La Gang come “sostituto della famiglia”
Secondo i sociologi, la gang offre sostegno, accettazione, sostentamento, approvazione, successo ed una struttura che manca completamente a casa, tanto da farla divenire un vero e proprio “sostituto della famiglia”.
Gli studiosi delle tradizioni culturali, nonché degli aspetti sociologici contemporanei, credono che le affiliazioni che si stabiliscono con una gang siano motivate, in parte, dal desiderio di appartenere alla famiglia che l'individuo non ha mai avuto durante la crescita.
Apparentemente, la gang offre sostegno, sostentamento, accettazione ed una struttura che al giovane manca completamente a casa.
Spesso possono vivere in nuclei familiari molto violenti, con genitori affetti da dipendenze da alcool o da sostanze, esperire un clima di totale povertà, vivendo in condizioni di totale disagio, scarsa igiene e così via.
La gang offre quindi una gerarchia di leadership ed un percorso di approvazione e successo. In una gang altamente strutturata, si può “guadagnare” la propria strada e acquisire senso di appartenenza, status e potere.
I sociologici hanno sostenuto che l'appartenenza ad una gang costituisce un mezzo comprensibile, anche “normale”, per adattarsi a circostanze che sono desolate, se non apparentemente senza speranza.
Tuttavia, se ciò fosse vero, tutti coloro che vivono in un ambiente impoverito, in decadimento e altrimenti brutale si unirebbero alle gang.
In quasi 40 anni di ricerca e pratica clinica, il Dottor Stanton Samenow, esperto di comportamento criminale, sottolinea come ciò che lo ha colpito di più rispetto all'ambiente da cui provengono le persone, è il modo in cui scelgono di affrontare le circostanze, qualunque esse siano.
In quasi tutti i casi in cui intervistava un membro di una gang, quella persona aveva fratelli o vicini che vivevano nelle vicinanze, che affrontavano avversità simili o anche peggiori, che si trovavano di fronte alle stesse tentazioni, scegliendo però di reagire in modo diverso.
Sebbene la loro vita familiare fosse costellata di instabilità, povertà e violenza, non cercavano conforto nel mondo delle gang.
Contrariamente a quanto i membri delle gang dicono agli altri quando sono ritenuti responsabili di un avvenimento o situazione, è bene sottolineare come la maggior parte non è stata costretta ad unirsi alla gang.
Dovevano cercare altri giovani, di solito più anziani, e dimostrare di potersi fidare. Molte gang richiedono la partecipazione ad elaborati riti di iniziazione in modo che il potenziale membro possa dimostrare di essere abbastanza duro da meritare l'accettazione.
Tutto ciò evidenzia, anche da un punto di vista psicologico, come non siano esclusivamente le singole o generali condizioni di povertà, instabilità e violenza a spingere il soggetto a voler entrare in una gang, in quanto i fattori personali ed individuali svolgono un ruolo comunque indispensabile.
Un giovane ha raccontato, ad esempio, di essere cresciuto in una zona infestata da una gang di una grande città della costa occidentale.
Mentre tornava a casa da scuola, fu avvicinato e infastidito ripetutamente con l'intento di farlo entrare nella gang.
Tuttavia, egli espresse un grande disinteresse, affrontò le minacce, e si tirò fuori da quella situazione.
Decise di concentrarsi su scuola e sport, giurando di non finire mai nei guai come alcuni degli altri giovani del suo quartiere o incarcerati come suo fratello.
Le gang, per lui, offrivano solo un futuro di distruzione, prigione e morte, e, per se stesso, voleva qualcosa di molto meglio!
Le persone non scelgono l'ambiente in cui nascono e crescono. Ma anche in quello che i sociologi definiscono gli ambienti più “criminogeni” - ossia quegli ambienti che sembrano favorire il crimine - ci sono individui ed istituzioni che forniscono ispirazione ed un percorso ben definito per divenire un essere umano realizzato e responsabile.
Scuole, chiese, organizzazioni di comunità e atletiche offrono opportunità a coloro che si avvalgono di loro.
Nella “famiglia” della gang, chiunque è sacrificabile. La “Lealtà” è dimostrata attraverso il codice stradale di “non chiacchierare” o informare.
Quando un membro di una gang viene incarcerato, la sua cosiddetta famiglia, non è probabilmente pronta ad assisterlo, aiutare sua madre o il fratellino più piccolo.
Le gang offrono potere, controllo ed eccitazione; i riti primitivi di iniziazione, la violenza, le droghe sono difficilmente eguagliabili con l'alimentazione e la stabilità offerta da una vera famiglia.
Per molti che non hanno una tale famiglia durante la loro infanzia, lottare per educare sé stessi, acquisire abilità e lavorare duro, è un modo per aspirare a costruire la famiglia ed il calore che non hanno mai avuto.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro