La personalità passiva-aggressiva
L'individuo caratterizzato da una personalità passiva-aggressiva agisce in modo passivo ed esprime l'aggressività in modo nascosto. E' fondamentalmente ostruzionista, nel senso che cerca di ostacolare qualunque cosa riguardi la volontà del partner.
La sua rabbia inconscia viene trasferita sul partner, nel tentativo di generare ira e frustrazione. Nel momento in cui il partner non riesce a trattenere la sua rabbia, è solito, da parte del passivo-aggressivo, chiedere “perchè ti stai arrabbiando così tanto?”, incolpando l'altro per la rabbia che stanno vivendo.
I partner passivi-aggressivi sono generalmente codipendenti e, pertanto, soffrono di vergogna e scarsa autostima. Il loro comportamento è progettato per esercitare il controllo.
Dall'altra parte, il partner potrebbe sperimentare un abuso, perchè, dall'altra parte, le modalità di espressione dell'ostilità sono velate e manipolative, portando così a conflitti e problemi di intimità.
Disturbo della personalità
Precedentemente, secondo l'American Psychological Association, l'aggressività passiva era considerata un disturbo della personalità nel DSM-IV:
“Questo comportamento comunemente riflette l'ostilità che l'individuo sente di non osare esprimere apertamente. Spesso il comportamento è un'espressione del risentimento del paziente nel non riuscire a trovare gratificazione in una relazione con un individuo o un'istituzione in cui è troppo dipendente.” (APA, 1968, pagina 44, codice 301.81)
Tuttavia, tale concezione è stata abbandonata nel 1994. Ma, oggi, vi è un rinnovato interesso nello studio del comportamento passivo-aggressivo.
L'aggressività passiva è risultata correlata al disturbo borderline e narcisistico di personalità, esperienze negative nell'infanzia e abuso di sostanze.
Il comportamento passivo-aggressivo
Considerando la difficoltà ad avere una conversazione diretta e onesta con un partner di questo tipo, i problemi non vengono quasi mai risolti. Molto spesso affermano a parole una cosa, seguita poi dal contrario nel comportamento.
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Cercano cioè di sabotare i desideri, i bisogni e i progetti dell'altro ricorrendo ad una varietà di tattiche. Si può parlare di personalità o caratteristiche passive-aggressive quando vi è un modello pervasivo di sintomi multipli come quelli che verranno presentati.
Rifiuto
Come nella codipendenza, i partner passivi-aggressivi negano l'impatto del loro comportamento. Questo è il motivo per cui incolpano gli altri, inconsapevoli dei problemi che stanno causando. Rifiutano di assumersi la responsabilità per qualsiasi cosa e tendono a distorcere la realtà, razionalizzano, incolpano, inventano scuse, minimizzano, negano o mettono in discussione il comportamento dell'altro, le promesse e gli accordi che hanno stipulato.
Dimenticare
Piuttosto che dire di no o affrontare la loro rabbia, accettano benevolmente tutto quello che viene proposto dal partner, ma, nella realtà, non rispettano nessun impegno tra quelli presi, giustificandosi come fosse una dimenticanza. Questo comportamento è finalizzato a ferire l'altro e farlo arrabbiare.
Procrastinare
Le persone passive-aggressive sono evitanti e non amano gli orari e le scadenza. È un'altra forma di ribellione quella di ritardare le cose proponendo scuse sempre diverse. Non sono amanti delle responsabilità o degli accordi.
Ostruzionismo
Questo aspetto rappresenta un'altra forma non verbale di dire no. Quando ad esempio si tenta di decidere quando o dove andare in vacanza, scegliere un appartamento o fare progetti, trovano da ridire su ogni suggerimento.
Ambiguità
Odiano prendere posizione, perchè l'intento non è dichiarare realmente quello che vogliono o intendono.
In questo modo mantengono il controllo e incolpano l'altro di controllarla/o. Come ci si potrebbe aspettare, gli accordi negoziali, come nel caso di un piano di divorzio o di visita ai minori, sono esasperanti.
Questo posticipa solo la negoziazione quando argomenti ripetitivi possono verificarsi su ogni situazione che si crea. In alternativa, potrebbero accettare i termini ma non rispettarli.
Non si arrabbiano mai
Non esprimono apertamente la rabbia. Durante l'infanzia, possono essere stati puniti o rimproverati per aver mostrato rabbia o non hanno mai avuto il permesso di obiettare. Il loro unico sbocco è quindi il comportamento passivo-aggressivo o oppositivo.
Incompetenza
Quando alla fine fanno ciò che chiede l'altro, probabilmente andrà comunque rifatto, perchè c'è quasi sempre un tentativo di sabotare la situazione, come incapacità a tollerare una frustrazione legata alla richiesta ricevuta.
Negatività
Tra le altre caratteristiche di personalità, nel comportamento passivo-aggressivo, si manifesta spesso il “portare il broncio” o comportarsi in modo scontroso, testardo o polemico. Spesso si lamentano di tutto ciò che li circonda.
Giocare a fare la vittima
La presenza di un problema nella persona passiva-aggressiva, è sempre ascrivibile a qualcun altro. La loro negazione, vergogna e mancanza di responsabilità fanno sì che giochino a fare la vittima per incolpare gli altri. Hanno spesso una scusa per tutto, ma sono i loro comportamenti autodistruttivi a causare i problemi.
Dipendenza
Nonostante temono la dominanza da parte dell'altro, sono dipendenti, non assertivi, indecisi e insicuri di se stessi. Non sono consapevoli della loro dipendenza e usano l'ostruzionismo per illudersi di essere indipendenti. Nel comportamento passivo-aggressivo, il comportamento è progettato per evitare responsabilità per se stessi e la famiglia.


Comunicazione disfunzionale
La comunicazione a cui ricorre la personalità passiva-aggressiva è un'altra forma di esprimere la rabbia e affermare il potere passivamente. Possono andarsene, rifiutarsi si discutere le cose o dire “hai sempre ragione” per chiudere la discussione.
Non sono in grado di esprimere ciò che vogliono, sentono o hanno bisogno. In altre situazioni, mantengono il loro potere ricorrendo al silenzio nel tentativo di minare l'intimità, come modalità per combattere la loro dipendenza.
Cosa si può fare?
Poiché una persona passiva-aggressiva è poco consapevole di sé stessa, può essere molto difficile riconoscere cosa le sta succedendo, quindi è bene che sia il partner a rendersi conto di alcune disfunzionalità dell'altro.
Se il partner sta sperimentando sensazioni differenti come confusione, rabbia o impotenza quando cerca di cooperare con l'altro, significa che probabilmente sta affrontando un'aggressività passiva.
È importante non reagire, al fine di non vestire il ruolo del genitore, ossia quello contro cui il partner si ribella. Allo stesso tempo, non bisogna essere vaghi, lasciare indizi, incolpare e così via.
È quindi necessario essere assertivi. È molto meglio inquadrare la situazione con i termini “abbiamo un problema”, cercando di descrivere il comportamento poco gradito, spiegando come influenza la relazione e quello che si desidera.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro