del complesso di Edipo.
Parte del diventare un uomo indipendente implica la capacità del ragazzo di risolvere la sua rivalità edipica con suo padre assumendo alcune delle caratteristiche e del sistema di credenze del padre.
Tuttavia, alcuni ragazzi non sono in grado di sviluppare questa identificazione parziale con il padre e rimangono sottosviluppati come uomini perchè idealizzano il loro padre.
Il personaggio principale del film è un maggiordomo di nome Stephens.
Non poteva andare oltre l'idealizzazione di suo padre e anche dopo la sua morte, non riusciva a sentirsi libero di diventare un uomo.
Piuttosto, trasferisce l'idealizzazione di suo padre su Lord Darlington e non è in grado di intraprendere una relazione con la donna che ama, Miss Kenton.
L'idealizzazione si basa su una fantasia che viene mantenuta attraverso la razionalizzazione. Stephens razionalizza i limiti del padre dicendo:
“ … bisogna ammettere che a mio padre mancavano alcuni degli attributi di un grande maggiordomo, ma direi che quegli stessi attributi assenti sono ogni volta quelli di un ordine superficiale e decorativo.. non pertinente a ciò che è veramente essenziale”.

Allo stesso modo, Stephens razionalizza la collaborazione di Lord Darlington con i nazisti dicendo:
“ … è piuttosto fastidioso dover sentire le persone parlare oggi come se non fossero mai state prese per un momento da Herr Ribbentrop – come se Lord Darligton fosse il solo a credere che Herr Ribbentrop fosse un gentiluomo onorevole .. come se Lord Darlington avesse fatto qualcosa di insolito nel ricevere ospitalità dai nazisti nei numerosi viaggi fatti in Germania in quegli anni”.
Al contrario, nei momenti prima che Stephens venga a conoscenza della morte di suo padre, il giovane membro del Congresso americano, Lewis, affronta suo padre ed i nobili statisti, come Lord Darlington, che stava cercando di effettuare una riconciliazione con la Germania prebellica.
Lewis, al contrario di Stephens, è in grado di vedere realisticamente suo padre e risolvere i suoi sentimenti edipici.
L'idealizzazione è un meccanismo di difesa che viene solitamente discusso come parte della “scissione”.
Il mondo è diviso tra il bene ed il male e non vi è posto per una realtà di mezzo.
Nel romanzo, Miss Kenton sfida l'idealizzazione di Stevens di suo padre e Lord Dalington.
Ma Stephens non può affrontare la realtà dei limiti di suo padre o le inclinazioni fasciste del suo padrone e risponde con disprezzo a Miss Kenton.
Quindi, non è in grado di avere una relazione con lei e se ne va. Una dinamica simile si può anche riscontrare nei pazienti.
Hal, ad esempio, non può rinunciare all'idealizzazione di suo padre e sente che non potrà mai essere un uomo d'affari di successo, in quanto questa è una qualità che appartiene a suo padre.
Quindi, nella mezza età, Hal si percepisce come un ragazzo che non riesce a gestire le proprie finanze o avere una relazione soddisfacente con una donna perchè non si considera un uomo indipendente.
La risoluzione del complesso di Edipo comporta pertanto due importanti fasi di sviluppo: rinunciare alla madre per amore di un'altra donna e trovare un modo di competere con il padre senza distruggerlo.
L'idealizzazione del padre è una fantasia, ossia un tentativo di proteggere il padre dal desiderio di distruggerlo o sostituirlo.
Purtroppo, come nel film “Quel che resta del giorno”, l'idealizzazione non è una buona soluzione al conflitto edipico perchè ostacola la crescita del ragazzo impedendogli di sentirsi un uomo indipendente.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro