La misofonia
Letteralmente significa “odio per il suono”, la misofonia è una condizione neurofisiologica in cui le persone hanno una reazione sproporzionatamente negativa a suoni specifici.
Cosa succede quando senti qualcuno fare una delle seguenti azioni: bere drink con la cannuccia, respirare, sbadigliare, canticchiare, picchiettare con le dita, scrivere sulla tastiera?
Se hai una forte risposta emotiva ed il desiderio di scappare o fermare il suono, potresti soffrire di misofonia.
Letteralmente significa “odio per il suono”, la misofonia è una condizione neurofisiologica in cui le persone hanno una reazione sproporzionatamente negativa a suoni specifici.
Le persone con questa condizione sono consapevoli di reagire in modo esagerato a certi suoni, è solo che la loro reazione non riesce ad essere controllata.
Il tipo di suono a cui le persone con misofonia reagiscono può variare da persona a persona. Tuttavia, alcune categorie sono più comuni di altre e tendono ad essere correlate alla bocca o al cibo, alla respirazione, ai suoni delle dita o delle mani.
L'evidenza suggerisce che questa avversione si sviluppa durante l'infanzia e tende a peggiorare nel tempo. Le persone con misofonia trovano i suoni scatenanti più angoscianti se vengono prodotti dai membri della famiglia piuttosto che dagli estranei.
Questo potrebbe rendere i pasti in famiglia particolarmente problematici per la misofonia.

Le risposte misofoniche tendono ad essere emotive: la rabbia che è la risposta più comune, che va dal lieve fastidio alla rabbia estrema.
Le persone possono anche sentire altre forti risposte emotive come ansia o disgusto.
Le risposte fisiologiche includono un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, sudorazione e contrazioni muscolari.
Si potrebbe presumere che ognuno abbia, in una certa misura, una risposta negativa ad alcuni suoni, come un improvviso, forte scoppio o strillo acuto.
Eppure, nella misofonia, le persone possono reagire a suoni che non sono ampiamente considerati spiacevoli, come il sussurro o il respiro affannoso.
I suoni silenziosi possono evocare tanto una reazione nella misofonia quanto un suono forte.
I ricercatori hanno cercato di comprendere se la misofonia è collegata a, o causata da, altre condizioni psichiatriche e fisiche, come l'acufene, il disturbo ossessivo-compulsivo, i disturbi alimentari o il disturbo da stress post-traumatico.
L'evidenza suggerisce che, anche se esiste qualche associazione con queste condizioni, nessuno di questi disturbi può spiegare pienamente i sintomi misofonici, suggerendo che la misofonia è una condizione separata e indipendente a sé stante.
La capacità di riuscire semplicemente ad ignorare i suoni fastidiosi non è realizzabile nelle persone con misofonia.
Sembra che l'attenzione selettiva possa essere compromessa in queste persone, in particolare se esposta all'innesco di particolari suoni.
Quindi se ogni volta che qualcuno si trova esposto al tipo di suono fastidioso e la loro attenzione si fissa su di esso, le uniche opzioni possono essere di “lotta o fuga”.
Uno studio sulla misofonia ha rilevato che il 29% diventa verbalmente aggressivo quando sente quel tipo di rumore, con un ulteriore 17% che indirizza la propria aggressività verso gli oggetti.
Una piccola ma significativa percentuale del campione (14%) ha riferito di essere stata fisicamente aggressiva nei confronti degli altri quando ascoltavano il suono fastidioso.
Le persone affette da tale condizioni hanno inoltre riferito che la misofonia ha avuto un tale effetto negativo sulle loro vite da aver evitato le situazioni sociali, le relazioni sono fallite e alcuni hanno persino pensato di togliersi la vita.
Sfortunatamente, la comprensione di tale condizione risiede nell'infanzia e lo sono anche i trattamenti, anche se alcune evidenze suggeriscono che la terapia cognitiva-comportamentale può essere d'aiuto.
Ma dato che la condizione è stata identificata solo nel 2001, vi è ancora tanta strada da percorrere per comprenderla.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro