Quando le relazioni sono assenti o fanno paura
Le relazioni rappresentano un tassello significativo della vita di ognuno. Ma come vengono vissute dal cliente psicotico e da quello borderline?
Freud ha affermato che una componente della felicità è l'amore!
Corrispondentemente, un aspetto del benessere è un appropriato attaccamento emotivo.
Le relazioni, soprattutto quando riflettono i bisogni degli individui con problematiche mentali, possono contrastare in modo significativo i problemi dell'alienazione e la mancanza di successo relazionale che caratterizza la malattia mentale.
Il successo nell'arena dell'amore e dell'attaccamento dipende dall'adeguato “adattamento” dell'attività relazionale rispetto ai bisogni, alle abilità e alle capacità uniche di quell'individuo.
La necessità di un successo pratico nelle sfere relazionali è fondamentale per il benessere di tutte le persone, ma questa necessità è vista in modo più acuto da coloro che soffrono di un'alterazione del proprio stato mentale.
Spesso, la componente relazionale è infatti compromessa in soggetti affetti da psicopatologie. Questo è vero per vari disturbi psicologici e psichiatrici che includono i disturbi psicotici ed il disturbo borderline di personalità.
Questi sintomi possono includere ansia sporadica e spontanea, angoscia soggettiva, impulsività, fluttuazioni dell'umore, appiattimento affettivo, dissociazione o ritiro emotivo e sintomi di paranoia.
È bene inoltre sottolineare che questi disturbi presentano componenti di ansia e distruzione delle relazioni sociali, specialmente in termini di realtà e confini interpersonali distorti.
Si noti inoltre, che l'attaccamento ed il distacco emotivo, caratterizzati da confini molto deboli ed insicuri, come quelli osservati nel disturbo borderline di personalità, e da confini molto forti ed isolati nei disturbi psicotici, influenzeranno profondamente e negativamente la capacità di questi individui di negoziare relazioni.
La malattia mentale può evolvere o mutare in modo più evidente con le circostanze di cambiamento dell'attività interpersonale.

È importante avere un altro significativo nella propria vita; tale individuo può essere rappresentato da un caregiver, un amico o un coniuge.
La domanda che sorge spontanea, e alla quale la ricerca ha rivolto particolare interesse, riguarda le tipologie di intervento che possono produrre benefici in popolazioni di pazienti affetti da psicopatologie gravi.
Da questo punto di vista, il sistema di salute mentale o comportamentale conduce spesso gruppi anche per individui con gravi malattie mentali.
La psicoterapia di gruppo e individuale con queste persone è fondamentale nel trattare le componenti emotive e relazionali sottostanti i disturbi.
Un aspetto dell'intervento di gruppo con i clienti psicotici, che spesso hanno difficoltà a connettersi con i caregiver ed i terapeuti, può essere la coltivazione di un'atmosfera nel gruppo che consente l'espressione onesta di allucinazioni e deliri dell'individuo, alla quale segue una spiegazione di come questi pensieri e sentimenti sono interpretati da quell'individuo.
L'intervento effettivo in questo scenario sarebbe chiedere ai colleghi del cliente di esprimere come pensano di sentire le 'credenze' di quell'individuo.
Questo è un esempio di come trattare i disturbi psicotici, e spesso si è osservata una diminuzione della paranoia che può emergere nel cliente psicotico.
L'impulsività e la sofferenza soggettiva, oltre ai confini diffusi e disordinati, caratterizzano il disturbo borderline di personalità.
La Terapia Comportamentale Dialettica di Linehan ha dimostrato di essere efficace nel trattamento di questo disturbo.
L'essenza curativa di questa teoria e terapia sembra essere la coltivazione di un rapporto di accettazione con il cliente ed il trattamento dei bisogni e delle preoccupazioni da esso dichiarati.
Chiedendo al cliente ciò di cui ha bisogno “in questo momento”, è molto più probabile che concettualizzi i suoi problemi come superabili, almeno in termini di immediatezza nel soddisfare i suoi bisogni.
Questa giustapposizione di “processo” e “contenuto” rappresenta la componente dialettica di questa terapia.
Trattare il cliente con una volontà implacabile rende la terapia innovativa ed illuminante allo stesso tempo.
I collegamenti tra psicopatologia e relazioni interpersonali
Come evidenziato dalla letteratura i disturbi psicotici ed i disturbi della personalità si collocano su un continuum psicopatologico in cui l'aspetto relazionale si presenta come disfunzionale.
Mentre entrambi i tipi di disturbi sono gravi, comportano differenze in termini di vicinanza relazionale con gli altri: amici, altri significativi, familiari e operatori sanitari, medici, psicologi e psichiatri.
Essenzialmente, l'individuo con disturbo borderline di personalità può avere attaccamenti insicuri con altre persone, che possono essere percepite come significative o meno da quell'individuo, consciamente o inconsciamente.
In realtà, è la percezione del cliente borderline che lo porta a definire le sue relazioni come inaffidabili e prive di fiducia.
Il trattamento per il disturbo borderline dovrebbe essere attuato con implacabile buona volontà, e, mentre il cliente manifesta difficoltà e sfiducia verso il proprio terapeuta, alla fine, forse, quel cliente inizierà a stabilizzarsi nel valutare e svalutare il clinico in modo equilibrato.
Implicazioni per terapia e trattamento
Rispetto ai disturbi psicotici, gli individui che li manifestano sono molto meno trattabili attraverso la psicoterapia individuale tradizionale.

Va infatti sottolineato che le emozioni in coloro che soffrono di disturbi psicotici possono essere assopite, inconsce e calpestate nell'oblio di quella realtà costellata da sintomi punitivi che culminano nell'impotenza appresa.
Anche i loro processi mentali possono essere compromessi da un'attività del lobo frontale limitata, sia come elemento causale diretto nella presentazione del disturbo, sia emergendo dall'incapacità dell'individuo di pensare logicamente alla sua esperienza non normativa.
Tuttavia, mentre possono essere molto meno in grado di esprimere i loro sentimenti rispetti a clienti borderline, esistono dei modi per suscitare l'espressione dei loro sentimenti.
L'auto-espressione creativa può essere almeno un mezzo parziale per consentire all'individuo psicotico di trovare una ricapitolazione dei suoi sentimenti interni.
Attraverso l'arte visiva e la scrittura creativa, il cliente psicotico può essere in grado di esprimere sentimenti dormienti che permettono di proiettare sull'opera d'arte un riflesso del suo stato interiore.
Come è noto, la proiezione del proprio stato interiore in termini di autoriflessione è cruciale per una psicoterapia efficace.
Anche l'arteterapia assolve a questo bisogno. Nel complesso, la relazione e la connessione interpersonale sono essenziali per il benessere psicologico.
Freud ha affermato che l'amore è un aspetto della felicità. Sebbene molte relazioni interpersonali non equivalgono all'amore, le relazioni con gli altri hanno un significato importante per la vita di ogni individuo, e questa preoccupazione dovrebbe essere tradotta in azione stabilendo gli sforzi per raggiungere il cliente nei termini del suo nucleo – a volte utilizzando metodi creativi.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro