L'influenza del trauma sul corpo
Il trauma e le esperienze negative che non vengono trattate possono influenzare il rapporto con il nostro corpo in modo modi. Vediamo come ed in che modo.
Quando si parla di trauma si fa riferimento ad una lesione mentale o fisica causata da qualcosa che è al di fuori del controllo della vittima e al di fuori della normale esperienza
Quando si pensa o si sente questa parola, alcuni di noi possono pensare ad un'incidente di auto, mentre altri possono pensare all'abuso o l'abbandono. Per altri, può invece significare la perdita di una persona cara, vedere un genitore che lotta tra la vita e la morte, o anche trovarsi in una zona di guerra.
Tuttavia, anche sperimentare la presa in giro da parte di altri, sentirsi respinti dai propri coetanei, l'infedeltà, lo stress finanziario prolungato o la fine di una relazione possono essere esperienze traumatiche.
Alcuni approcci psicologici definiscono questi tipi di esperienze “piccoli t”.
Tuttavia, in base al sistema nervoso, alle convinzioni, alle percezioni e le aspettative, queste esperienze possono avere un impatto profondo e duraturo sulle relazioni, sul senso di dignità e amabilità, persino su come ci si sente in relazione al proprio corpo.
Il trauma e le esperienze negative che non vengono processate dal sistema possono influenzare il rapporto con il nostro corpo in modo modi, alcuni a livello biochimico, come sostenuto da Van Der Kolk.
Quando sperimentiamo un trauma o anche uno stress prolungato, i nostri corpi entrano in modalità di sopravvivenza.

Le nostre ghiandole surrenali si attivano ed il corpo cerca di assicurarsi che abbia abbastanza energia per superare qualunque situazione stressante.
Ciò significa un aumento dei livelli di zucchero. Lo stress prolungato può anche rallentare il metabolismo generale.
Se diverse sostanze chimiche stressanti “invadono” il corpo, i livelli di zucchero nel sangue aumentano ed il metabolismo diminuisce.
Molte persone che presentano esperienze traumatiche non trattate possono usare il cibo come abilità di coping per intorpidire i loro dolore. Molti di noi lo fanno in una certa misura.
Alcuni di noi sono molto impegnati a lasciare fuori la propria sofferenza, altri usano alcool o droghe, altri si concentrano sui figli o altre persone, e altri usano il cibo.
La Dottoressa Erica Bonham, psicoterapeuta specializzata nel trattamento del trauma, ha avuto la possibilità di constatare come il trauma possa colpire il corpo in modi diversi.
Le persone che lottano con il loro peso corporeo presentano spesso modelli relazionali negativi che influiscono sulla percezione che hanno di sé stessi.
Ad esempio, una persona potrebbe aver sentito la propria madre dire ripetutamente: “Uh, sono così grasso. Odio il mio stomaco”.
Per rimanere attaccato alla mamma, il bambino può iniziare ad odiare il proprio corpo perpetrando così un ciclo in cui si sviluppa anche una cattiva immagine corporea.
Un altro modo in cui il trauma influisce sul rapporto con il corpo ha a che fare con la protezione.
Se un bambino viene abusato da qualcuno molto più grande di lui, può iniziare a mangiare così tanto, perchè vedere il corpo più “grasso” è associato all'idea di poter riacquistare un senso di potere e controllo.
Molte persone in terapia riferiscono: “se io sono più grande, nessuno può farmi del male”.
Dal punto di vista psicoterapeutico, è importante favorire un senso di compassione per sè stessi, anche se per molti, questo, appare controintuitivo.
Se sono compassionevole nei miei confronti, mi sto dando il permesso di rimanere lo stesso. Tuttavia, la compassione è un potente agente verso la creazione di cambiamenti consapevoli e sostenibili.
La dissociazione è anche una risposta comune al trauma. Le persone riportano il senso di “fluttuare sopra i loro corpi” o “non essere realmente in grado di sentire” i loro corpi.
Molte volte le persone sentono che il loro stesso senso di sé è solo dal collo in su, che esistono solo nelle loro teste.
Spesso la Dottoressa Bohnam chiede ai suoi pazienti: “quando spostate l'attenzione dalla testa al cuore, cosa notate?”.
Molte volte le persone inizieranno a sentire un dolore o una tristezza che è stata letteralmente bloccata nei loro corpi per anni.
Una volta che la tristezza ed il dolore possono essere sentiti e trattati, le persone riportano un profondo senso di sollievo e persino un senso maggiore di apertura.
Per quanto difficile possa essere, è importante sviluppare una relazione sana e amorevole verso i nostri corpi, specialmente se abbiamo vissuto un trauma.
Il corpo ci fornisce infatti segnali sulle nostre verità e sulle nostre emozioni, e rappresenta la nave attraverso la quale esprimiamo amore e agiamo nel mondo.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro