Non c’è due senza tre: madre, padre e feto
La gestazione è una crisi evolutiva importante che coinvolge entrambi i genitori e li rende diversi da come erano prima, coinvolge il nascituro stesso che compie un percorso evolutivo e forma il suo Io e la sua personalità grazie al forte legame affettivo che lo lega alla madre e, attraverso di lei, all’ambiente che lo circonda.
Il feto filtra l’emozione materna, non solo per la scarica ormonale che riceve ma anche a livello psicologico, nel coinvolgimento che prova; ad esempio sogna ciò che sogna la madre; ma è anche in grado di elaborare creativamente e rispondere alle stimolazioni emotive che riceve come di indurre uno stato emotivo nella madre: l’influenza è reciproca.
La madre inizialmente ha un compito, quello di concepire come parte di se’ il corpo che si sviluppa nel suo ventre; solo riuscendo a compiere questo viaggio a ritroso nelle diverse fasi della propria infanzia portando alla luce conflitti e situazioni emotive intime e familiari, è in grado di accoglierlo completamente, senza rinunciare alla propria identita adulta. Le voglie, le nausee e il vomito non sarebbero altro che un rifiuto somatizzato della maternita’ o potrebbero derivare, a seconda dei casi, da un’ansia dell’ignoto (da una difficolta’ ad interpretare eventi esterni utilizzando categorie presistenti), da timori genetici (di dare alla luce un bambino non sano o un essere eccezionale) o stress di natura sociale cui la donna è sottoposta.
I movimenti fetali vengono perlopiù percepiti dalla gestante intorno alla 22 settimana (5° mese): il primo segno del bambino viene associato a un tocco lieve, un pesciolino che guizza, bollicine fonte di gratificazione e tenerezza che se accettati generano euforia e una tendenza all’attivita’. La percezione dei movimemti fetali sono fondamentali per l’inizio di un dialogo madre-bambino, oltre che un occasione di maggiore coinvolgimento del padre.
La madre inizia a percepire il feto come distinto da se. A livello psichico si fondono il bambino fantasmatico delle fantasie infantili, il bambino immaginario/perfetto della donna adulta, necessarie per lo sviluppo della preoccupazione materna primaria ma che con il passare del tempo e la crescita del feto si azzereranno per far posto al bambino reale (all’incirca all’ottavo mese).
Nel corso del 3 trimestre i contorni del bambino diventano piu evidenti, la sensazione di fusionalita’ armoniosa si affievolisce perche la stessa pancia sembra uscire dal corpo e compaiono ansia e preoccupazione, piu intense durante la notte, con la comparsa di insonnia. La preoccupazione per il travaglio e il parto è in genere molto intensa ma alternata a momenti di ottimismo e serenita’, desiderosa di incontrare il bambino reale e di preparare uno spazio fisico per lui.
La donna porta con se e rivisita delle rappresentazioni psichiche, che iniziando nella gravidanza l’accompagneranno fino al post partum: schemi relativi a se come donna legati a ruoli personali, sociali e familiari in quanto persona che ha la responsabilita di una vita, che sta mutando il suo corpo e protagonista di un’avventura creatrice; schemi relativi al bambino sia presenti che futuri (previsioni e aspettative), schemi del marito in quanto uomo e padre, e schemi relativi ai propri genitori.


Secondo Stern le rappresentazioni materne durante i mesi di gestazione confluiscono nel costrutto di costellazione materna, un organizzazione psichica temporanea che si pone come una trilogia di rielaborazione in tre ambiti della vita psichica: il discorso della madre con la propria madre relativamente all’infanzia, il discorso relativo a se stessa come madre, il discorso con il proprio bambino e richiede una grande quantita di rielaborazione psichica.
Oggi lo studio delle capacita’ percettive e sensoriali del feto è in fase molto avanzata: si riconosce l’influenza dell’ambiente e l’importanza della stimolazione sensoriale nei processi di crescita e sviluppo, soprattutto di stimoli sonori. I suoni, soprattutto la voce materna,agiscono non solo sull’udito ma su tutto il corpo mentre le vibrazioni favoriscono nel bambino lo sviluppo equilibrato del sistema nervoso. L’ascolto di musica durante la vita intrauterina comporterebbe lo sviluppo di un maggior numero di collegamenti neuronali.
I genitori dovrebbero passare insieme piu tempo possibile,la madre in attesa ha bisogno di amore e attenzione da parte del partner; il coinvolgimento precoce del padre durante la gravidanza gli consente di passare piu facilmente da marito a padre e di definire il suo ruolo in famiglia.
Il padre vive il processo di gravidanza attraverso il relais psicosensoriale materno, come un fenomeno totalmente altro che si costituisce sulla base di un bambino raccontato o talvolta percepito attraverso il ventre nel periodo dell’attesa, e mostrato dalla madre una volta che è nato ma il bambino nel ventre percepirebbe la voce del padre con toni meno acuti distintamente.
A partire dal II° trimestre con la percezione dei movimenti fetali il padre inizia a costruire un immagine di quello che sara’ il suo ruolo e potra reagire in modo diverso: buttandosi a capofitto nel lavoro, rifiutando la compagna, non piu moglie ma solo madre o proteggendola esageratamente eccc: un modo loro di reagire all’ansia potrebbe essere quello di sentirsi estranei ad esempio ai discorsi da donne e a tutto quello che le succede o essere piu solleciti e presenti ma provando piu gelosia per il rapporto madre/bambino.
L’uomo avra’ bisogno di molto tempo e di un’interazione fisica e concreta; sara’ necessario attendere che il nascituro prenda spazio, sia fisico che mentale,all’interno della coppia e solo a partire dalla seconda meta’ del primo anno di vita, grazie all’incremento delle interazioni, il piccolo riconoscera’ il padre e lo obblighera a una serie di riaggiustamenti a livello intrapsichico e relazionale.Il padre, nel costruire la rappresentazione di se’ in quanto tale, si servira della propria relazione di coppia e del tipo di legame che lo lega alla sua partner, come di quella introiettata del proprio padre.
La sessualita’ in gravidanza viene inibita per la riuattivazione di fantasie inconscie nei 2 partner, secondo alcuni autori durante il secondo trimestre i rapporti potrebbero aumentare per maggiore irrorazione sanguigna nei genitali femminili,maggiore reattivita’ uterina e aumentato volume dell’utero che favorirebbero l’orgasmo femminile, con aumentata emotivita’, sonno rem e raddoppiamento delle fantasie sessuali, cosi la vita sessuale ne risentirebbe positivamente.ma la sessualita’ puo essere agita se autorizzata dal compagno. Ciò che si deve conservare è un linguaggio di tenerezza e un atteggiamento protettivo e accudente dei due partner, uno spazio contenitivo di coppia che i due sono riusciti a creare nel tempo nella consapevolezza dei cambiamenti che la gravidanza comporta mantenendo un atteggiamento flessibile.
Partendo dagli studi ecografici della motilita’ intrauteriuna si puo parlare di personalita’ fetale in grado di avere un simbolismo rtmico e uditivo, attivita’ di sogno e funzione alfa.In effetti fin dall’inizio il feto è sollecitato dal battito cardiaco materno e dal respiro e a partire dalla 24 settimana l’apparato uditivo fetale è paragonabile a quello adulto e il feto è in continuo ascolto del mondo esterno.


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Di tutti gli organi il cervello è il primo che si organizza, tra le due e le tre settimane dopo il concepimento e svolge una funzione di guida nella formazione dei vari sistemi e apparati del corpo.Man mano che procede lo sviluppo del tubo neurale, le cellule nervose iniziano a raggiungere la loro stazione definitiva nel cervello o nel sistema nervoso autonomo; poi insieme costituiscono, grazie alle sinapsi il sistema nervoso periferico.Con il passare delle settimane e dei mesi è possibile che il feto sia in grado di elaborare gli input esterni in emozioni elementari e cominci ad abbozzare una prima forma di pensiero.Dopo la 32 settimana di gestazione compare il sonno rem.
