La Peer Education come strategia preventiva: analisi di un intervento
CONCLUSIONI
In linea generale, dopo un’attenta disamina dei risultati, possiamo dire che in merito ai contraccettivi i due campioni presentano medie significativamente differenti: i soggetti del gruppo sperimentale hanno avuto in generale performance migliori di quelle del gruppo di controllo. I ragazzi appartenenti al gruppo sperimentale vantano, a livello di risposte corrette, una padronanza maggiore dei metodi contraccettivi, di informazioni attinenti al virus dell’H.I.V ed alle MST. Anche nell’area comunicazione le medie dei due campioni si discostano in modo significativo; in quest’area il gruppo sperimentale ha ottenuto punteggi nettamente superiori a quelli del gruppo di controllo. Tale risultato conferma che coloro che hanno partecipato all’intervento possiedono una maggior conoscenza delle abilità comunicative e relazionali, grazie anche alle nozioni e all’esperienza ottenuta durante gli incontri. Nel corso dell’intervento, infatti, si è offerto ai ragazzi sia un repertorio di tecniche grazie alle quali facilitare la comunicazione, circle time e brainstorming ad esempio, sia esempi concreti di come gestire discussioni in classe, costruendo con loro gruppi di dibattito. L’intervento in questione pare quindi che abbia prodotto risultati positivi: gli studenti, in buona parte, desidererebbero avere nuovi incontri con i peer. Anche i dati qualitativi confermano che gli adolescenti vivono un periodo di transizione ricercando all’interno del loro gruppo di pari un sostegno per completare le fasi di crescita: anche in questo caso si evidenzia come l’intervento abbia avuto un ruolo centrale nella presa coscienza di questi bisogni. In aggiunta è stato possibile osservare come, nello specifico, coloro che hanno ricevuto informazioni nuove, hanno più frequentemente deciso di condividerle con il loro gruppo di pari trasformandosi a loro volta in peer educator.
E’ utile quindi offrire servizi di tal genere agli adolescenti, concedere cioè un’esperienza in grado di aiutarli a crescere con corrette informazioni, insegnando loro nel contempo l’importanza della comunicazione e del confronto, cercando di far leva sulla mutua influenza e sul reciproco scambio di informazioni e di conoscenze utilizzano proprio il canale peer-to-peer. Potenziare le risorse presenti in ogni ragazzo significa aiutarlo a fare un piccolo passo nel suo futuro; formare informando permette di ottenere un’equa panoramica delle chance a disposizione per crescere in libertà.