Psicologia. La psicoterapia di coppia
Nel formarsi, la coppia, unisce in un terzo soggetto, il NOI, le due individualità che si incontrano.
Queste individualità, affinchè la loro relazione abbia un futuro, dovrebbero cedere qualcosa che sia funzionale al nuovo soggetto. Incontrandosi, cedono qualcosa ma acquistano anche tutto il patrimonio dell’altro, arricchendo la propria vita con nuovi stimoli e suggestioni.
Il soggetto “Noi” che si viene a formare inevitabilmente, lo si voglia o meno, influenza il reciproco cambiamento che se si traduce in amore, consolida il rapporto nel tempo. Può accadere che ciò che inizialmente era vissuto con una profonda intensità, subisca un graduale allentamento della tensione e nel tempo alcune cose potrebbero cambiare e la relazione ne potrebbe soffrire. I cambiamenti possono riguardare entrambi ma più usualmente il disagio parte da uno dei due partner. Il ‘fil rouge’ che dovrebbe legare la coppia ha un nome: armonia. Ma, quest’armonia, che scontata non è, ha il suo prezzo. Un pedaggio obbligatorio da pagare che prende diversi nomi tra cui intimità, complicità, fiducia, scambio, stima etc, ma anche la capacità di sostenere l’altro nei momenti difficili e nei mille e inevitabili conflitti dovuti alle reciproche diversità.
Inoltre mai come oggi lo stress della quotidianità ha raggiunto livelli così insopportabili che non risparmia nessuno, neanche le coppie, creando disarmonie a volte insopportabili. Conciliare lavoro e famiglia in un contesto sociale così competitivo e stressante (essere efficienti, veloci, sintetici, etc) mette a dura prova sia i singoli che le coppie che in quanto tali vedono i problemi moltiplicarsi. Uno dei problemi più ‘caldi’ è sicuramente quello legato alla difficoltà di comunicazione che divengono, anche perché condizionati da quanto dicevamo sopra, sempre più sfilacciati e deboli.
La coppia dovrebbe condividere tutto, forse anche le difficoltà sul lavoro, con i colleghi, con gli amici, con se stessi ma spesso, sempre più spesso, si preferisce ‘alleggerire’ l’altro pensando e sperando di avere la capacità e l’energia per portare quel piccolo peso (che però, sotto l’influenza del fattore tempo, diviene sempre più insopportabile).
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