Tra la 6 e la 7 settimana Si evidenziano all’ecografia i primi movimenti, detti vermicolari che interessano tutto il corpo, sporadici e irregolari. In seguito si sviluppano le prime attivita’ riflesse, ciò indica una comunicazione intercellulare attorno ai nuclei motori. A 10 settimane il feto è in grado di puntare i piedi contro la parete uterina e di spingere la testa verso la parete opposta. I movimenti attivi del feto sono una buona spia delle condizioni fetali e indicano una maturazione organizzativa dei centri di coordinazione motoria. Tra la 15 e la 26 settimana si manifestano singhiozzo,sbadiglio,sorriso, movimenti oculari e respiratori.
La maggioranza dei movimenti fetali si ha tra la 28 e la 32 settimana, anche se la madre non sempre li percepisce. Dalla 9 settimana il feto inizia ad esplorare con le mani le pareti della cavita’ amniotica. Le papille gustative sono sviluppate fin dall 11° settimana: è noto che il feto ingurgiti liquido amniotico, eliminato sotto forma di urina, e che il suo sapore e odore sia simile al latte materno. Gia dall’8 settimana si svilupperebbe l’olfatto. Tra la 26 e la 28 sett. Il feto inizia a percepire i suoni e regire ad essi e l’orecchio interno è formato a venti settimane.
Come abbiamo gia detto il feto percepisce bene la voce materna, non solo attraverso l’orecchio, ma anche sotto forma di vibrazioni di intensita’ amplificata e la memorizza meglio di altre voci ricordandola e riconoscendola anche dopo la nascita, con un effetto rilassante e rallentamento della frequenza cardiaca. Il battito cardiaco invece ha un effetto rassicurante, lo ha accompagnato durante i nove mesi di gestazione ed è per questo che il neonato preferisce giacere tra le braccia della madre sul lato sinistro. Sia con l’ascolto della voce materna che del suo battito cardiaco si ha un miglioramento della respirazione, dell’appetito, della crescita del bambino.
Il cortisolo, l'ACTH e le endorfine materne hanno un azione modulatrice sul sistema nervoso fetale: in condizioni di stress la scarica materna di catecolamine comportera’ una vasocostrizione placentare e una diminuzione degli scambi materno fetali cosi come al mattino, quando si riscontrano valori materni di cortisolo al massimo c’è poco movimento fetale, di sera aumenta e il cortisolo è al minimo.
Il feto è in grado di apprendere: se dopo un suono forte e sconosciuto reagisce con un sussulto poi replicandosi il movimento diventa piu contenuto fino a non muoversi piu. Il feto comunque è in grado di riconoscere e rispondere a brani musicali presentati nel tempo e tale condizionamento perdura anche dopo la nascita: se il feto riconosceva il brano aumentando l’attivita’ motoria, il neonato lo faceva tranquillizzandosi e smettendo di piangere.
Dal punto di vista biologico esiste un interazione madre-placenta-feto in cui la placenta svolge la funzione di mediatrice, adattandosi alle condizioni dell’ambiente materno uterino, fornendogli ossigeno e facendolo sviluppare attraverso gli ormoni.
Per concludere la gravidanza biologicamnte è l’unico innesco semi allogeno che viene rigettato solo dopo nove mesi: la madre puo accogliere in se il feto grazie a un sistema di tolleranza dato da ormoni immunosoppressori (steroidi, progesterone), se vi fosse un conflitto tra i due sistemi immunitari si protrebbero avere conseguenze per il feto.
Da tutte queste considerazioni si può dire che il feto ha una propria organizzazione anche psichica e che la vita non si ha solo a partire dal primo respiro, che nella gravidanza si mescolano componenti fisiologiche, ereditarie, ambientali, relazionali e psichiche di ognuno per dare origine a qualcosa di unico.
BIBLIOGRAFIA:
- Non c’e due senza tre, Righetti e Sette, (2000), Bollati Boringhieri
a cura della dott.ssa Maria Pia Cavalieri - psicologa-psicoterapeuta