La dieta mediterranea ed i suoi benefici sulla salute del cervello!
La scienza dimostra gli effetti salutari che determinate abitudini alimentari hanno sul nostro cervello.
Ciò che ci sta più a cuore è sicuramente la nostra salute.
Non solo quella fisica... ma anche quella mentale!
Chi di noi non viene attratto da un articolo o una ricerca, che ci parlano di quell’esercizio, o di quel prodotto innovativo, che possono farci rimanere giovani?!
E la nostra attenzione è ancora più grande se si parla di non far invecchiare il nostro cervello!!
Ma perché spendere tempo e, soprattutto, soldi, quando il rimedio più infallibile è proprio la nostra cara dieta mediterranea?
Ebbene sì!
Oltre agli innumerevoli benefici, ampiamente certificati, sulla salute fisica, le abitudini alimentari, tipiche del nostro Paese (e non solo), avrebbero degli effetti positivi duraturi anche nel contrastare i segni (cerebrali, s’intende!) dell’età!!
Una nuova ricerca, pubblicata su “Neurology®”, la rivista di medicina dell’ American Academy of Neurology, dimostra, infatti, che le persone anziane, che hanno seguito una dieta mediterranea, conservavano un volume cerebrale maggiore, nel corso di un periodo di tre anni, rispetto a quelli che non vi si erano attenuti altrettanto attentamente.
“Con l’avanzare dell’età, il cervello si restringe e perdiamo le cellule cerebrali che possono influenzare l’apprendimento e la memoria”, ha spiegato la Dott. essa Michelle Luciano, della University of Edinburgh, in Scozia. “Questo studio si aggiunge al corpo di prove, che suggerisce che la dieta mediterranea ha un impatto positivo sulla salute del cervello”.
Lo studio ed i risultati.
I ricercatori hanno raccolto informazioni sulle abitudini alimentari di 967 persone scozzesi, di circa 70 anni, che non presentavano diagnosi di Demenza.
A 562 di loro è stata effettuata una scansione del cervello, attraverso Risonanza Magnetica, a 73 anni circa, al fine di misurare il volume del cervello generale, il volume della materia grigia e lo spessore della corteccia, lo strato esterno del cervello.
401 di queste persone sono state sottoposte, all’età di 76 anni, ad una seconda scansione.
Queste rilevazioni, inoltre, sono state confrontate con quanto attentamente i partecipanti seguivano la dieta mediterranea, che comprendeva grandi quantità di frutta, verdura, olio d’oliva, fagioli e cereali, come grano e riso, una moderata quantità di pesce, prodotti lattiero-caseari, vino, carne rossa e pollame limitati.
Dai risultati è emerso che quelle persone, che non hanno seguito attentamente la dieta mediterranea, avevano maggiori probabilità di avere una perdita più consistente del volume cerebrale totale, nel corso dei tre anni, rispetto a coloro che si erano attenuti ad essa.
In particolare, questa variabile era responsabile dello 0,5% della modifica del volume totale del cervello, pari alla metà di quella dovuta al normale invecchiamento.
I risultati sono stati gli stessi, anche quando i ricercatori hanno verificato altri fattori che potrebbero influenzare tale dato, come l’età, l’istruzione, il diabete o la pressione alta.
Non vi era, invece, nessuna relazione tra il volume della materia grigia, o lo spessore della corteccia, e la dieta mediterranea.
I ricercatori, infine, hanno scoperto che il consumo di pesce e di carne non era correlato a cambiamenti del cervello, il che è in contrasto con quanto emerso negli studi precedenti.
“E’ possibile che altre componenti della dieta mediterranea siano responsabili di questa relazione o che ciò sia dovuto ad una combinazione di tutti i suoi fattori”, ha commentato la Dott. essa Luciano.
“Nel nostro studio, le abitudini alimentari sono state misurate prima di controllare il volume del cervello, il che suggerisce che la dieta può essere una protezione a lungo termine per esso”, ha concluso la studiosa. “Tuttavia, sono necessari studi più ampi per confermare questi risultati”.
Fonte: American Academy of Neurology (www.aan.com)
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)