Psicoterapia di coppia: quando il partner è borderline!
In che modo la psicoterapia di coppia per il disturbo borderline di personalità può aiutare a superare la scissione? È funzionale per il disturbo borderline di personalità questo tipo di psicoterapia?
Coloro che soffrono di disturbo borderline di personalità sono solitamente raffigurati come aventi relazioni tempestose. In un momento la persona potrebbe essere tentata di interrompere la relazione, ed il momento successivo, le cose vanno a gonfie vele.
La relazione può essere molto confondente per il partner, che riceve messaggi misti sentendosi dapprima respinto, e poi estremamente voluto e desiderato.
Come può la psicoterapia di coppia superare questi comportamenti? Perché la persona con comportamento borderline agisce in questo modo?
Alla base di tali comportamenti vi è il meccanismo di difesa della scissione, il quale fa sì che la persona veda le cose in modo diviso, come estremamente buone e cattive. Possono vedere gli altri come tutti buoni o tutti cattivi.
In genere, quando vedono tutti gli aspetti positivi in una persona, ignorano quelli negativi e viceversa. Quando nella parte positiva della scissione, la persona vede sé stessa e gli altri come tutti buoni, ignorando gli aspetti negativi.
D'altra parte, quando si trova nella controparte negativa della scissione, tutto ciò che fa l'altro è negativo, ignorando tutti gli aspetti positivi di quella persona.
Secondo James Masterson, quando la persona è nel lato positivo della scissione, si sente bene (rappresentazione di Sè) e percepisce di essere trattata bene dagli altri (rappresentazione degli altri).
Nel lato negativo della scissione, la persona si sente male (rappresentazione di sè) quando percepisce di essere trattata male dagli altri (rappresentazione degli altri).
La scissione nel disturbo borderline di personalità fa sì che la persona si protegga dal sentirsi male cercando di sentirsi bene; non riuscendo a tollerare i cattivi sentimenti dentro di sé risponde proiettandoli al di fuori di sé stessa.


Quando proiettano gli elementi negativi, il partner automaticamente assume quelle caratteristiche. La persona con disturbo borderline di personalità potrebbe non essere consapevole del fatto che questi sentimenti appartengono a loro, inducendoli a percepire che il loro partner è responsabile per il loro stato d'animo.
Se il partner non risponde ad una chiamata o non richiama, potrebbe essere visto come rifiutante o non curante. Dimenticare di chiamare può innescare sentimenti di essere indesiderati e abbandonati.
Secondo Masterson, la persona con disturbo borderline di personalità non riesce a separarsi psicologicamente da chi si prende cura di lei. Ciò significa che la persona detiene le visioni internalizzate che hanno introiettato dai caregiver, e che a loro volta formano il modo in cui vedono se stessi e gli altri.
Se, in fondo, la persona sentiva di non essere abbastanza brava, e sperimentava un genitore poco attento e offensivo, allora questo ha gettato le basi per rappresentare il modo in cui si sentono riguardo a se stessi e agli altri.
Queste precedenti rappresentazioni sul “sè” e sugli “altri” rimangono al di fuori della propria consapevolezza e vengono riproposte nelle relazioni.
Nella psicoterapia di coppia è importante riconoscere quando entra in scena il meccanismo di difesa della scissione, perché solo favorendo una presa di consapevolezza sulla ricorrenza a determinate dinamiche si può aiutare il soggetto borderline a gestire le intense emozioni negative, invece di incolpare il partner per le ferite passate.
Nella psicoterapia di coppia, la persona borderline di solito vede il partner come causa del problema, come cattivo, indifferente o rifiutante.
Può anche capitare che il soggetto borderline utilizzi la scissione con il terapeuta, nel tentativo di “tirarlo dalla sua parte”.
Compito dello psicoterapeuta è quello di resistere a questa manipolazione. Se il terapeuta viene trascinato nella scissione, può finire per prendere posizione e vedere il partner come il problema.
In tal modo, si potrebbe determinare un blocco nella coppia fissato nello stato di incolparsi l'un l'altro e perpetuando ulteriormente la scissione.
La psicoterapia di coppia richiede quindi una figura professionale che interrompa la messa in atto costante della difesa per scuotere i sentimenti di fondo, in modo che la persona possa essere compresa per come si sente, piuttosto che spingere via il partner ed incolparlo.
In tal senso, lo psicoterapeuta aiuta a disinnescare e dividere gli aspetti sentimentali che appartengono al singolo e ciò che riguarda la relazione reale.
Quando una persona sposta la prospettiva riconoscendo i propri sentimenti, allora riesce ad annullare la proiezione di questi sul proprio partner. Ciò consentirà al soggetto borderline di vedere il proprio partner in una luce realistica.
A sua volta, questo aspetto riduce la colpa e de-intensifica il conflitto. Pertanto, nella psicoterapia di coppie con disturbo borderline di personalità, è imperativo esplorare perché la persona si incolpa dei problemi o li proietta.
Solo provando a smantellare la messa in atto di tale meccanismo di difesa si potrà superare la dinamica disfunzionale della coppia.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro
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