Lo Schema di Sè
Con il termine Schema di sé si fa riferimento ad un insieme di categorie cognitive che riflettono il modo in cui ci aspettiamo di pensare, sentire e agire in particolari situazioni.
Tutti abbiamo idee e convinzioni su altre persone, ma abbiamo anche lo stesso tipo di impressioni su noi stessi.
Il termine “schema” si riferisce alle strutture cognitive che utilizziamo quando dobbiamo descrivere varie categorie di conoscenza del mondo e, come molte altre cose, questi schemi riguardano anche noi stessi.
Questi sono meglio conosciuti come schemi di sé. Queste categorie di conoscenze riflettono il modo in cui ci aspettiamo di pensare, sentire e agire in particolari scenari o situazioni.
Ognuna di queste credenze include la percezione generale di noi stessi – estroverso, timido, loquace – così come la nostra conoscenza delle esperienze passate in situazioni simili.
Ad esempio, quando bisogna organizzare un discorso da fare in pubblico, il proprio schema personale potrebbe essere associato alla timidezza in situazioni in cui ci si deve esporre davanti ad altre persone.
Poiché ognuno di noi presenta una convinzione generale sulla propria personalità e sulle esperienze passate inerenti le situazioni pubbliche, probabilmente avremo già un'idea di come ci sentiremo, penseremo e agiremo in quella situazione.
Tra le altre cose, le persone potrebbero possedere altri schemi su:
- caratteristiche fisiche: “Sono carina”, “sono sovrappeso”;
- interessi: “amo lo sport”, “mi piace l'arte”;
- tratti della personalità: “sono timido”, “sono amichevole”;
- comportamenti: “Sono assertivo”, “evito il conflitto”.
Quando le persone sono estreme in una certa area, sono descritte come auto-schematiche in quella dimensione.
Se invece una persona non possiede uno schema per una particolare dimensione, si dice che è aschematica.


Lo schema di sé è individuale
Ogni persona ha uno schema di sè molto diverso, in quanto influenzato pesantemente da esperienze passate, relazioni, educazione, società e cultura.
Le nostre auto-percezioni sono fortemente influenzate da come siamo cresciuti, da come interagiamo con gli altri e dalle impressioni e feedback che riceviamo dalle influenze della società.
Come già sottolineato, la maggior parte di questi schemi coinvolgono dimensioni bipolari: salutare Vs malsano, forte Vs silenzioso, sportivo Vs pigro, attivo Vs sedentario.
Le persone speso li considerano singolarmente, ma in realtà la maggior parte esiste come un continuum, per cui ogni persona si trova da qualche parte nel mezzo dei due estremi.
Gli schemi di sé formano il nostro concetto di Sè
Tutti i nostri vari schemi di sé si combinano ed interagiscono per formare il nostro concetto di sé.
I nostri auto-schemi tendono ad essere molto complessi, il che non sorprende dal momento che impariamo ed analizziamo noi stessi più di ogni altra cosa.
Mentre attraversiamo la vita e acquisiamo nuove conoscenze ed esperienze, stiamo costantemente aggiungendo o addirittura riconfigurando i nostri schemi di sé e gli stessi concetti di sé.
Anche se si pensa che gli schemi del sé siano orientati al nostro io attuale, alcuni esperti hanno suggerito che abbiamo anche schemi di sé riguardo ai nostri sé futuri.
Come si formano gli schemi di sè?
I nostri schemi iniziali cominciano a formarsi nella prima infanzia sulla base del feedback da parte di genitori e caregivers.
DeLamater e Meyers suggeriscono:
“il nostro schema personale è prodotto nelle nostre relazioni sociali. Durante la vita, quando incontriamo nuove persone ed entriamo in nuovi gruppi, la nostra visione di sé viene modificata dal feedback che riceviamo dagli altri”.
Gli schemi di sé sono anche modellati dai vari ruoli che interpretiamo nel corso della vita. Le nostre esperienze come amici, sorelle, fratelli, genitori, colleghi di lavoro e altri ruoli influenzano il modo in cui pensiamo e sentiamo noi stessi e su come agiamo in situazioni particolari.
Quali sono i tuoi schemi personali?
Uno dei modi più semplici per avere una migliore idea dei propri schemi di sé è rispondere alla domanda “Chi sono io?”.
Immagina di fornire queste risposte solo a te stesso e non ad un'altra persona, e scrivi 15 cose diverse che rispondono a questa domanda nel momento in cui ti vengono in mente senza far passare molto tempo a pensare quanto siano logiche o importanti.
Una volta terminato, dovresti avere una buona rappresentazione di alcuni dei tuoi schemi centrali.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro